Filio *Serie Venator Inquisitor 2*

4

Ci aveva messo poco il corpo a sciogliere il ghiaccio, ora l'acqua si stava riscaldando velocemente.

-Altro ghiaccio...- Aveva ordinato, in poco tempo gliene avevano portato altro. Dopo altre ore non serviva più lo chiedesse, lo portavano e lo svuotavano direttamente nella vasca.

-Starà bene?- La voce preoccupata di Samuel alle sue spalle lo fece sorridere.

-Sai già la rispista, perchè vuoi una mia conferma?- Voltò leggermente la testa a guardarlo, poi gli sorrise rispondendo ad un'altra muta domanda. -Sarà arrabbiato i primi tempi, poi capirà... l'amore che gli avete dato fino ad ora non lo dimenticherà facilmente. Ora ha bisogno solo della consapevolezza, e che le due parti dentro di lui diventi un unico essere e non due entità separate.- Si alzò di colpo avvicinandosi a Samuel. -Non lo avete trovato, eh?- Gli sussurrò ad un orecchio. -Forse solo la strega saprà dirvi cosa significa...- Si allontanò immergendo di nuovo le braccia nella vasca e muovendo il ghiaccio sotto il corpo di Chris.

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Dave aveva gli occhi rossi e ancora prima che la macchina si fermasse era sceso e bussava frenetico alla porta, scansò l'abbraccio di Nina e si precipitò, anche lui nel luogo in cui stava Chris.

Guardò Marcus con sospetto, mentre l'altro lo fissò dritto negli occhi. Rimasero così fino a che Dave per primo abbassò lo sguardo.

-Cosa posso fare?- chiese infine il più giovane. Era più piccolo di età ma più grande in stazza, era la copia di Brandon, ma cantava come le sirene, i suoi ululati erano stati pericolosi, ma erano riusciti ad insegnargli come fare per contenere alcune cose.

-Vieni, tienigli la testa fuori dall'acqua, mentre tolgo quella calda e metto altro ghiaccio...-

Dave eseguì immediatamente come fosse un soldato ai suoi ordini.

Mentre in altra stanza, i nuovi arrivati, e vecchi amici, venivano informati su Marcus.

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Non aveva mai fatto quello che stava facendo per Chris, gli erano state insegnate a memoria, all'epoca non aveva compreso perchè il padrone gli facesse studiare certe cose. Le studiava, le imparava, le memorizzava, poi passava alla sucessiva.

Una volta si era permesso di chiedergli del motivo di quegli studi. Il padrone non lo aveva sgridato, anzi, gli aveva fatto un unico e solo sorriso, il primo e unico che gli aveva dedicato interamente. Poi gli aveva posato una mano sul capo in una carezza lenta. "Un giorno ti servirà." Aveva detto con una punta di tristezza. Poco dopo era ritornato quello di sempre.

Quell'unico atto di tenerezza lo aveva riscaldato nei secoli a venire.

Nel tempo gli era stato dato modo di avere accanto anche degli sfoghi sessuali. Scelti rigorosamente dal padrone per quel ruolo, accoppiandolo con donne e fanciulle, e, anche in quello, veniva studiato. Perchè lui li guardava, lo guardava, in quegli atti sessuali, per automatici e senza sentimenti.

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Si riscosse da quei pensieri, quando il giovane accanto a lui iniziò a battere i denti per lo sforzo. Non era il freddo, e nemmeno il contatto con l'acqua prolungato.

-Hai riposato sull'aereo?- Marcus glielo chiese in modo secco.

Dave scosse il capo.

-Vai a riposare, non mi servi a nulla stanco...-

-Ma...-

Marcus gli lanciò un'occhiata.

-Sì, signore!- Esclamò in tono militaresco il giovane facendolo sorridere.

Sarebbe stato un buon amico per Chris, un braccio destro, e in caso anche altro. Era grezzo ma con i suoi insegnamenti, sarebbe diventato perfetto.

Sfiorò la sua cicatrice sul petto.