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Ohhhh allora
Oggi parliamo di questo gran figone di marco che mamma mia tutti vorrebbero farsi tromb-

" AO A CHICCA MODERA I TERMINI CHE STAI A ESAGERÀ. SEI PURE MEZZA FROCIA, MO TUTTO STO ETERO DA DO T'ARRIVA"

Coscienza ma sei sempre in mezzo al cazzo?

" sì"

Ah bene. Vabbè si parliamo di Marco in questo capitolo.

MARCO ' S POV

Che palle la sveglia.
Io la odio.
Ora la rompo.
Mi alzo MOLTO controvoglia e scendo a preparare la colazione in cucina, oggi tocca a me e tra le tante cose Matteo oggi ha tanto da fare e Francesca deve stare all' università...
Dio che incubo.
Spero solo che
Tornino in tempo per stasera che sono di servizio al ristorante......
Entra in cucina Andrea seguito ovviamente da Francesca.
Ultimamente è più dolce la mia sorellina, infatti allunga le braccia verso di me appena mi vede.
La abbraccio ma lei mette il broncio dicendo "imbraccio"
Mi stacco inarcando un sopracciglio

Io - Ma sei seria??? Ma hai più di 20 anni! Fra dovresti iniziare a comportarti da adulta -

Francesca - Lo faccio sempre ma oggi voglio essere presa in braccio! E dai! -

Io - no. -

Francesca - solo perché non ce la fai -

Io - Non sarebbe strano. Sei un'adulta -

Lei salta in braccio ad Andrea che la tiene senza sforzi
Francesca - Come credi preso poco -

Io - ok ok ho capito -
Dico allungando le braccia e lei scende da Andrea e mi salta da sola in braccio come un koala.
Ma cosa.... Pesa pochissimo....
Le metto le mani suoi fianchi per sollevarla e le sento le ossa...
Ultimamente si stava vestendo un po' più larga ma non mi aspettavo stesse dimagrendo così...
Vabbé, facciamo finta di nulla

/qualche ora dopo/

Spero non ci sia alcun disturbo per le prossime 2 ore.
Tutto questo perché, poco fa, ha chiamato la scuola e mi hanno detto che Daniele ha fatto a botte con un ragazzo...
io non ci posso credere, mai che io possa avere un giorno di pace da fratello maggiore...
Finisco di chiudere la casa e mi precipito in macchina.
Stavolta ce le prende.
Non riesco a capire come faccio ad avere una ragazza tanto diligente ed essere Invece lui uno stupido, oggi Lea è andata a lavorare visto che ha trovato un impiego in un bar, e lui anziché ringraziare di essere a scuola e non a lavorare fa a botte rischiando una sospensione...
Vedrò di fargli entrare qualcosa in testa io.
Scendo dalla macchina e entro nell'edificio scolastico, raggiungendo la segreteria.
Una bidella mi porta nell'ufficio del preside, dove trovo Daniele e un altro ragazzo che sono seduti davanti a lui.
C'è anche una donna che presumo sia la madre dell'altro ragazzo.

Io - Buongiorno, sono il fratello di Daniele, posso capire che è successo? -
Chiedo sedendomi.

Preside - Certamente, il vostro caro fratello ha risposto a degli insulti da parte del suo compagno con un'aggressione fisica. Tale comportamento non è minimamente tollerato in questa scuola -

Daniele - Questo essere si è permesso di dire che la mia ragazza è una troia senza conoscere la sua storia o sapere nulla su di lei. -

Dice trattenendosi a fatica dal colpirlo.

Altro ragazzo - Se è vero non è colpa mia guarda. È un dato di fatto. -

Daniele tenta di colpirlo dopo queste parole ma gli blocco il braccio fulminandolo con lo sguardo.
Io - Non. Ti. Azzardare. -

Lui abbassa la testa senza replicare, mentre la madre del ragazzo di cui ancora non so il nome biascica timidamente e senza convinzione
- Suvvia sono ragazzi... Potremmo anche passarci sopra... Ne mio figlio ne il suo compagno faranno più cose simili, lasci correre -

Dopo più di un'ora di discorso, il preside ha deciso di non prendere provvedimenti, né per Daniele né per il ragazzo che ha picchiato.
Lui non li ha presi. Vedremo quelli che prenderò io invece, saranno moooooooolto efficaci, credo che un bel sedere a strisce sarà perfetto per far sì che non accada di nuovo.

Non appena usciamo dall'ufficio del preside guardo Daniele con uno sguardo infuocato
Io - Spero che tu ti sia pentito. -

Daniele - No. E lo rifarei. -

Io - vedremo tra qualche ora. Giuro che stavolta te la ricordi. -

Daniele - Ha insultato Lea. -

Io - Non era necessario fargli un occhio viola. Ma tranquillo. Hai visto che bel colore viola aveva il suo occhio? Io direi che possiamo replicarlo con gioia sul tuo culo. Non devi alzare le mani per queste cazzate -

Daniele - Tu le alzi per tutto peró -

Io - Io le alzo per farti crescere bene, e se capita che picchio qualcuno il motivo è davvero serio -

Arriviamo al parcheggio e lui fa per salire sui sedili davanti ma lo blocco.
- dietro -
Lui sale confuso ma non appena vede che salgo dietro anche io va nel panico.
Metto il blocco alle porte e sposto il sedile, creando uno spazio bello comodo.
Io - Mancano 40 minuti all'uscita di tutti i tuoi compagni... Direi che da qui ce ne andremo tra mezz'ora.
E sarà solo un assaggio, tanto per farti fare il viaggio fino a casa scomodo. Sdraiati da solo che è meglio per te -

Lui molto timorosamente si sdraia, e io gli abbasso tutto

/30 minuti dopo /

Daniele ha la pelle del sedere rosso porpora e bollente, il viso rigato dalle lacrime ed è accasciato su di me.
In compenso a me fa male la mano, ci sono andato giù bello pesante e questo è solo un assaggio.
Gli tiro bruscamente su i pantaloni e lo metto seduto, facendolo scoppiare a singhiozzare
Io - non ti muovere. È parte della punizione. E questo era solo l'inizio. -

Io salgo sul sedile davanti, metto in moto la macchina e mi avvio verso casa.

ANGOLO AUTRICE :

Aaaaaaaallora

Inizio a pensare che questa storia è davvero un mio antistress.
Ultimamente sto passando un periodo relativamente difficile.

Quindi scusate se aggiorno così di rado

Un casino di famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora