Episodio 36 Cam resta al mio fianco ti prego!

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(Vi consiglio di ascoltare una canzone triste,almeno fino a metà capito.)

"Ciò  che è più amaro nel dolore di oggi,è il ricordo della gioia di ieri"

Khalil Gibran

La notte buia vegliava su di me. La luna da la su mi proteggeva. Io ero sola, o forse lo ero sempre stata. Nessuno in questa città mi era più amica. Tutti mi avevano tradita, umiliata, derisa. L'amore non era qualcosa che faceva per me. Essere tradita dalla tua stessa famiglia che ti aveva allevata, dalla tua migliore amica che era come una sorella. E soprattutto dal tuo primo amore. Pensavo che il suo amore fosse sincero invece non era così. Mi stava prendendo in giro ero una delle tante, mi aveva illusa di valere qualcosa, mi aveva fatto credere che fossi bella, che fossi amata. Erano tutte bugie.

Infondo chi poteva mai innamorarsi di una cicciona come me. Ero brutta e grassa. Avrei davvero voluto essere come tutte le ragazze. Un bel lineamento e un bel aspetto. Mia madre mi diceva sempre che quello che conta è quello che hai dentro. Ma il mondo per com'è oggi non accetta le persone come me, quelle diverse. Per loro siamo l'anello debole della catena. Quelle che nella lista delle ragazze più belle della classe, vengono messe per ultime. Quelle che quando si deve scegliere le squadre, vengono scelte per ultime,perchè sono lente. Per la mentalità ai nostri giorni noi non valiamo niente, siamo spazzatura.
Ma solo ora comprendo che se vogliamo che la gente cambi, dobbiamo cambiare noi stesse per prime. Sono stanca di avere paura di quello che pensa la gente. Da oggi sceglierò io il mio destino.

Camminavo per le strade di New York, c'era davvero tanta gente come sempre. Trascinavo la mia valigia con tutto il necessario. Una folata di vento mi colpì, quindi decisi di mettermi il mio cappotto di pelle e me lo strinsi addosso per protezione.
Ero sola. Non avevo più nessuno,nessuno che mi venisse a salvare,perchè si sa il principe azzurro non esiste. Dovevo svegliarmi da questo sogno durato quattordici anni. L'unica soluzione era andare lontano. Comprerò un biglietto per Madrid. 

Ero stanca ormai camminavo da 2 ore. Mi guardai intorno e finalmente trovai una panchina dove sedermi.

Mi guardai in torno il parco era davvero splendido di notte,le luci dei lampioni illuminavano la strada e illuminavano gli alberi,che con la loro oscurità sembravano misteriosi. Il loro odore mi inondava le narici,facendomi socchiudere gli occhi. Era rilassante, amavo l'odore degli alberi di notte emanavano un odore di tranquillità e dolcezza.

Mi persi nei miei pensieri, era l'unica cosa che potevo fare...rimuginare ancora e ancora. Ero davvero io quella sbagliata? Non avevo una risposta.

Mi venne in mente il sorriso di Benji quando,dopo anni mi aveva abbracciata sinceramente,quelle braccia calorose,quel corpo così gentile, che mi faceva sentire finalmente a casa. Sentivo di aver avuto di nuovo mo fratello indietro.

Ma erano tutte bugie, tu non mi hai mai sopportata,non mi hai mai fatta sentire parte della famiglia. Mi allontanavi sempre,come se fossi un estranea, mi hai mai voluto davvero bene in questi anni?

 Ho sempre invidiato "le mie amiche" loro avevano dei fratelli con cui scherzare, ridere, con cui prendersi in giro. Avevano un fratello da amare e proteggere.E io chi avevo? Chi avevo avuto al mio fianco in questi anni?

La mia famiglia era stata distrutta completamente da mio padre, ma in realtà il suo arresto è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

IL RITORNO DI UN AMORE PERDUTO (Broken Hearts # 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora