Per secoli è stata narrata la mitologia norrena nei paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia). In queste leggende si narrava la creazione del mondo e dei primi dèi. Il primo fu Bori che ebbe come figlio Borr che sposò Bestla, figlia del gigante Bolporn. Ebbero tre figli: Odino, Vè e Vili. Loro tre uccisero il primo essere esistito, Ymir, e con le sue parti del corpo crearono il pianeta Terra. Dopo aver creato il mondo Odino e i suoi fratelli andarono sulla riva del mare e là trovarono due tronchi d'albero. Gli dèi fecero loro molti doni preziosi ed essi divennero un uomo e una donna. Da loro discese la razza umana.
Secondo la mitologia norrena, l'universo sensibile, cioè quello in cui agivano uomini, dèi e le altre creature era sostenuto da Yggdrasill, l'Albero Cosmico e che sosteneva i nove mondi del Creato nati dal sacrificio di Ymir.
Il mondo degli uomini si chiamava Midgard, mentre Asgard era la casa degli Asi, i signori del cielo. Su queste divinità regnava Odino, il saggio Padre degli dei e conoscitore di ogni segreto dell'universo. Egli aveva molti figli i più famosi erano Thor, dio del fulmine e Loki, il dio dell'inganno, il cui compito era tener in equilibrio l'universo vegliare sui mondi del cosmo. Gli Asi però non erano le uniche entità ad agire sul destino degli uomini. La mitologia norrena infatti era ricca anche di un'infinità di giganti, nani, elfi e altre creature magiche che agivano insieme o contro gli Asi per influenzare il corso degli eventi.
Molto importante nel culto degli uomini del Nord era infine il mito riguardante il Ragnarok, la fine del mondo.
Secondo il mito, l'universo prima o poi sarebbe giunto ad un momento in cui tutti i legami si sarebbero sciolti e ogni sorta di cataclisma avrebbe devastato i mondi retti da Yggdrasill. In questo caos, le forze dell'ordine e le forze del disordine si sarebbero affrontate per un'ultima decisiva battaglia, una sorta di "tutti contro tutti" in cui divinità, uomini e mostri avrebbero trovato la loro fine.
Thor era figlio di Odino e di Jord, la dèa della terra. In particolar modo Thor rappresentava il dio del tuono e del fulmine, e quindi della pioggia e della tempesta. Veniva rappresentato come un uomo possente, muscoloso, dallo sguardo feroce e accigliato e dei lunghi capelli e barba biondi. Di lui si diceva che creasse il fulmine attraverso il martello Mjöllnir, l'infallibile frantumatore, vero simbolo di questa divinità: forgiato dai nani Eitri e Brokkr come dono per Thor, questi lo utilizzava in battaglia come fosse un boomerang, per uccidere i nemici e creare il fulmine. Thor aveva però con sé anche altri due oggetti magici: una cintura in grado di raddoppiare la sua forza e dei guanti di ferro che era solito indossare per impugnare e afferrare al volo il suo martello. Essendo il dio del fulmine, non c'è da stupirsi che spesso Thor si accompagnasse a , che era un dio malvagio, autore di inganni e malefatte. Thor invece, nonostante l'aspetto minaccioso e la ferocia nel combattere i nemici, tra i più famosi si ricordano i giganti, simbolo del caos, era un dio benevolo, considerato il protettore dell'umanità e portatore di prosperità. Viveva nel bellissimo castello di Bilskirnir ed era sposo di , da molti considerata la dèa della fertilità. Di lei si diceva che avesse dei bellissimi capelli d'oro filato e che le fossero stati fabbricati dai nani dopo che le aveva tagliato i suoi per dispetto.
Nonostante l'identità di resti ancora oggetto di dibattito, quello che viene riferito con precisione dagli scritti popolari di mitologia è che lei e Thor ebbero due figli: Thrud e Mòdi. Di Thor veniva narrata la morte durante il Ragnarok, cioè la fine del mondo, nel quale ogni divinità del Nord sarebbe stata uccisa dal proprio alter-ego. La morte di Thor sarebbe avvenuta dopo aver ucciso il serpente Jormungand, figlio di e fratello del lupo Fenrir (che avrebbe ucciso ). Dopo la morte del mostro, il dio non sarebbe stato abbastanza veloce da sfuggire al suo soffio velenoso, che lo avrebbe fatto cadere esanime dopo aver compiuto, allontanandosi, il numero esatto di nove passi. Alla fine del mondo, la mitologia nordica tramandava che sarebbero stati i figli di Thor a resuscitare e a ereditare il martello Mjöllnir, col quale avrebbero dominato il fulmine al posto del padre. Però una cosa che non fu raccontata nella leggenda è che Thor mise incinta un'umana da cui nacque uno splendido bambino mezzo dio e mezzo umano. Possedeva l'aspetto di un semplice bambino ma un potere devastante all'interno. Thor, prima di morire, andò nel punto centrale tra l'Italia, le Hawaii e la Norvegia insieme ad Efesto e Kanaloa. Tutti e tre gli dèi fecero un rituale dove Thor, dio del tuono, trasferì parte dei suoi poteri prima della battaglia di Ragnarok nel primo libro, destinato a suo figlio semi-dio Markus; Kanaloa ed Efesto decisero di incarnarsi dentro ai due libri, destinati proprio a Selena e Giuseppe.
STAI LEGGENDO
Gli Elementali
FantasyUn giovane ragazzo trova un libro con un potere divino al suo interno. Lui non è l'unico ad ottenerlo ma incontrerà altri ragazzi con altri poteri, tutti legati da un unico obiettivo: sconfiggere la forza oscura che vuole impossessarsene per conquis...