FUCK THE DISTANCE

STOCKHOLM SYNDROME

*ANGOLO AUTRICI*

HEYY!!!!!! rieccoci, ringraziate Ele per questi aggiornamenti super flassshhh hahahhah comunque per un'pò i capitoli avranno i titoli di alcune canzoni dei ragazzi scelte in base alla protagonista del "giorno"!!!!!

ora mi dileguo e BUONA LETTURA!!!!

XX.

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I giorni passano. Nessuna delle ragazze aveva un appuntamento anche se mantengono i contatti; contatti che diventano sempre più frequenti.

*Agosto 12:40 a.m. a casa*

*squilla il cellulare di Federica*

Federica:”Pronto?”

Harry:”Hey ciao!”

Federica:”Ciao, come stai?”

Harry:”Un po’ stanco, ma tutto ok. Tu?”

Federica:”Io sto bene grazie. Oggi dove ti tocca andare?”

Harry:”Proprio oggi torno a Londra!”

Federica:”Davvero?” dice con tono sorpreso.

Harry:”Sì sì!”

Federica:”Ah che bello…”

Harry:”Ci eravamo messi d’accordo per un’altra uscita ricordi?”

Federica:”Dimmi dove e quando.”

Harry:”Se vuoi domani sera alle 8:30. Ci incontriamo al parco se per te non è un problema.”

Federica:”Perfetto! Dove si va?”

Harry:”E’ un posto figo. Ti piacerà.”

Federica:”Ok mi fido ahahah.”

Harry:”Allora a domani!”

Federica:”Sì sì ciao!”

*Federica pensa*:

“Mio Dio non vedo l’ora! Dove mi vuole portare? Cosa vuole fare? No macché non succederà proprio nulla. Non facciamo illusioni Federica. Lui appartiene ad un altro mondo. Cioè stavo davvero pensando che io e lui… ahh che stupidaggini. Ma cosa devo mettermi? Non ho idea dove deve portarmi e non so come devo vestirmi! Che odio! No bugia mi piace un po’ quest’atmosfera misteriosa.

Magari mi porta in uno strip-club… O Signore… No ma dai ahahah!

Però… apparteniamo a due mondi diversi questo è vero. Ma chissà. Tutto può succedere…”

*Il giorno dopo 7:50 p.m.*

Federica correndo ad una velocità disumana travolge ogni cosa dicendo:”Dove cavolo sono le mie scarpe porca miseria!!!”

Eleonora:”Guardati i piedi scema!”

Federica:”Ah bene… sto proprio fusa! Madonnaa!”

Eleonora:”Calmati ok?”

Federica:”Come faccio a calmarmi?”

Eleonora:”Calmati o ti incendio i vestiti.”

Federica:”Ok, sono calma.”