5. Messaggio in codice

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28 Aprile

Era mattina presto, le prime luci della mattina iniziavano a filtrare dalla finestra della camera d'albergo. Era una stanza spaziosa ma accogliente, e l'atmosfera era calda e romantica. Sul pavimento era steso un tappeto beige di cotone leggero, le pareti erano dello stesso colore e la piccola scrivania e il letto disposti l'uno difronte all'altro. 

Lì, erano profondamente addormentati due corpi stretti l'uno all'altro e coperti dal lenzuolo bianco e stropicciato. Il primo a svegliarsi fu Heiji, con un braccio dietro il cuscino e l'altro che avvolgeva dolcemente Kazuha, ancora addormentata. Prima di svegliarla per uscire, il ragazzo la osservò per un po'. Come faceva ad essere così bella anche mentre dormiva? Con tutti i capelli spettinati che le andavano sul viso, e la bocca schiusa che la faceva sembrare piccola e innocente. 

Quando la luce del sole illuminò completamente l'ambiente, la ragazza finalmente si svegliò, e ancora prima di aprire gli occhi sorrise, sentendo il braccio di Heiji sul fianco. Dopo aprì gli occhi, si girò dal lato opposto per controllare la sveglia, e sobbalzò accorgendosi che segnava le 8:30 e ricordandosi che la linea che avrebbero dovuto prendere partiva alle 9:00. Così diede una bella scrollata a Heiji, per svegliarlo del tutto, e corse a vestirsi.

Tra una corsa per tutto il Westmister bridge, e una fila per prendere i biglietti della metropolitana, riuscirono ad arrivare in orario alla stazione per un pelo. Quello era il primo giorno di indagini riguardanti quella lettera anonima e misteriosa; il tutto si complicava ulteriormente perchè, oltre al caso da risolvere, bisognava anche scoprire di che caso si trattasse. Ma i due ragazzi non si davano mai per vinti così facilmente, così passarono quasi mezza giornata in giro per Londra nella speranza di avere qualche indizio utile. 

"Aaahhh sto impazzendo! Non possono davvero averci fatti venire fino a qui senza un briciolo di indizio!" Esclamò Heiji esasperato dal non avere ancora trovato niente "Non ti lamentare, vorrei ricordarti che sei stato tu ad insistere per venire! Non dirmi che ti sei già arreso!" ribattè Kazuha furiosa. In altre circostanze lo avrebbe volentieri ucciso, se non fosse che si trovavano al centro di una piazza piena di turisti. "Potrei chiedere aiuto a Shinichi! Ma certo adesso gli telefono!" tutta l'euforia che aveva abbandonato il detective di Osaka un attimo prima, adesso era tornata a fluire dentro di lui; ma presto venne fermata dalla ragazza che gli stava accanto, che gli strappò il cellulare di mano prima che potesse inviare la chiamata "Impossibile. Shinichi è qui solo ed esclusivamente per rilassarsi con Ran. Non credo che desideri essere coinvolto." Sentenziò in seguito al suo gesto, lasciando intendere a Heiji che non avrebbe dovuto nemmeno tentare di contraddirla. Così il ragazzo si rassegnò e si appoggiò alla prima ringhiera di ferro che si trovò sotto mano, tanto era esausto. Stava per mettere una mano nella tasca dei pantaloni, quando sentì qualcosa di simile ad un pezzetto di carta che sporgeva leggermente da sopra la ringhiera. Lo tirò con decisione. Quello che vide lo rese raggiante. Aveva finalmente trovato ciò che cercava.

"Kazuha! Kazuha guarda cosa ho trovato!" disse Heiji a gran voce prendendo la mano di Kazuha, in modo da distogliere la sua attenzione dal panorama che la ragazza stava ammirando. "E questo cos'è? Non sarà mica..." concluse quella frase quasi sussurrando ottenendo in risposta dal ragazzo un'altro bisbiglio "Già, è esattamente quello che pensi mia cara: un'altra lettera!"

Furono felici di aver scovato qualcosa di utile, ma rimasero anche abbastanza perplessi non appena lessero il contenuto del foglietto: Era un messaggio in codice. Diceva così: 

"Sapevo che avresti trovato il mio biglietto, non per niente ho chiesto aiuto a una mente brillante come la tua Heiji Hattori. Dovrai risolvere questo enigma prima che sia troppo tardi altrimenti qualcuno pagherà le conseguenze delle sue sporche azioni. 

Quando il vertice B del triangolo avrà toccato il numero dodici, quattro mani si sporcheranno di vino blu.

Aiutami ti prego."

Ai due si raggelò il sangue nelle vene, Heiji strinse ancora più forte la mano di Kazuha, che aveva ancora la pelle d'oca. "Heiji è terribile...Ma qualcosa di buono c'è in tutta questa storia: Il delitto non è ancora stato commesso, il che significa che siamo in tempo per impedire che accada!" esclamò infine lei fiduciosa. "Hai ragione, adesso dobbiamo soltanto decifrare questo messaggio e...Kazuha..." disse il ragazzo lasciando a metà il discorso "Cosa c'è?" Chiese la ragazza con la sua solita coda di cavallo e il nastro che svolazzavano a causa di un'improvvisa folata di vento. Heiji non rispose alla domanda, ma avvolse completamente Kazuha con le sue braccia, come se avesse voluto proteggerla dal freddo. Infine le disse solo poche parole, ma che si impressero nella sua mente come un timbro su un foglio: "Che cosa farei senza di te Kazuha?" a quel punto lei lo abbracciò ancora più intensamente, poi sciolse l'abbraccio e disse con sicurezza "Coraggio, andiamo a risolvere questo caso!" Heiji, sentendola così determinata, mise il suo solito sorrisetto beffardo e la trascinò via, in cerca di altre tracce.


*si scusa in ginocchio pregando di non essere ammazzata* Allora prima di tutto SCUSATE se la settimana scorsa non ho pubblicato nulla (io lo sapevo che sarebbe successo, mi punirei da sola se potessi) ma sapete già il motivo. Passando al capitolo, beh...So che è un po' corto rispetto agli altri, ma dovevamo concentrarci solo sul messaggio in codice per capire meglio il tutto *e sclero per quanto Heiji e Kazuha siano cute ^-^* Chissà cosa sarà questo codice? Che ne dite di provare a decifrarlo? L'ho inventato io e ha un significato ben preciso! Vediamo se ci riuscite, in tal caso commentate con la soluzione che secondo voi è giusta. Avete tempo fino a venerdì prossimo! vvb🌟❤️

xMarghex

Scena del crimine attraverso un paio di occhialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora