29 Aprile 00:16 am
In quel momento il tempo si era come fermato. Rimasero tutti immobili e senza dire una parola, come se stesse per esplodere una bomba di proporzioni indescrivibili.
Nancy, che fino ad un attimo prima, aveva ancora le braccia davanti alla faccia che le coprivano la visuale, si rimise lentamente dritta e aprì gli occhi; davanti a sé trovò l'uomo che stava per spararle una pallottola dritta alla testa, accasciato a terra privo di sensi, e in piedi, di fianco a lui vide Ran, evidentemente responsabile di averlo reso innocuo.
"Tempismo perfetto Ran! Come sempre" intervenne Kazuha, rompendo l'atmosfera tesa di quel momento e facendo, finalmente, tirare a tutti un sospiro di sollievo. Heiji non si lasciò sfuggire quell'occasione irripetibile per nulla al mondo "Beh Nancy, era ora che tu lo scoprissi!" esordì. La ragazza non capiva che cosa volesse dire, perciò chiese "Scoprire cosa?" "Come il grande Shinichi mette KO i cattivi!" rispose scoppiando in una risata fragorosa, anche Nancy lo imitò mettendosi a ridere, al contrario il povero Shinichi arrossì come un ragazzino e cercò immediatamente di rimediare "Ehi ma...Ti sembrano cose da dire?! Guarda che io non uso mia moglie come arma, al contrario di te invece!" si vendicò il ragazzo "Che cosa hai detto?!" Ed Heiji sembrò accusare il colpo, così iniziarono a battibeccare come due bambini quando si parla di caramelle. D'altronde quello, era il loro passatempo preferito.
"Ragazzi, io vado a casa, buonanotte" gridò Nancy agli altri, e fece per correre via, quando venne bloccata da Saguru per un polso. "Tu non vai da nessuna parte da sola a quest'ora" era ancora molto preoccupato per lei dopo tutto quello che era successo, inoltre l'altro complice era scappato, e per una ragazzina non era sicuro andarsene in giro da sola di notte. Non aveva la forza di replicare così si fece accompagnare a casa dal suo amico.
"Cosa è successo con Conan?" chiese lui improvvisamente, rompendo bruscamente il silenzio "Niente" rispose l'interpellata quasi sibilando, non aveva voglia di affrontare l'argomento, però sapeva che non avrebbe potuto lasciare le cose in questo stato ancora a lungo. "Nancy? Ti conosco sai? Non puoi mentire con me, sai di non essere l'unica detective qui?" replicò il ragazzo, ottenendo finalmente una risposta "E va bene! Mi ha detto di dovermi parlare e io ho iniziato ad ascoltarlo. Ha cominciato a dire che questo lavoro mi tiene sempre occupata e che non ho più tempo per me stessa e per gli amici, tutti questi giri di parole solo per chiedermi se questo caso su cui stiamo indagando per me sia più importante di lui. Io avrei voluto dirgli che non è così che io lo amo ma avevo paura di farlo in un momento del genere, quando stavamo per attuare il nostro piano, e così ho mandato tutto all'aria dicendo che se pensa davvero queste cose di me allora non mi conosce affatto e poi gli ho urlato in piena faccia di odiarlo!" sbraitò tutto d'un fiato, senza accorgersi di aver appena confessato a Saguru il suo più grande segreto. Parlò così velocemente che lui fece fatica a capire proprio tutto, ma non appena sentì quelle tre parole uscire dalla bocca della sua piccola Nancy Drew, si rese conto che ormai non era più una bambina come quando l'aveva conosciuta, ma decise di prenderla un po' in giro. "E' così è proprio vero! Ti sei innamorata di Conan James!" lei divenne paonazza non appena si rese conto di ciò che aveva detto "Ma no-non dire stupidaggini...Chi mai potrebbe innamorarsi di uno come lui!" stizzita incrociò le braccia e si voltò dall'altra parte per impedire all'amico di vederla arrossire, anche se tanto sapeva che la farsa non avrebbe retto a lungo "Ehi ehi, i veri investigatori non si rimangiano le parole, tanto meno se veritiere. E dai che c'è di male ad ammetterlo, infondo l'amore è una cosa così bella e così romantica!" si divertiva proprio a farsi beffe di lei "Parli proprio come un damerino lo sai?" disse prendendolo a sua volta in giro. "Non stiamo parlando di me, ma di te" fece lui infastidito. "E va bene hai vinto, è la verità, Conan mi piace, ma adesso conosci il motivo per cui non possa dirglielo ora" assunse un'espressione delusa e anche un po' triste. Vedendola Saguru tentò di tirarle su il morale "Dai non abbatterti così presto, secondo me anche tu gli piaci!" Nancy trasalì "Che cosa?!" "Ma si, si vede lontano un miglio che è così, ma probabilmente pensa di non piacerti, data la sua timidezza..." e poi fece un piccolo sorriso. Sarebbe potuto sembrare strano, ma lei si rassicurò, almeno in parte.
Una volta a casa era ormai davvero tardi, perciò senza ulteriori indugi corse dritta a letto. Indossò il pigiama, sciolse i capelli e appoggiò gli occhiali sul comodino che affiancava il letto, e infine spense la luce. Non poteva però sapere che un'altra luce, proveniente dalla finestra difronte alla sua, fosse ancora accesa, e che la persona dietro di essa non si fosse persa nemmeno un passaggio della sua routine serale. Durante la notte nessuno dei due riuscì a dormire molto, a causa di tutti i pensieri e le preoccupazioni che scalpitavano ferocemente nelle loro teste.
29 Aprile
La sveglia suonava ininterrottamente da un pezzo, e la luce entrava dalle finestre illuminando, ormai interamente, ogni angolo della stanza. Una ragazzina dai lunghi capelli castani, avvolta dalle lenzuola azzurre, non sembrava minimamente intenzionata a svegliarsi, fino a quando non sentì la porta di casa aprirsi.
"Nancy siamo a casa!" urlò una voce familiare proveniente dal piano sottostante. La ragazza dopo aver sentito quella voce aprì completamente gli occhi, prese gli occhiali e corse, producendo lo stesso rumore di una valanga, giù per le scale. "Carrie!!" gridò saltando addosso alla sorella e abbracciandola "Ehi brutta peste, hai visto che ore sono?" le disse rispondendo anche lei all'abbraccio. Nancy guardò l'orologio appeso in sala da pranzo con uno sguardo fulmineo, e dopo essersi resa conto di essere, immancabilmente, in ritardo, ebbe un sussulto "Dannazione! Questa volta ho superato il limite. Vado a cambiarmi, Oh ciao mamma, ciao papà! Sarò veloce come il vento!" e fece un'altra goffissima corsa per ritornare in camera sua.
Nel frattempo un ragazzino dai capelli mori seduto da solo al proprio banco, fissava fuori dalla finestra in attesa di qualsiasi cosa che avesse potuto tirarlo un po' su di morale. Purtroppo però non c'era niente da fare, era più triste e deluso che mai.
Man mano che tutti entravano in classe, il posto accanto al suo rimaneva sempre vuoto, non se ne meravigliava, dopo quello che era successo. Intanto, nel corridoio, dei passi sfrecciavano sul pavimento come non avevano mai fatto, nel tentativo di non arrivare esageratamente in ritardo, visto che lo erano già parecchio.
La professoressa aveva appena iniziato la lezione, quando si accorse che un alunno non stava prestando attenzione, sembrava assente con la mente, come se sognasse. "James?" disse con tono garbato, senza però ricevere risposta "James?!" niente "CONAN JAMES!" urlò infine esasperata. Il ragazzino trasalì in un attimo e si mise subito sull'attenti, fece anche per scusarsi, ma spalancando la porta della classe, qualcun altro lo fece per lui: "Mi-mi scusi professoressa...Non ero-non ero mai arrivata così tardi...La-la prego si scusarmi!" balbettò Nancy, che respirava a malapena, con tutti i capelli scompigliati dal vento, e la cartella ancora in mano. "Hai ragione Jones, questa volta hai davvero oltrepassato il limite, per questo motivo adesso andrai fuori con James, dato che a lui non interessa la lezione!" sentenziò severa. Conan sentendo quelle parole diventò di tutti i colori e accidentalmente una frase che credeva ben serrata nella sua mente, si fece strada anche fuori da essa "Che cosa?!" strillò, dopodiché si tappò immediatamente la bocca con entrambe le mani e arrossì vistosamente. "Osi anche rispondere? Bene, starete in corridoio per un'ora intera, e adesso filate!" entrambi morirono internamente dalla vergogna e, mentre correvano fuori dall'aula, pronunciarono contemporaneamente un "Mi scusi!" e chiusero velocemente la porta.
Siamo alla fine anche di questo capitolo, e no, la nota questa volta non la inizio scusandomi perchè credo che ne abbiate abbastanza delle mie scuse...COMUNQUE! Un'altro capitolo che si chiude con Nancy e Conan dietro una porta, speriamo solo che questa volta finisca bene! (Tranquilli ora arriva anche la parte in cui faccio le promesse) Sono arrivata alla conclusione che per me sarebbe impossibile pubblicare un capitolo ogni domenica essendo sommersa dagli impegni anche d'estate (e pensare che ho solo 14 anni...Non oso immaginare) quindi li pubblicherò subito appena terminerò di scriverli, come sto facendo ora d'altronde, ovviamente sarà sempre una media di un capitolo a settimana, però se magari non lo vedete proprio ogni settimana non pensate che io sia morta, perchè ci sto solo mettendo un po' di più a farmi venire le idee. Detto questo ADIOS CARI AMIGOS! vvb🌟❤️
xMarghex
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Scena del crimine attraverso un paio di occhiali
Misteri / ThrillerNancy Jones una ragazza di sedici anni con la passione per i misteri e gli omicidi, grande fan di Sherlock Holmes, alle prese con un caso difficile e con un'amore da comprendere, è aiutata nella sua impresa da tre famosi detective, riuscirà a risolv...