Poesia 35

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Non sei piú qui.

Scatti, veloce in avanti.
Mi temi? Io ti temo.
Le orecchie indietro, la mascella contratta, porti la barbozza al petto e mi carichi come un toro.

Non devo temerti o avresti la meglio.
Ti attacco, lo faccio con ogni fibra del mio corpo, con ogni mia cellula e con la mia voce:

"vienimi addosso e sei nella merda"

È questo il messaggio, primordiale. Un messaggio chiaro che qualsiasi bestia capirebbe.
Non trapela il timore di ricevere un calcio o di essere investito da cinque tonnellate di bestia, se solo trapelasse...
Sarebbe un casino.
Ed ora galoppi più veloce del vento,ma non sei spaventato;

Sai cosa vorrebbe dire disubbidirmi, sbagliare...
Più lavoro,più scomodità.

Questo è lavorare con i cavalli;

Un gioco di imposizioni, un folle ballo pericoloso più di qualsiasi cosa. Sono animali enormi, se non gli dai delle regole... Saranno loro a dartene.
Ed io non voglio essere controllato da una bestia il quale istinto domina la ragione la maggior parte delle volte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 14, 2020 ⏰

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