Ship: Enkaze
Parole:601
Bollino:verde"Se mi ami vienimi a prendere".
Era questa la frase che tormentava la mente ormai insonne del nostro povero capitano. Infatti era da due settimane che non chiudeva occhi, che non si allenava, cosa assai strana per uno come lui ma era da due settimane che lui se né era andato, purtroppo ci si rende conto di quanto una cosa sia importante solo quando non la si ha più. Ma torniamo a due settimane prima, era un pomeriggio normale a Inazuma City e Mark aveva trascinato come suo solito tutti ad allenarsi. Avevano fatto 3 ore di allenamento intenso per prepararsi alla partita che si sarebbe tenuta due settimane dopo contro la Epsilon. Tutto sembrava andare per il meglio ma ecco che in mezzo al campo compaiono gli alieni "Mark perché non giochiamo a calcio?" chiese il capitano di quella che sembrava essere un'altra squadra della Alius Academy "Xavier!? Non dirmi che sei pure tu un alieno?!"esclamò il capitano dell'Inazuma guardando il rosso negli occhi "Felice che tu ne sia accorto caro Mark ma ora giochiamo a calcio"rispose l'alieno. Inutile dire che quelli della Genesis stracciarono l'Inazuma, in più come se non bastasse Shawn fu ricoverato in ospedale. Nella testa di Mark c'erano un miliardo di domande senza risposta che lo portarono a non accorgersi che il suo migliore amico stava crollando. Quella sera uscito dall'ospedale Mark si diresse al molo per schiarirsi le idee dove trovò Nathan, il suo Nathan "Hey Nath che ci fai qui tutto da solo?"chiese sedendosi in parte a lui. "Mark non ce l'ha faccio più"rispose l'azzurro. "Ma cosa dici!?"esclamò preoccupato il castano "Mark...io non sono forte come te e oltre al fatto di aver perso si aggiunge il fatto ch-che.."Nathan si interrompe perché cominciò a piangere "Che cosa Nathan ti prego dimmelo"rispose l'altro "NON RIESCO PIU' A REPRIMERE I MIEI SENTIMENTI VERSO DI TE, starti vicino mi fa male Mark non lo capisci che quando le manager o Victoria ti stanno vicine e fanno le galline solo per avere le tue attenzioni mi fa male, sento la gelosia dentro di me che cresce"sbottò Nathan alzandosi di scatto "Nathan t-ti prego no-non andartene pure tu"sussurrò Mark prendendo il suo amico per il polso "Mark mi spiace ma non ci riesco i-io sono troppo debole"rispose Nathan liberandosi dalla presa al polso prima di incamminarsi lontano dal suo amore impossibile "Se mi ami vienimi a prendere"aggiunse poco prima di salire su un taxi e sparire dalla vista di Mark. Una volta tornato alla sede non parlò con nessuno e ignorò tutte le domande che i suoi compagni gli posero e si diresse sulla cima di un palazzo (per intendere come nell'anime) e si lasciò cadere per terra ad un pianto disperato. Era li da due settimane quando in un pomeriggio vide Darren allenarsi per cercare di padroneggiare la mano del colosso "Ancora una volta per favore questa volta ci riuscirò"urlò il piccolo portiere e infatti ci riusci seriamente. Grazie a quella determinazione Mark capii che non tutto era perduto e si ripromise che una volta finita quell'avventura sarebbe tornato da Nathan, si sarebbe dichiarato perché finalmente aveva capito che quello che provava per l'amico era amore e in seguito non l'avrebbe ma più lasciato. E con questi pensieri fece uno dei suoi più grandi e autentici sorrisi e si decise a tornare dagli altri più determinato di prima a vincere anche per Nathan.
ANGOLO AUTRICE
Ecco a voi un altro capitolo(?). E niente al prossimo capitolo.