Storia:Enkaze
Parole:284
Bollino: depresso (penso)Non ce l'ha faceva più a restare li, in quella stanza come se nulla fosse, come se tra di loro non ci fosse mai stato niente. Come se le notti passate insieme, a fare l'amore, a sussurrarsi quei 'TI AMO' prima di addormentarsi abbracciati non fossero mai esistite, come cancellate per sempre dalla sua memoria. Non poteva farcela a resistere un secondo in più, infatti si alzò di scatto e scappò fuori da quell'edificio, da quell'inferno, arrivò fino a quel parco. Quel posto gli faceva tornare alla mente momenti indimenticabili e in men che non si dica iniziò a piangere. L'aveva perso per sempre, non riusciva a crederci, continuava a incolparsi e a chiedersi il perché di quella scelta e del suo abbandono. Rimase in quel parco per un tempo interminabile e ad un certo punto si mise pure a piovere. Non cercò neanche di ripararsi dalla pioggia, tanto quel gesto non l'avrebbe fatto tornare da lui. Si accasciò per terra dolente come schiacciato dalla forza di gravità, e estrasse dalla tasca un coltello portatile e iniziò a farsi dei tagli su tutte le braccia ma non si accorse dell'arrivo di un'altra persona a lui nota. "Nathan" sussurrò quel castano ma niente l'azzurro non si mosse "Nathan.. ti prego perdonami" disse l'ex capitano della Raimon. Ma era tardi, troppo tardi l'ex difensore della medesima squadra si era già impiantato il coltello nel cuore ma prima di morire sussurrò per l'ultima volta un "Ti amo Mark".
ANGOLO AUTRICE
Lo so che non aggiornavo da parecchio tempo questa storia me hey eccomi qua. parto già col dire che non so quando aggiornerò di nuovo quindi state sempre allerta e niente alla prossima✌.