Capitolo 4

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Il ragazzo si schiarisce la gola e distoglie lo sguardo. Mi rendo conto che mi ero persa nei suoi occhi, qualcosa nel modo in cui mi guardava mi ha fatto venire i brividi, mi sento il viso in fiamme.
Mi volto verso Valerio e noto che ci stava fissando, alza le braccia facendo capire che non ha fatto nulla e riprende a spazzare.
«Comunque io sono Edoardo» dice, e non posso ignorare le sue labbra che si contraggono per un momento, ma poi si ricompone. «Piacere» rispondo sorridendo imbarazzata.
Edoardo si volta verso Valerio e cambia completamente umore. Lo guardo voltarsi e tornare nell'ufficio, chiudendo la porta con forza dietro di lui. Perché fanno così? Perché ogni volta che si scontrano cambiano umore? Evito di indagare e guardando l'orario vedo che il mio turno è appena finito.
«Posso andare Valerio?» gli chiedo uscendo dal bancone, dirigendomi verso lo sgabello con sopra le mie cose. «Si, Ti aspetto domani. Ma vieni puntuale» risponde sorridendo.
Mentre mi metto il blazer gli dico: «Quindi sono assunta?» rispondo sorpresa
«Si, hai gestito molto bene tutti quei clienti questa mattina. E anche se sei arrivata tardi... mi piaci» risponde distogliendo lo sguardo avendo capito di aver dato un punto di sospensione nella frase, si tocca i capelli e serra la mascella.
Comincio a ridere per la sua brutta figura, e i suoi occhi tornano di nuovo su di me. I suoi occhi mi fanno sentire bene, «Ora vado, a domani!» mentre rispondo prendo la borsa e con un gran sorriso sul volto esco dal locale.

Edoardo
Sono nell'ufficio, seduto sulla sedia con le mani sul volto. Perché ogni volta che la guardo mi batte il cuore? Non posso farmi influenzare da una ragazza... specialmente da una mia dipendente! Non riuscendo a distogliere i suoi occhi dai miei pensieri lancio una fila di documenti a terra.
Non posso avere distrazioni, devo pensare solo al lavoro! Esco dalla stanza con passo veloce, ignorando Valerio e uscendo dal locale.

Valerio
Continuo a spazzare la sala con forza, è sempre il principino, vestito bene e sempre con i soldi. Io mi devo sempre spaccare di lavoro e lui pensa solo alla parte finanziaria, sempre seduto a non far nulla. Odio mio padre che lo ha preso sotto la sua ala e per pietà mi ha dato questo lavoro non lasciandomi sotto un ponte, anche se siamo entrambi i proprietari non riesco proprio a starci dietro. Scaccio via tutti i pensieri e continuo la giornata di lavoro.

Celeste
Esco dal locale con un gran sorriso sul viso e mi dirigo verso casa. Anche se siamo a novembre, il sole illumina i visi di bellezza migliorando le giornate fredde. Arrivando a casa mi preparo il pranzo e dopo aver mangiato decido di passare la giornata a sistemare l'appartamento.

***
17:32

Sono con il telefono in una mano e con il bigliettino di Valerio nell'altra. Decido di aggiungere il suo numero nei contatti e gli scrivo un messaggio:
- Heiii! sono Celeste.
Ma che è sto Heiii è osceno! Rileggendo il messaggio mi sembra inappropriato e decido di eliminarlo velocemente.
Ma prima di cancellarlo noto che è online e lancio il telefono sul letto. Cavolo...dimmi che non lo ha letto! Sento il telefono vibrare per l'arrivo di un messaggio, e mi avvicino per leggerlo:
-Heiii!
Accidenti, che figuraccia penso ridendo, e vedo che sta scrivendo ancora:
-In giornata ti allego i tuoi turni.
Mi sdraio sul letto e rispondo velocemente:
-Va bene grazie.
Dopo quel messaggio non rispose più.
Mi sento come una bambina che aspetta i messaggini da un ragazzo. Sentendomi ridicola mi alzo e continuo a sistemare l'appartamento.

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