Capitolo 5

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Il mio volto si riempie di lacrime ,lei si alza dal cuscino e azzera le distanze tra noi due, facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla e avvolgendomi con le sue braccia.
G: Scusa, non volevo.
J: Non è colpa tua, tranquilla, sono io che ancora non riesco a parlarne.
Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto.
A un certo punto mi stacco dall'abbraccio e prendendo coraggio incomincio a raccontarle tutto.
J: Sai perché in questi due anni ci siamo sentiti così poco?
G: Me lo sono sempre chiesto. Dice con voce triste e con la testa abbassata.
J: Ecco, c'entra lei. Dico con tono di rabbia.
Gaia mi guarda confusa.
J: Subito dopo uscito dal programma, lei si è presentata a casa mia e abbiamo passato metà quarantena insieme. Io all' inizio ero felicissimo, ma ogni tanto quando facevo le interviste e mi chiedevano di te, io dicevo sempre la stessa cosa, perché Lei era gelosa e infatti litigavamo spesso. Nonostante questo avevo deciso di continuare la storia con lei, perché pensavo fosse solo una cosa passeggera, visto che comunque lei si era ingelosita vedendo noi due mentre ci abbracciavamo e scherzavamo all'interno della scuola. Infatti per qualche mese la situazione sembrava che stesse migliorando, ma ora arriva la parte pesante.
Faccio una piccola pausa, iniziando a fare grande respiri.
Lei in tutto questo mi guarda e non dice nulla.

Riprendo il discorso dicendo:
J: Ti ricordi quando a Napoli c'è stata la reunion con tutti i ragazzi di amici e io non sono venuto?
G: Certo. Ti confesso che ci sono rimasta malissimo per quel tuo gesto.
J: Lo so ho deluso tutti.
J: Io quel giorno in cui Giulia mi invitò a Napoli, ero entusiasta e non vedevo l'ora di rivedervi. Allora giustamente glielo dissi per prima cosa a lei e la sua reazione fu incredibile. Mi disse che se dovevo andare, dovevo portare anche lei, perché mi doveva controllare, ma soprattutto non voleva che io rivedessi te. Rimasto di merda a queste sue affermazioni, decisi che la cosa migliore fosse non venire proprio, infatti inventai una scusa di merda, che neanche un bambino di due anni ci sarebbe cascato.

Prendendo un' altra pausa dal discorso, noto quanto lei fosse sconvolta nel sentire questa storia.

J:  Non è finita qui, anche quando mi veniva proposto di fare una collaborazione con alcune artiste emergenti molto belle, lei stava sempre a raccomandarmi di non guardarle troppo, di non toccarle troppe, insomma ero limitato al massimo.
Non nego che nonostante tutto questo io continuavo ad amarla, perché lei c'è stata sempre, ma io non potevo continuare così . Allora un giorno deciso di mettere un punto a questa storia. Lei ovviamente c'è rimasta malissimo, però alla fine siamo riamasti in buoni rapporti,anche perché due anni di relazione non si dimenticano così facilmente. Ora sono libero è ho deciso di dedicarmi totalmente alla musica e anche agli amici a cui non ho dato attenzioni in quest'anni.

Finisco di raccontare la storia e nella stanza c'è un silenzio tomba, ma poi lei dice:
G: Jacopo, non so che dire. Io mi sono sempre chiesta perché tu non mi chiamavi mai o non mi mandavi messaggi, ma non potevo mai pensare che dietro questo ci fosse la tua ragazza. Mi dispiace, mi dispiace tanto !
J: Non ti preoccupare Gaia, ora sono qua per recuperare tutto il tempo perso e soprattutto per scusarmi.
Lei non dice niente e mi abbraccia.
Dopo un po' ci stacchiamo e ci stendiamo sul letto.
J: ti voglio bene cucciola!
G: anche io piccolo panda.
Sono le 3 della notte e finalmente riesco ad addormentarmi e devo ammettere che ora mi sento più leggero, parlare con lei mi ha fatto veramente bene.

Jacopo ė riuscito finalmente a sfogarsi. Rileggendola mi sembra di aver descritto Greta come un mostro di fidanzata 😂, ma è pur sempre una storia inventata.
Spero vi stia piacendo. ❤️

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