風 - 𝐰𝐢𝐧𝐝.

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Chi avrebbe mai immaginato che il tanto decantato forte vento d'autunno potesse anche solo lontanamente somigliare, in una giornata piena di Sole, al movimento delicato e dolce della culla di un neonato?

Certamente, in altri contesti, quel tempo sarebbe stato favorevole per una sosta all'ombra di una quercia, con un pezzo di pane e un bicchiere di vino, benché il liquido non sarebbe contenuto in un bicchiere ma in qualche contenitore da portarsi appresso.
I suoni della natura risvegliano l'interesse dei passanti che, persi nei loro pensieri, si ritrovano immersi in un mondo di colori, dal verde delle erbe al giallo dei fiori, dal rosso delle leggere coccinelle fino al blu del cielo.

E tutto sembrava poesia, appariva poesia, era poesia.
Agli occhi di un qualsiasi essere vivente con un minimo di senso dell'arte, sarebbe sembrata la rappresentazione di un libro, un romanzo, o forse un mondo a parte, distaccato da quello che la società aveva sempre mostrato agli occhi degli abitanti.

Poco più lontano, rispetto a tutti gli altri uomini e donne, un ragazzo biondo cenere prese a camminare lungo un sentiero vicino un prato, nel quale i fiori stavano ormai appassendo, tenendo saldamente con le mani le redini del proprio cavallo, il quale muoveva con insistenza la testa pur di sporgersi e afferrare coi denti qualche filo d'erba.

"Stai fermo," gli disse un paio di volte padrone, "non possiamo fermarci, dobbiamo tornare a casa."

Ovviamente, l'animale era tanto ostinato quanto il giovane, che più e più volte lo strattonò, ma, data la sua scarsa potenza e il suo peso in confronto a quelli del destriero, non lo spostò nemmeno di un metro.
Il biondo avvicinò il viso al muso di Roy -così aveva chiamato il suo fidato amico-, e gli carezzò il naso, sospirando e pulendo poi gli occhi dell'animale.

"Sia tu che io dobbiamo darci una bella lavata." commentò poi il ragazzo, notando la quantità di polvere attaccata al pelo del cavallo ed ai propri pantaloni; si portò poi sul lato sinistro di lui, per afferrare la sella con una mano, infilare il piede nella staffa e montare su.
Riuscì finalmente a smuovere l'attenzione dell'animale dall'erba e riportarlo sul sentiero pieno di fanghiglia, qualche rametto e sassolini.

La strada poté procedere senza intoppi, finché, poco prima dell'uscita dal sentiero per giungere al paese, una voce conosciuta e amica non gridò un nome.

"Jean!" si percepì da quella voce in lontananza, accompagnata dall'eco della prateria. Jean, di conseguenza, richiamato dalla voce allegra e spensierata che l'aveva cercato, si voltò, mettendo su un sorrisetto.

Era sicuro fosse una delle donne che più aveva saputo apprezzarlo e capirlo, fin dai primi periodi d'adolescenza, nonché l'unica donna da cui ebbe l'approvazione -anzi, la richiesta- di dare del tu: Sasha Braus.
La vide scivolare volutamente giù per la discesa di fango ed erbacce del bosco, fino a vedersela correre incontro, rallentando una volta che la lontananza fu notevolmente diminuita.

La sua chioma mogano, i suoi occhi vispi, il suo sorriso ed arco e frecce sulla schiena erano difficilmente dimenticabili e poté dunque appurare fosse effettivamente lei.
Perché dovette constatare fosse lei?
Perché il viso della ragazza era in parte infangato, così come il suo abito, che solitamente le vedeva sempre addosso durante le loro quotidiane battute di caccia.

"Anche tu qui." disse lei, soffiandosi via un ciuffo di capelli dal viso.
A giudicare dal suo colorito, sembrava avesse corso molto, o almeno, avesse faticato per fare qualcosa.

"Sì, esatto." rispose lui, tranquillo, rivolgendole uno sguardo divertito. "Oggi hai recuperato un bel bottino?" domandò successivamente, notando tra le sue mani una sacca da caccia.

Sasha era sempre stata brava in quel contesto, fin da piccola aveva sempre voluto seguire il padre durante le sue battute di caccia e, nonostante i genitori non ne fossero contenti, dovettero accettare il fatto che la loro figlia fosse attirata da quella pratica, da molti considerata unicamente per il genere maschile.

꒰꒰ 🥠 ꒱꒱ 𝐭𝐡𝐨𝐮𝐠𝐡𝐭𝐬. | JeankasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora