CAP 19||NON AVVICINARTI

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21/11/2019

POVS ZOE

La musica del locale mi avvolse in una atmosfera di leggerezza e allegria, le ballerine che danzavano fiere e sensuali sui piccoli palchetti ricevevano continui schiamazzi e apprezzamenti dalle persone arrapate che venivano rapite dallo spettacolino

Mi guardai attorno finché non mi soffermai sulla zona bar dove intravidi il proprietario dai capelli corvini/grigi indaffarato a preparare cocktail e intrattenere i clienti

Mi avvicinai al bancone luminoso con un sorriso stampato sul volto mi sedetti nello sgabello mettendomi comoda incrociando le gambe <<Zoe sei arrivata finalmente, ti va un cocktail>> mi salutò amichevolmente sembrava piuttosto frettoloso, con il suo shaker che scuoteva vigorosamente, camminando da un capo all'altro del bancone brulico di gente

<<si grazie ne avrei davvero bisogno>> annunciai appena la sua figura si posizionò avanti a me <<che cosa vuoi che ti faccia>> si informò appaggiando i gomiti sul tavolone <<ehm un gin lemon va bene>> mi sorrise prendendo fuori gli ingredienti

<<allora sei pronta?>> si fermò per un attimo aggiungendo il succo al limone, mi agitai sulla sedia un po' imbarazzata <<sono un po' in ansia in realtà>> abbassai la testa trovando immediatamente interessanti le mie unghie colorate di rosa <<non ti preoccupare dovrai solo ballare e ho visto anche che non hai nessun problema a farlo>> annui

Alla fine aveva pienamente ragione non avevo nessun problema dovevo fare soltanto la cosa più semplice e divertente che conoscevo ballare, certo ma con mille persone che mi osservavano, persone mezze ubriache che non facevano altro che sbavare per una minima figa che vedevano passare davanti a loro.

Mi raddrizzai sulla sedia persa nel guardare il liquido azzurrino che si versava nel bicchiere con la cannuccia incorporata <<ecco a lei signorina>> disegnai un piccolo sorriso nel mio volto e mi portai alla bocca il drink iniziando a buttarlo giù

Dopo pochi minuti lo finii <<quindi adesso devo cambiarmi?>> lui annui, facendo un gesto della mano rivolto a qualcuno alle mie spalle , mi girai incontrando Vanessa portava i capelli riccioli sciolti il suo corpo era solamente coperto da della biancheria intima nera in pizzo e la sua altezza era ancora più evidenziata grazie a un paio di tacchi dodici bianco perla

Le sorrisi quando mi salutò <<portala a cambiarsi e truccarsi>> annui e mi prese per mano <<non devi essere agitata pensa solo hai soldi e a ballare>> mi rassicuro mentre ci stavamo dirigendo dentro i camerini, la parte più isolata del locale

Li la musica si sentiva ovattata la stanza era sommersa di puzza di alcool e annebbiata dal fumo, mi fece sedere su un poltroncina che si affacciava ad un grande specchio contornato da lucine rotonde che emanavano una luce biancastra

iniziò a frugare sui vari trucchi sparsi sul tavolone in plastica bianca, afferro un rossetto rosso scuro e iniziò ad applicarmelo sulle labbra <<da quanto lavori qui?>> lei sogghigno divertita anche se notai una nota di tristezza nei suoi occhi <<da tanto tempo da permettermi di andarmene e crearmi una nuova vita, magari all'estero Hawaii o Rio>>

<<e perché sei ancora qui>> lei si fermò forse colpita dalla domanda o forse solamente per osservare le mie labbra dipinte di rosso, prese la matita per tracciare il contorno <<perché mi piace, mi fa sentire potente, anche se mi rende infelice ,questa mania di controllo verso gli altri è come una droga dopo un po che ne abusi>> fece una breve pausa si era persa nelle sue stesse parole <<e in più ho troppi debiti e questo lavoro mi fa fare soldi facili>> liquido li

MI RESTI SULLA PELLE~SHIVADove le storie prendono vita. Scoprilo ora