Girammo tutta l'America, visitando tutte le più grandi città, Philadelphia, New Orleans, Washington e molte altre;
i giorni passarono, arrivammo fino alla fine di agosto e avevamo ancora parecchi concerti da fare.
La parte americana del tour era bellissima, ma davvero troppo pesante, non riuscivamo mai a fermarci per più di due giorni nella stessa città, era tutto un continuo via vai di albergo in albergo.
Dormivamo poco e l'unico momento tranquillo era quella mezz'ora di pausa pranzo tra una prova e l'altra."Fighissimo sto posto!" Disse Harry girando su se stesso al centro del palco di Las Vegas.
"È enorme." Proseguì Zayn facendo lo stesso.
Poco dopo, durante le prove, arrivarono anche le due sorelle che salirono sul palco senza far neanche caso al fatto che stavamo cantando.
Emily aveva in mano un cupcake con sopra una candelina di compleanno, le notai e cominciai a cantare "Tanti auguri" al festeggiato. Liam sentendo cantare tutti per lui diventò tutto rosso. Spense le candeline.
"Auguri DJ Payno!" Disse Ginny.
"Tanti auguri Liam!" Emily.
"Audi Bro!!" Zayn.
"Grazie mille ragazzi!" Rispose abbracciando tutti.
Mangiò il suo cupcake tutto felice.
"Ah a proposito, sta sera usciamo eh!" Disse a tutti.
"Come l'altra volta Liam?" Chiese Niall che ancora stava pensando a New York.
"No tranquillo, in questa città sarà diverso." Lo convinse.
"Vi conviene! Non ho voglia di vendervi di nuovo sulle prime pagine di tutti i giornali." Disse il nostro manager avvicinandosi a noi.
Stavo per rispondergli a modo, ma Harry mi prese per mano e mi fermò.
"Oggi pomeriggio avete un'intervista. Tutti e 5. Quindi pranzate presto e poi andate via subito, dovete tornare in tempo per il sound check." Ordinò prima di sparire di nuovo nel retro.
Ogni sua parola era legge, quindi non potemmo opporci.Dopo pranzo salutammo le due ragazze e andammo a fare l'intervista; arrivammo davanti al palazzo di una delle televisioni locali, entrammo e ci presentammo.
Ci prepararono con trucco e tutto il resto e ci fecero sedere al centro della stanza, davanti alla telecamera.
Poi arrivò il presentatore e ci spiegò un po' in cosa consisteva l'intervista.
"Okay ragazzi, iniziamo." Disse sedendosi sulla sua sedia.
Si girò verso la telecamera e iniziò a presentarci uno per uno parlando del nostro tour e delle nostre vite.
"Allora come prima cosa tanti auguri a Liam!" Disse girandosi verso il ragazzo seduto di fianco a me, che ringraziò.
"Okay, ora vediamo un po'.. Niall! Abbiamo visto su tutti i giornali quello che è successo a New York. Vorresti parlarne?"
"Beh, quello che è successo lo sapete già tutti. Stavamo solo cercando di passeggiare tranquillamente e hanno iniziato ad assalirci tutti, ecco. Hanno iniziato a spingerci e a farci male, non era una cosa giusta." Rispose tranquillo, ma solo vendendolo in volto si capiva che non era molto contento della domanda.
"Ah si, capisco perfettamente. Hanno colpito una ragazza che era con voi, una certa Ginevra Brown, giusto?
Zayn! Anche te hai avuto problemi con i paparazzi in passato, cosa ne pensi?"
"Oh, sono ancora perfettamente d'accordo con Niall, spesso molti fotografi sono troppo apprensivi e non capiscono che sarebbe meglio lasciarci stare a volte. Si, hanno rischiato di fare male a Ginny, una nostra grande amica ed è normale reagire così quando fanno male ad una persona a cui si vuole bene." Rispose Zayn con fermezza.
"Questa Ginevra è la tua nuova fiamma vero Niall?"
"Si, è la mia ragazza. Lo possiamo dire tutti senza problemi." Noi annuimmo per approvare le sue parole.
"A proposito di relazioni, qui abbiamo un'altra nuova coppia. Louis? Vuoi dire qualcosa?"
C'era qualcosa che non andava nelle sue parole.
"Si, io e Harry abbiamo una relazione, lo diciamo a tutti con tranquillità." Riposi io.
"Ah si certo! Ma la pensate tutti così?"
"Certamente!" Rispose Liam.
"E i vostri fan?"
"È la nostra vita. Le decisioni sono solo nostre. Ovviamente ci spiace che magari alcuni fan non abbiamo approvato la nostra decisione di passare la vita insieme, ma non possiamo farci niente. Le persone che ci vogliono veramente bene sono contente tanto quanto noi." Rispose Harry senza peli sulla lingua.
Il giornalista andò avanti a fare domande di ogni tipo, alcune un po' più scomode di altre, ma ormai ne eravamo abituati.
Finita l'intervista corremmo di nuovo a teatro per provare e fare il concerto. Tutto andò alla grande, come al solito.
Il pubblico si diverti e tutti cantammo di nuovo "Tanti auguri" a Liam, che ne rimase più felice del previsto."Tra mezz'ora tutti qua fuori!" Ordinò Liam entrando di corsa in albergo per andare a farsi una doccia.
Andammo tutti in camera per fare lo stesso. Ci vestimmo tutti un po' più eleganti del solito, Las Vegas era una città stravagante e raffinata allo stesso tempo.
Ci ritrovammo fuori dall'hotel, noi ragazzi tutti con la camicia bianca e le due sorelle con due vestitini corti e i tacchi, Ginny ne aveva uno bordeaux con un grande scollo a V, mentre quello delle sorella era nero con la parte della schiena fatta tutta in pizzo.
Salimmo sul van che ci portò in uno dei più grandi Casinò della città: il Venetian.
"Okay ragazzi, tranquilli la serata è tutta nostra! I paparazzi non possono entrare nei casinò." Ci spiegò Liam.
Entrammo nel palazzo e rimanemmo esterrefatti, era bellissimo. Sembrava di essere veramente a passeggio tra i canali di Venezia.
"Me lo ricordo questo posto!" Disse Ginny a Emily.
Erano già venute qui da piccoline con i genitori e avevano fatto il giro dei casinò più belli.
"Allora Liam, cosa vuoi fare?" Domandai.
"Giocare naturalmente!"
Prendemmo un po' di fiches e giocammo un po' qua e là nel casinò, correvamo da desta a sinistra tra un tavolo e l'altro e tra le slot machines, sembravamo dei bambini che giocavano a "ce l'hai".
Dopo aver giocato un po' e aver vinto qualcosa alle slot andammo a prendere da bere al bar.
"Allora? Adesso dove si va?" Chiese Liam euforico.
"Al Mirage ovviamente!" Rispose Emily.
Così uscimmo e, passando dai ponti superiori, senza farci notare, arrivammo al secondo casinò.
Qui facemmo le stesse identiche cose; fiches, roulette, slot e drink, sta volta, però, un paio di più.
Niall stava già iniziando a diventare brillo, ma Liam voleva continuare a girare.
Andammo all'Hard Rock, al Circus Circus e all'Excalibur.
Nell'ultimo, dopo aver giocato un po', andammo anche a ballare nella discoteca che c'era al suo interno.
Ballammo tutti mezzi ubriachi fino alla mattina, ci divertimmo come matti ballando tutti storti e prendendoci in giro a vicenda. Senza rendercene conto arrivarono le 7 di mattina del giorno dopo, così, nessuno sa come, chiamammo il van e tornammo in albergo un po' barcollando.Il giorno dopo vennero a svegliarci alle 9, dovevamo partire per andare in un'altra città.
Harry mi tirò su dal letto di forza, entrambi avevamo delle occhiaie esorbitanti. Scendemmo nella hall ancora con gli occhi chiusi.
Lì incontrammo gli altri, conciati esattamente come noi, avevamo ancora tutti i vestiti della sera prima, nessuno aveva avuto la forza di cambiarsi. Salimmo sul pullman e appena toccammo i divanetti crollammo nuovamente.
Mi svegliai per mezzogiorno, mi feci una doccia nel bagno del bus e mi cambiai, gli altri fecero lo stesso subito dopo.
Emily nel frattempo preparò una tanica di caffè nella quale si lanciarono tutti una volta cambiati.
"Ti devono fare santa Emily!" Le dissi prima di bere un gran sorso di caffè.
"Che serata assurda." Disse Harry che non era ancora riuscito a ricordarsi tutti i pezzi della sera passata.
"Tutto a posto Sun?" Gli chiesi. Lui scosse un po' la testa per accennare un si.
"Sembrava di essere dentro il video di «Midnight Memories»!" Aggiunse Niall ridendo.
"Menomale che il tuo compleanno è solo una volta l'anno Bro." Disse Zayn distrutto.
Tutti ridemmo.
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It will not be easy
Fiksi RemajaDopo aver aperto un'azienda di catering, Emily riceve una lettera inaspettata che la porta a Londra. Dietro le quinte della Reunion della sua Boy band preferita di quando era adolescente, dove dovrà sopportare le 5 pesti, sua sorella e aiutare alcun...