E adesso per sempre

34 3 0
                                    


Passarono i mesi e io e Harry facemmo il possibile per organizzare tutto prima dell'arrivo dell'inverno, decidemmo di sposarci il 28 di settembre e tutti i ragazzi e le due sorelle arrivarono a Londra all'inizio del mese in modo da poterci aiutare.
Emily ci organizzò tutto il catering grazie ai suoi contatti, Zayn e Liam ci aiutarono a trovare la location sia per il ricevimento che per la cerimonia, mentre Ginny e Niall pensarono alla musica e ci diedero una mano con gli abiti; anche Emily e Alex ci diedero ovviamente la loro opinione per i vestiti. Decidemmo di rimanere sul classico, due smoking lisci e neri; lasciai scegliere i colori a Harry, era lui quello più esperto di certe cose, scelse il color Marsala, per me e l'Indaco per lui.
La settimana prima del matrimonio Harry cominciò ad agitarsi, ogni volta che avevamo qualcosa da fare iniziava a correre avanti e indietro, continuava a parlare e gli tremavano le mani.
Durante la prova finale del vestito sembrava mi stesse per svenire da un momento all'altro.
"Tutto a posto Sun?" Gli chiesi da fuori la tenda del camerino.
"S-si, tranquillo. Perché?"
"Stai tremando amore, lo sento da qui." Lui si zittì e rimase immobile.
Aprii la tenda e lo feci girare verso di me.
"Stai tranquillo?" Gli dissi abbracciandolo. Lui si rilassò leggermente e si accoccolò a me.
"Ei andrà tutto bene. Veramente." Lo convinsi. Annuì, si sistemò la giacca e uscì dai nostri amici che ci stavano aspettando, mostrandosi e sfilando avanti e indietro un paio di volte.

In un secondo arrivò la sera prima del matrimonio, iniziavo a sentire l'ansia anch'io, infatti rimasi sveglio tutta la notte a pensare a quello che avrei dovuto fare la mattina successiva.
Nonostante il matrimonio fosse nel pomeriggio, la sveglia di Harry suonò alle 6.30, si alzò di corsa, mi diede un bacio, fece colazione e iniziò a prepararsi.
Un paio di ore prima di uscire arrivarono Emily, Alex e le nostre sorelle, Gemma e Lottie, che ci diedero una mano con gli abiti e i capelli.
Harry arrivò alla villa che avevamo scelto per primo, insieme a Gemma e Alex; io, invece, partii più tardi con le altre due ragazze, ero sempre più agitato e, durante il tragitto, le mie mani iniziarono a sudare.
Arrivai all'ingresso principale. Davanti alla villa trovai tutte le mie sorelle e Freddie; Emily prese il piccolino in braccio, poi si avvicinò a me, mi diede un bacio sulla guancia ed entrò.
"Allora noi entriamo?" Mi chiese Daisy, una delle due gemelle.
"No. Entrate con me. Tutte. Non c'è la mamma e voglio voi al mio fianco." Spiegai.
Alle due gemelle scese una lacrima, ma erano entrambe contente delle mie parole.
Tutte si sistemarono; Charlotte mi diede il braccio, i due gemellini più piccoli, Doris e Ernest, si misero davanti a noi, mentre Daisy, Phoebe e Georgia subito dietro. Entrammo tutti insieme facendo commuovere la maggior parte degli invitati.
Arrivai davanti a Harry, che con gli occhi lucidi mi diede un piccolo bacio sulla fronte e mi prese per mano.
La cerimonia fu molto breve e in un niente arrivò il momento più atteso.
"Vuoi tu, Harry Edward Styles, prendere Louis William Tomlinson come tuo sposo?"
"Assolutamente si." Rispose lui con la voce tremante.
"Vuoi tu, Louis William Tomlinson, prendere Harry Edward Styles come tuo sposo?"
"Lo voglio."
Ci scambiammo gli anelli, due fedi in oro bianco con incisi i nostri nomi e la data del matrimonio.
"Ora puoi baciare lo sposo."
Mi mise le mani in torno ai fianchi e si avvicinò; mi baciò. Mi baciò come se nessuno ci stesse guardando, eravamo di nuovo nel nostro mondo perfetto in cui c'eravamo solo noi due.
La gente applaudì, ci girammo verso gli invitati e salutammo un po' in giro; tutti iniziano ad andare verso il buffet e io e Harry ci fermammo a scattare qualche foto.
Venimmo annunciati dal DJ ed entrammo nella sala del ricevimento, tutti si avvicinarono a noi per abbracciarci e farci gli auguri; il gruppo, Emily, Ginny e Alex rimasero con noi per un po', ci portarono da bere e ci raccontarono un po' quello che era successo fino a quel momento.
Tutti si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare; io e Harry facemmo lo stesso, ma ogni tanto ci spostavamo di tavolo in tavolo per chiedere come stesse andando la serata.
Ci fermammo al tavolo della mia famiglia e Harry iniziò a parlare e scherzare con Lottie, nel frattempo notai Emily da sola al bancone del bar così decisi di avvicinarmi.
"Scusatemi un attimo." Dissi prima di allontanarmi dal tavolo.
"Oi Oi! Tutto a posto?" Le chiesi mettendole un braccio sulle spalle.
"Ciao Louis!" Salutò dandomi un bacio sulla guancia.
"Ecco a lei il suo drink." Disse il barman consegnandole un bicchiere arancione.
"Cos'è?" Domandai curioso.
"Oh. N-non mi ricordo il nome a dire il vero."
Mi sembrava un po' strana, ma feci finta di niente.
"Usciamo a fumare?" Chiese Zayn che si era appena avvicinato. Io accettai e Emily ci seguì.
Una volta fuori ci raggiunsero anche Alex e Ginny, insieme ai componenti del gruppo mancanti.
Io, Zayn e Ginevra ci accendemmo la sigaretta, poi notai Emily non fare lo stesso.
"Tutto okay Emy? Non fumi?" Domandai.
"N-no grazie non mi va."
Liam si avvicinò al suo drink e fece un sorso.
"Succo d'arancia e tonica? Mi stupisci Emily!" Disse confuso.
"Oh mio Dio! Emily! Sei incinta!" Urlò Harry correndo ad abbracciarla.
Lei annuì felicissima, aveva un sorriso enorme e gli occhi lucidi, così come Alex.
"Congratulazioni! Non vedo l'ora di conoscere il nuovo nipotino o nipotina!" Dissi io abbracciando la coppia.
Tutti fecero lo stesso e abbracciarono entrambi; Niall si mise anche a farle i grattini alla pancia, che era a mala pena gonfia.
Tutti contenti rientrammo e tornammo ai tavoli per finire la cena.

Arrivò il momento del taglio torta, ci spostammo tutti in giardino, addobbato con tendoni e lanterne.
Io e Harry ci preparammo dietro alla nostra magnifica torta a 3 piani e gli altri ci guardarono e ci riempirono di foto.
Non appena presi una fetta in mano la spiattellai tutta in faccia al mio riccio facendo ridere tutti gli invitati, che un paio di secondi dopo saltarono in aria spaventandosi a causa dei fuochi d'artificio. Erano bellissimi, di ogni forma e colore.
Facemmo un altro brindisi tutti insieme e poi uno a uno, alcuni dei nostri amici e famigliari, salirono sul palco per farci di nuovo gli auguri.
Salirono le nostre sorelle, Emily e Ginny, la mamma di Harry e mio padre.
Poi tocco a Niall.
"Ragazzi che dire? Congratulazioni! Sono veramente molto fiero di voi. Sembra ieri il primo giorno in cui ci siamo visti e in cui vi siete innamorati, perché io vi ho visto eh! Sapevo che eravate perfetti! Fatti l'uno per l'altro proprio!
Eh beh, posso dire che è anche grazie a voi che ho capito cosa si prova ad essere innamorati ed è grazie a voi che
ho incontrato il mio più grande amore.
Per favore, Ginevra, amore mio, facciamo un altro regalo a questi dure Ragazzi magnifici!"
La ragazza salì affianco a lui e gli porse la sua chitarra.
"Questa è per voi!"
Insieme cantarono "Black and White". La canzone perfetta per me e Harry.
Finita la canzone lo abbracciammo e lo ringraziammo e salii sul palco.
"Si lo so, avevamo detto che non avremmo dovuto fare discorsi, ma questo è necessario.
Si, è necessario perché è l'unico modo che ho per ringraziarti per tutto quello che hai fatto, che mi hai insegnato a fare e che mi hai donato. Perché si amore mio; tu mi hai donato veramente tanto stando sempre accanto a me.
Non sto neanche più qui a dirti quanto ti amo, perché ormai penso che tu lo sappia già, però ti dico un'altra cosa.
All'inizio dicevamo sempre «Non sarà facile», assolutamente vero; abbiamo avuto i nostri problemi e le nostre gioie, ma siamo sempre andate avanti insieme, quindi, come dice la canzone di Niall, «Ti prometto che ti amerò per il resto della mia vita».
E ti prometto un'altra cosa! Da adesso sarà per sempre amore mio!"
"Ti amo!" Urlò dalla sua sedia sotto il palco. Mi avvicinai a lui e lo baciai.

Passammo tutta la notte a ballare, tutti insieme. Facemmo l'alba senza neanche accorgercene; eravamo così presi da tutte le cose positive che ci stavano accadendo che non ci passò mai nella testa di star lì a guardare l'orologio.
Facemmo colazione, sempre dentro la villa, salutammo tutti e tornammo a casa.
"Che serata indimenticabile!" Disse lanciandomi sul letto.
"Già, stupenda!" Concordò Harry togliendosi i vestiti.
"Beh non è ancora finita..." risposi con un tono malizioso.
Lui si lanciò su di me e mi tolse la camicia continuando a darmi dei piccoli baci sul collo che mi facevano rabbrividire.
In pochi istanti eravamo aggrovigliati uno all'altro nascosti dalle coperte del nostro letto.

"Ti amo Harry Edward Styles." Dissi prima di appoggiarmi al suo petto.
"Ti amo Lou." Mi fece girare sul fianco e mi abbracciò.
Ci addormentammo abbracciati uno all'altro quando ormai il sole era già alto, ma non importava.
Eravamo felici e insieme.
Solo questo contava.

It will not be easy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora