Mi svegliai di soprassalto a causa della mia dannata sveglia. Con le mani tastavo il comodino per cercare di spegnere quell'orribile suono, ma per mia grandissima sfortuna la feci scivolare e rompere."cazzo" imprecai sottovoce. "Ne comprerò una nuova quando arriveremo". Erano le 5 del mattino e alle 8 sarebbe partito il nostro aereo perché, si, abbiamo deciso di trasferirci finalmente a Los Angeles. La mia migliore amica fece i salti di gioia quando glielo dissi tanto che si mise anche a piangere. Scesi sotto con la mia solita finezza di elefante danzante e salutai mio padre. Stranamente mi ero svegliata di buon umore, forse perché questo nuovo inizio mi emozionava ma allo stesso tempo mi metteva un po' di paura. Finita la colazione entrai nella mia camera, quasi vuota a causa del trasloco. Mi lavai e Mi vestii con una tuta e una felpa per stare comoda nell'aereo, le mie air Jordan che mi accompagnavano in ogni avventura e qualche collanina per essere sempre figa,SI BITCH. L'ultima cosa da fare era prendere quella foto. Aprii con le mani tremanti il cassetto, infilai la mano e la presi. In quella foto c'era impressa io e mia madre che ridevamo a causa della mia caduta fatta poco prima sull'erba bagnata dalla pioggia. Io e lei avevamo un bellissimo rapporto, piu che mia madre la consideravo una mia amica. Decisi di scacciare via quei pensieri per non piangere già dalla mattina, così infilai la foto con cautela nello zaino, presi le valigie e scesi al piano di sotto dove mi aspettava mio padre."Fatto" dissi. "Pronta per questo nuovo inizio?"mi chiese dolcemente mio papà perché sapeva che anche se era meglio per tutti lasciare quella casa, per me non era semplice."No ma facciamolo". A questo punto entrammo nella macchina accompagnati dai nonni che ci portarono all'aeroporto. Dopo ore strazianti ad aspettare il volo ecco che quella voce metallica si fece sentire. "Mi mancherai gioia, ricorda di chiamare per qualunque cosa" mi ricordò mia nonna. "Si nonna non preoccuparti starò bene e... mangerò"detto questo feci fare una risata generale a tutti tra le lacrime che scendevano."Vieni qui scimmietta del nonno" "Mi mancherai ma ricorda che a Natale verremo da voi perché devo assolutamente fare un giro per Los Angeles" "Ovvio nonno ti voglio bene". Dopo questo momento di tristezza mi incamminai con mio padre verso l'aereo.
Era passata solo un'ora da quando ero dentro questo aggeggio e già mi stavo annoiando di brutto. Prima di partire avevo scaricato un app che la mia migliore amica mi aveva consigliato: TikTok. Devo dire che in questa applicazione si poteva trovare di tutto e di più; per lo più tanti ragazzi fighi. Ma siccome eravamo in aereo e non si potevano usare i dati mobili avrei dovuto aspettare l'atterraggio prima di rifarmi gli occhi con quei manzoni.
Venni svegliata tre ore dopo da mio padre che mi diceva che eravamo atterrati."Cavolo come ho fatto a dormire così tanto e come ho fatto a non sentire l'atterraggio" pensai. Dopo aver aspettato i nostri bagagli per un tempo che sembrava interminabile, fummo fuori dall'aeroporto e a quella vista i miei occhi brillarono: Mi avevano detto che Los Angeles era bella,si, ma la notte era spettacolare. Luci ovunque, semafori che cambiavano colore, negozi e gelaterie in ogni angolo della strada. Era straordinario. Dovete sapere che io vivevo in una cittadina non molto grande perciò tutto questo era pura bellezza per i miei occhi. Dopo quella vista spettacolare entrammo nel taxi chiamato poco prima da mio padre e ci portò a casa.