5 capitolo

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La pasta e quasi pronta, spengo il sugo e aspetto. Mentre preparo la tavola con i piatti, le posate e i tovaglioli, poi metto le bibite e il vino. Mi ha detto come se fossi a casa mia.
Lo sento scendere dalle scale e me lo ritrovo appoggiato al muro che mi guarda.
Io: cosa guardi?
C: non sono abituato a avere donne in casa.
Cosa, ma se porta ogni ragazzo di questo mondo a letto come fa in un hotel?
C: se stai pensando dove me le porto le ragazze tutti in hotel o casa loro.
Ok questo ragazzo mi legge nel pensiero capisce ogni cosa che voglio dire anche se non la capisco io.
Prendo lo scolapasta e lo posiziono dentro il lavello e ci butto la pasta dentro.
Prendo un contenitore dove metto la pasta e lo posiziono nel tavolo.
Appena vede che e pronto si siede e mi siedo anche io.
C: allora ti piace il lavoro?
Non saprei come rispondere dato che e l'unico che ho trovato, ma evito di dire così.
Io: si mi piace molto, ma c'è una persona che mi sta leggermente sulle palle.
C: non ci credo! Una signorina non dovrebbe dire volgarità di questo genere.
Io: chiamami ancora signorina e te le faccio ingoiare.
Si mette a ridere e continua a mangiare la sua pasta ma non dice niente sul sapore oppure com'è, niente di niente allora decido io di domandarglielo.
Io: ti piace la pasta?
Lo vedo concentrato a guardare qualcosa o meglio dire me dato che ha gli occhi sulla mia scollatura.
Io: uomo vedi che la mia faccia e più sopra.
Ritorna con lo sguardo su di me e stavolta non parla si alza dalla sedia e si avvicina a me con il viso e mi dice:
C: ti sto per baciare.
Oh caspita dove sono andata a finire nel film di Cristian grey?
Lo vedo farsi vicino di più e il mio cuore batte fortissimo penso che stia per scoppiare ma perché non mi sento più le gambe o le mani perché?????
E vicino molto, sento il suo odore, il suo fiato caldo sulle mie labbra e il suo sguardo su di esse.
C: allora lo prendo come un si.
Mi bacia, oddio le sue labbra sono così morbide e perfette si combaciano con le mie non vorrei staccarmi più.
Metto le mie braccia intorno al suo collo e mi alzo dalla sedia inaspettatamente lui mi prende dalle coscie e cammina verso la sua stanza da letto ovvero al piano di sopra.
Apre la porta con un calcio e mi butta sul letto, mi guarda con passione, non mi ero mai sentita così desiderata.
Ma penso che ora non e il momento non sono ancora pronta
Io: Cameron fermati!
Si alza e mi guarda:
C: che c'è?
Io: non sono ancora pronta, scusami ma voglio aspettare ne voglio essere sicura.
C: certo lo capisco tranquilla torniamo di sotto?
Scendiamo di sotto e ci sentiamo tutti e due nel divano ora non so che cosa dire o fare secondo me si sente stupido ma non lo è.
Lo respinto non perché non lo voglio attenzione ma perché voglio aspettare sento che ancora non e il momento giusto, ogni donna sa quando e il momento.
Si è fatta sera tardi quindi decido di tornare a casa anche se lui mi ha detto di restare mi sembra alquanto strana questa situazione.
Io: Cameron mi potresti riaccompagnare a casa perfavore.
C: certo aspetta qua prendo le chiavi.
Dopo pochi minuti arriva e usciamo fuori dalla casa per salire in macchina.
C'è un silenzio che si sentono anche i nostri respiri e imbarazzante.
Siamo arrivati apro lo sportello e sto per scendere ma dimentico di salutarlo quindi mi avvicino e gli do un bacio nella guancia e scendo.
Mi avvicino al portico di casa mia e entro chiudo la porta e butto un sospiro.
Perché la vita deve essere cosi?
Salgo le scale e vado in camera e mi spoglio e metto il pigiama e meglio dormire perché domani ho un giorno che mi aspetta a lavoro.
Così mi ritrovo a russare nella notte.

♥️~Da sola, contro l'inferno~♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora