m a r z o

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Nonostante marzo fosse ormai alla fine, era ancora molto freddo quando Hitoshi entrò nel locale. Credeva di metterci di più e arrivare in ritardo, ma doveva aver mantenuto un buon passo perché, quando si sedette al solito tavolo, Denki e il gruppo non erano ancora arrivati. Eh, si, alla fine Hitoshi si era lasciato convincere, e da due settimane a quella parte quando il gruppo si incontrava veniva invitato anche lui. Da quando, un mese prima, Denki lo aveva trascinato fuori dal fast food il giorno di San Valentino, abbandonando i propri amici senza molto preavviso solo perché Hitoshi non si sentiva a suo agio, il viola aveva iniziato a fare del suo meglio per mostrarsi socievole con loro. Si sentiva in colpa, non gli sembrava giusto che Denki cominciasse ad ignorare i suoi amici a causa sua. E nonostante l'ansia sociale non fosse affatto diminuita, Hitoshi si rendeva conto che anche i ragazzi facevano del loro meglio per farlo sentire a suo agio. Pure Bakugo sembrava provarci, anche se, naturalmente, non poteva cambiare completamente carattere solo per un tipo che a malapena conosceva, e rimaneva quindi abbastanza irritabile.

-Shinso! Aspetti da molto?-

Hitoshi alzò lo sguardo dal proprio cellulare, che aveva acceso giusto per passare il tempo, e fece del suo meglio per rivolgere un sorriso verso Hanta Sero, mentre quello si sedeva di fronte a lui. Di tutti gli amici di Denki, era probabilmente quello con cui si trovava meno peggio: non era tranquillo né propriamente sveglio, ma era sicuramente meno agitato di Ashido e Kirishima, e sapeva quando era il momento giusto per stare in silenzio.

-No, sono appena arrivato.-

-Bakugo stava accompagnando a casa Midoriya, poi ci raggiunge, mentre Mina si stava ancora preparando quando l'ho chiamata poco fa.-

-Oh, capisco. Invece di Kirishima e Denki sai niente?-

Sero si levò la giacca di Jeans, appoggiandola allo schienale della sedia. Sembrava stupito da quella domanda, e Hitoshi si chiese perché: aveva detto qualcosa di male?

-Kiri non mi ha detto nulla, immagino si stia ancora preparando, ma pensavo che Kam fosse venuto qui con te...-

-Eh? No, oggi non ci siamo ancora visti, aveva un impegno.-

-Strano.-

Commentò poi Sero, squadrando Hitoshi dall'alto in basso e portandosi una mano alla bocca, per mangiarsi le unghie. Cosa c'era di strano, esattamente? Erano solo in ritardo, no? Comunque non ebbero tempo di dire altro, perché Mina fece il suo ingresso, sfoggiando il suo nuovo vestito argentato pieno di faccine aliene fatte di lustrini che era sicuramente più adatto ad una festa in spiaggia che a una serata di fine marzo. Li raggiunse di corsa, rischiando di inciampare sui tacchi a spillo rosa più alti che Hitoshi avesse mai visto, e si levò il giacchetto di pelo rosa fluo esibendosi in una giravolta, senza dire una parola:

-Che schianto, Mina!-

Si complimentò Sero sorridendo, mentre Mina frugava nella propria borsa, con un ghigno soddisfatto, e ne tirava fuori un paio di occhiali da sole dalle lenti a forma di fiamme verdi:

-Che ne dite? Preparo questo outfit da due settimane!-

-Davvero incredibile, come sempre! Tu che dici, Shin?-

Sero si voltò a guardarlo, mentre Mina appoggiava il giacchetto sul tavolo e si sedeva proprio di fianco a Hitoshi. Non avrebbe saputo dire perché Mina fosse interessata al suo giudizio al riguardo: Hitoshi era una di quelle persone che si vestiva in modo "casual" nel senso letterale del termine, e cioè che si metteva in piedi davanti all'armadio e pescava a casaccio.

-Beh, non è proprio il mio stile...-

Iniziò a dire, imbarazzato, ma poi si affrettò ad aggiungere una seconda frase, per non risultare troppo cattivo o insensibile:

Soulmate's Theory [ShinKami]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora