a g o s t o

1.4K 127 129
                                    

A inizio agosto, Hitoshi cominciò a rendersi conto che luglio era passato molto velocemente. 

Forse perché, dopo il bacio di Denki, entrambi si erano dichiarati. O forse perché, dopo la giornata dedicata al giro delle congratulazioni da parte degli amici per averci messo mesi quando sarebbe bastata una settimana, si erano ufficialmente messi insieme.
Comunque, anche se la routine dei due non era cambiata molto da quel giorno, (visto che già prima facevano tutte quelle cosa da fidanzati) quelle quattro settimane erano letteralmente volate, rispetto a quelle precedenti.
Il motivo principale, probabilmente, era che non avevano mai affrontato l'argomento che Hitoshi non avrebbe mai pensato di voler evitare, e cioè: "come facciamo con le nostre rispettive anime gemelle?"

Dopotutto, anche se Denki ricambia, ha comunque un'altra persona a cui è destinato. Magari ora -quell'altra persona- ha il suo nome sul polso, in inchiostro blu. E se fosse  Jirou, quella persona? Sero mi ha assicurato che non è lei, ma se per qualche motivo avesse mentito?
Insomma , Hitoshi non aveva smesso un attimo di pensarci, e ne aveva anche parlato con la sua vicina di casa.

Il consiglio che gli diede Kodai fu: "che cazzo te ne frega, in fondo ora state insieme" e Hitoshi, per una volta, aveva deciso di darle ascolto. Anche secondo lui era meglio vivere nel presente.

🌙🌙🌙🌙🌙

Si conoscevano da almeno otto mesi, ma questa era la prima volta che Denki gli proponeva di andare al Centro commerciale con tutto il gruppo. Hitoshi non era troppo impaziente (anche se aveva partecipato a diverse feste con Denki, passare del tempo con più di due persone insieme non gli riusciva ancora molto semplice) ma quando lo disse ad alta voce Denki aveva già iniziato a scrivere sul gruppo per confermare la propria assenza, e a Hitoshi non andava giù: non era giusto che smettesse di uscire con gli amici per stare con lui. Non aveva quindi avuto altra scelta che accettare la proposta, e sperare di sopravvivere.

Si era aspettato una giornata a seguire Ashido che girava da sola per i negozi felice come una pasqua, ma Hitoshi si sbagliava: alla fine erano lui, Sero e Bakugo a seguire i tre rimanenti, a turni, cercando di calmarli e far abbassare loro la voce. Ashido, Kirishima e Denki erano delle sirene urlanti che morivano dalla voglia di provarsi ogni capo gli fosse capitato a tiro. Appena i tre poveri cristiani furono riusciti a sedersi un attimo, Sero si sentì obbligato a scusarsi con Hitoshi per non essere riuscito a salvarlo da quell'incubo.

-Mi sembrava maleducato consigliarti di non venire, ma ora mi rendo conto che sarebbe stato meglio risultare scortese che farti sopportare tutto questo.-

Gli disse ad un certo punto, mentre lui, Hitoshi e Bakugo erano davanti ai camerini ad aspettare che gli altri tre uscissero con i completi abbinati. Hitoshi alzò le spalle, sorrise a fatica: anche se da qualche tempo la loro compagnia aveva smesso di causargli attacchi d'ansia, girare per negozi in così tanti era comunque difficile da sopportare. Certo, aveva sopportato tante feste da quando conosceva Denki, ma era comunque difficile. Forse Sero aveva ragione.

-Almeno sta volta abbiamo un ulteriore suppor-

Iniziò Bakugo, ma venne interrotto dall'aprirsi dei tre camerini in contemporanea, dalla quale uscirono Kirishima, Ashido e Denki (in quest'ordine) rispettivamente in un completo rosso, rosa e giallo: giacca con i brillantini, maglietta fluo e pantaloni\gonna con le pallettes.

Soulmate's Theory [ShinKami]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora