SOGNI INFRANTI

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"Dafne dobbiamo parlare, ci penso da qualche mese e non riesco più a fare finta di niente "

"Dimmi Marco."

 Rispondo incuriosita, non hai mai usato questo tono di voce con me.

"Non mi va di dirtelo per telefono, credo sia più opportuno parlarne da vicino, quindi se puoi vediamoci al nostro solito posto."

Sono tremendamente curiosa, ma lo conosco non dirà nulla, quindi tanto vale la pena non sprecare domande a cui non ci saranno risposte.

"Ok per me va bene, ma non prima delle quindici, perché oggi ho il doppio turno"

"Perfetto ci vediamo per quell'ora"

Questa breve chiamata fatta di poche semplici parole, mi ha terribilmente resa in fermento.

Ormai io e Marco stiamo assieme da cinque lunghi anni, anche se lo conosco praticamente da sempre.

Nonostante la mia innata insicurezza e l'idea malsana che io non merito questo meraviglioso ragazzo, la nostra storia d'amore è diventata una cosa seria.

La scintilla del nostro amore è  scoppiata solo dopo una sincera amicizia.

Come nei migliori cliché visti e rivisti nei film più romantici, io ero  la  sua migliore  amica, e lui indovinate un po'?
Scherzo crudele del destino  fin da  piccola lui per me è stato l' uomo più bello e interessante di tutti, praticamente potrei riassumere definendolo il mio unico ideale di ragazzo.

Pur  di stargli accanto ho elemosinato le sue attenzioni, donandogli il mio cuore e la mia anima.

Ascoltavo  i suoi problemi d'amore, le sue delusioni, e i suoi sogni,
nascondendo  però a me stessa, il bisogno di averlo nella mia vita come una donna che  desiderava un suo sguardo, una sua attenzione, un suo abbraccio.

A prescindere dal parere di tutti, che lo definivano un egoista immaturo, io avevo sempre tempo per  il mio Marco.

Il mio cuore spesso soffriva, per questa situazione, ma la mia testa lo metteva sempre al primo posto, e cosi ho dovuto imparare a cicatrizzare i sentimenti.

Spesso non ci si rende conto del male che ci facciamo semplicemente per sfiorare un illusione, un desiderio che ci portiamo nel cuore, consapevoli di poterlo solo percepire in un angolo della nostra anima.

Ma a volte qualcosa si inclina e ciò che per te è essenziale diventa una realtà assurda.

La svolta è arrivata per me con l'ennesima sua delusione, quella sera come al solito corsi per tirarlo su di morale, credevo che ancora una volta potessi calarmi nel ruolo di migliore amica.
Era uno straccio, ubriaco fradicio,
ranicchiato vicino al bagno che vomitava e piangeva come un qualsiasi perdente.
A quella vista qualcosa mi spinse ad urlare come una matta, come potevo accettare che un ragazzo brillante, con una carriera promettente e un ottima famiglia alle spalle  si possa ridurre cosi, e tutto per una donna, che almeno per me non era nulla di speciale.
Iniziai a sbottare anni di silenzio e verità peggiori che avevo sempre serbato nel mio cuore, ma ora il tornado dentro me sembrava avesse rotto tutti gli argini di protezione che negli anni avevo costruito.
Lo costrinsi anche  a buttarsi sotto la doccia gelata, per pura rivincita probabilmente, ma in quel momento ero curiosa.

Il suo sguardo era scioccato, per la prima volta vedeva una Dafne diversa da quella che conosceva.
Quell'amica accondiscendente su tutto di colpo si era trasformata nella peggiore giudice della sua vita.

Forse lo ero diventata davvero ma l'amore che provavo per lui non mi permetteva più di tacere.
Erano anni che correvo per guarire le ferite che volontariamente si procurava, ma questa sera Dafne era uscita allo scoperto, finalmente la mia anima era riuscita a scindere l'amore dalla dignita.

UNA LEGGENDA ATTUALE (Completa da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora