RITORNO ALLE ORIGINI

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IL GIORNO DI ANDARE DA PIERO È ARRIVATO,DANIELE E MOLTO EUFORICO,PER QUESTA VISITA,FINALMENTE CONOSCE IL LUOGO DELLA FAVOLA CHE GLI RACCONTO OGNI SERA.
I MIEI SENTIMENTI PERÒ SONO MOLTO DIVERSI SONO FELICE DI RIVEDERE PIERO,MA HO PAURA DI NON REGGERE AL DOLORE.

APPENA SCENDO DAL MOTORINO PIERO MI CORRE INCONTRO E MI STRITOLA CON LE SUE GRANDI MANI.

POI GUARDA DANIELE CHE CONOSCE SOLO TRAMITE TELEFONO E MI DICE CHE SE NON SAPESSE L'INTERA STORIA DEL PICCOLO PENSEREBBE CHE FOSSE FIGLIO DI MISTER HUGO.

DAI PIERO NON ESAGERARE,GLI SORRIDO,MA IN FONDO LE SUE PAROLE ERANO CELATE NEL MIO CUORE DAL PRIMO MOMENTO CHE LO AVEVO VISTO.

DAI PIERO NON ESAGERARE,GLI SORRIDO,MA IN FONDO LE SUE PAROLE ERANO CELATE NEL MIO CUORE DAL PRIMO MOMENTO CHE LO AVEVO VISTO

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QUEL BAMBINO PER PURA COINCIDENZA ERA UGUALE AL MIO MISTER HUGO

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QUEL BAMBINO PER PURA COINCIDENZA ERA UGUALE AL MIO MISTER HUGO.

COMUNQUE SDRAMATIZZO E GLI CHIEDO SE ERA PIÙ TORNATO?

VEDO LA FACCIA DI PIERO CAMBIARE,LO CONOSCO SO CHE MI NASCONDE QUALCOSA PROBABILMENTE PER IL MIO BENE.

"FORSE SI SARÀ SPOSATO" GLI CHIEDO,"TANTO PUOI DIRMELO ORMAI È TUTTO FINITO".

IL MIO CUORE ERA GIÀ MOLTO AGITATO,MA PIERO CONTINUA A MUOVERE SOLO LA TESTA IN SENSO DI NEGAZIONE.

"DAI PIERO COSA HA POI POTUTO COMBINARE?"

"LO AVRANNO TROVATO CON TANTE RAGAZZE A FARE IL CASCAMORTO"
-"NO DAFNE I GIORNALI NON NE HANNO PARLATO PERCHÉ ABBIAMO TENUTO LA COSA NASCOSTA,IL SUO STAF NON HA VOLUTO CHE NESSUNO LO SAPESSE.
L'ANNO SCORSO MISTER HUGO MI CHIESE DI RIMANERE UN PO' NELLA STANZA CHE TU SAI,IN QUESTI ANNI VENIVA SPESSO,MA OGNI VOLTA SEMPRE PIÙ TRISTE E DEMOTIVATO.
QUELLA SERA SI PRESE UNA PIZZA E UNA BIRRA E CHIESE DI RIMANERE LI,NON TROVAI OBIEZIONE E LO LASCIAI ANDARE.
MA QUALCOSA MI SPINSE AD ANDARE A VEDERE COME STAVA PERCHÉ IL SUO SGUARDO QUELLA SERA ERA COMPLETAMENTE SPENTO,E LO TROVAI AGONIZZANTE SUL PAVIMENTO ABBRACCIATO ALLA PARETE DELLO SCOGLIO AVEVA PRESO NON SO QUANTI PSICOFARMACI,ED ERA LI IMMOBILE.

"O MIO DIO PIERO!"
PER LA PRIMA VOLTA UNA SENSAZIONE DI VUOTO MI ASSALE,SE FOSSE SUCCESSO QUALCOSA AL MIO MISTER HUGO IL MIO CUORE SI SAREBBE ROTTO IN MILLE PEZZI INAGGIUSTABILI.

"TRANQUILLA DAFNE"
EVIDENTEMENTE PIETRO HA CAPITO CHE STAVO MALISSIMO E CERCA DI CONSOLARMI
" NON È SUCCESSO ,NON È MORTO,MA DA QUEL GIORNO LO HANNO CHIUSO IN UN CENTRO PER PAURA CHE POTESSE RIFARE QUEL GESTO DISPERATO.
IO LO VADO A TROVARE SPESSO IL CENTRO E A CASERTA, SE VUOI TI DO L INDIRIZZO MA NON TI ASPETTARE DI VEDERE IL NOSTRO MISTER EGO,PERCHÉ DA QUELLA SERA,TUTTO È DIVERSO.
"PIERO DEVO CORRERE DA LUI DAMMI IL SUO INDIRIZZO,E TI PREGO DEVO RIACCOMPAGNARE DANIELE DA NONNA,CHIAMAMI UN TAXI."

IN MENO DI UN ORA,ERO ALLA CLINICA,PURTROPPO NON ESSENDO UNA PARENTE NON ME LO POTEVANO FAR VEDERE.
ERO DISPERATA,MA NON AVREI MAI RINUNCIATO A LUI.
LO AVEVO FATTO COME UNA STUPIDA GIA UNA VOLTA ED HO RISCHIATO DI NON POTERLO STRINGERE PIU A ME.
L'INFERMIERA DI TURNO DAVANTI ALLA MIA INSISTENZA MI FA CENNO DI ANDARE VIA VERSO I GIARDINI,E ANCHE SE ALL'INIZIO NON CAPISCO LE SUE INTENZIONI,MI INCAMMINO IN QUESTO VIALE COSTELLATO DI ALBERI.
DA LONTANO VEDO UNA COPPIA ANZIANA VICINO AD UN RAGAZZO CHE ERA DI SPALLE SEDUTO SU UNA SEDIE A ROTELLE.

LA LAMPADINA DI ARCHIMEDE SI ILLUMINA, CONOSCO QUELLA BELLA DONNA E UGUALE A SUO FIGLIO,DEVONO ESSERE I GENITORI DI HUGO UNA VOLTA VIDI LA LORO FOTO.

MI AVVICINO SENZA SAPERE BENE COSA DIRE E MI ACCORGO CHE QUEL RAGAZZONE NON È ALTRO CHE IL MIO HUGO.
IL TEMPO LO HA CAMBIATO TANTO,I SUOI CAPELLI SONO LUNGHISSIMI E LA BARBA FOLTA,MA IL SUO VISO È QUELLO,LE SUE MANI SONO QUELLE.
"CHI SA SE ANCHE IL SUO CUORE È LO STESSO "
MI VIENE QUESTO PENSIERO FUGACE,MA NON GLI DO PESO,ORA DEVO CERCARE LE PAROLE GIUSTE PER PRESENTARMI DINNANZI A DUE GENITORI COSÌ FORTI MA ALLO STESSO TEMPO PIEGATI DAL DOLORE DI VEDERE IL LORO ADORATO FIGLIO INERME DI FRONTE ALLA VITA.
MI PRESENTO,MA AL MIO NOME UNA SCINTILLA APPARE NEI LORO OCCHI.
"QUINDI TU ESISTI,NOSTRO FIGLIO CI PARLAVA SPESSO DI TE,MA DOPO TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO CREDEVAMO FOSSI UNA SUA CREAZIONE."
"VI PREGO RACCONTATEMI COSA È SUCCESSO"
MA MENTRE LO CHIEDO QUASI CON VOCE SUPPLICHEVOLE MI ABBASSO ALL'ALTEZZA DEI SUOI OCCHI CERCANDO UNA QUALSIASI CERTEZZA NEL SUO SGUARDO.
MA IL VUOTO CHE NE RISULTA È ASSORDANTE COME UNA STANZA PIENA DI BAMBINI CHE NON PARLANO NE GIOCANO.
GLI PRENDO LE MANI,ME LE PORTO AL VISO RICONOSCENDO ARIA DI CASA PER ME,MA LUI IMPASSIBILE NON MOSTRA NESSUN TIPO DI CONOSCENZA.
I GENITORI MI RACCONTANTANO CHE HA AVUTO UNA FORTE DEPRESSIONE ,E CHE HA ADDIRITTURA CERCATO DI TOGLIERSI LA VITA.
DA QUEL TENTATIVO ANDATO MALE HA AVUTO TANTE CURE E PRESO PSICOFARMACI PER MESI FINO A QUANDO NON SI E CHIUSO NEL SUO MONDO DOVE NON È PERMESSO A NESSUNO DI ENTRARE.
MAI UN SORRISO UNO SGUARDO,UN QUALSIASI ACCENNO DI APPROVAZIONE,TRANNE CHE A VOLTE SENTIAMO RIPETERGLI NEL SONNO IL TUO NOME.
SONO ATTONITA UN UOMO COSI IMPORTANTE DA FAR INVIDIA A MOLTI HA SPEZZATO LA SUA ANIMA,QUINDI LA LEGGENDA DI SEBETO HA REALI FONDAMENTI SI PUÒ MORIRE PER AMORE.
MA NON LO PERMETTERÒ,ORA CHE SONO QUI RIPORTERO LE COSE AL PROPRIO POSTO.
MI PRENDERÒ IO CURA DI TE,E NON LASCERO CHE TI FACCIANO ANCORA DEL MALE.
DOPO AVER PRESO QUESTA DECISIONE NEL MIO CUORE PARLO AI SUOI GENITORI E GLI DICO CHE SONO UNA PSICOTERAPEUTA E CHE CONOSCO MOLTO BENE LORO FIGLIO.
VORREI AVERE LA POSSIBILITÀ DI PRENDERMI CURA DI LUI E TOGLIERLO DA QUELLA STRUTTURA.
DOPO QUALCHE TENTENNAMENTO I GENITORI VOLLERO SAPERE COSA AVEVO IN MENTE E GLI SPIEGAI CHE VOLEVO RIPORTARLO MAN MANO ALLA VITA CHE FACEVA,GLI AVREI FATTO RIVIVERE MOMENTI E SITUAZIONI IN CUI LUI ERA STATO FELICE,IN QUESTO MODO IL VERO HUGO AVREBBE TROVATO LA FORZA DI USCIRE ALLO SCOPERTO E RIPRENDERSI IN MANO LA SUA VITA.
I GENITORI SI PRESERO DEI GIORNI PER DECIDERE,MA POI ACCETTARONO PENSANDO CHE I MIEI OCCHI NON MENTIVANO E CHE DAVVERO VOLEVO AIUTARE LORO FIGLIO,INOLTRE PROVARE ERA SEMPRE MEGLIO CHE ARRENDERSI.
QUINDI MI SUPPORTARONO,IN OGNI MIA SCELTA.

UNA LEGGENDA ATTUALE (Completa da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora