Lacrime Che Distruggono L'Anima

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Il mio cuore è pesante,non ha più senso guardare le nostre foto se lui non è più qui con me a ridere delle mie facce buffe che facevo di solito quando scattava una foto. Sorrido amaramente coscente del fatto che io non lo potrò baciare mai più. Ha scelto un'altra e me ne devo fare una ragione. Un'altra lacrima solca la mia guancia e io sono costretta a non fare uscire un singhiozzo se no lui mi sentirebbe. È nella stanza affianco incosciente del fatto che io abbia già scoperto il suo segreto. Era stato molto freddo in questi ultimi giorni. Sbuffo quando sento i suoi passi avvicinarsi alla porta della camera. Il mio volto è già pronto ad una sua espressione di disgusto nei miei confronti appena vedrà le mie valigie. Salgo in piedi e afferro la maniglia della porta appena lui la abbassa. Esco e il suo sguardo strano e smarrito mi fa quasi ridere, corro per il corridoio cercando di parlargli il meno possibile.

"Cosa fai?" Mi chiede e sembra distrutto, dovrebbe fare l'attore è molto bravo in quel mestiere.

"Ti aiuto" Rispondo stizzita mentre il suo sguardo confuso viene rimpiazzato da disgusto, forse per de stesso e ciò mi fa piacere, deve rendersi conto del male che mi fa. Afferro la maniglia e la sua mano afferra il mi braccio, so già che è molto irritato del fatto che lo abbia seguito quel giorno quando è andato al suo appuntamento di "lavoro". Mi aveva detto chiaramente di non seguirlo e io insospettita ho disubbidito e sinceramente è meglio che l'abbia fatto se no ora sarei ancora convinta del suo amore per me.

"Mi hai seguito?" Chiede incredulo battendo le ciglia, annuisco e lui mi guarda sconvolto. So che non dovevo farlo, ma l'ho fatto e non me ne pento.

"È un'amica" Risponde tranquillo e io rido.

"Un'amica a cui baci in bocca e offri una cena a lume di candela? Allora io chi sarei?" Urlo esasperata agitando le braccia ingelosita più che mai. A me non aveva mai offerto una cena mentre ho visto nei suoi occhi una luce verde stupenda quando toccava dolcemente la sua mano posata sul tavolo.

Il suo volto sbianca e spalanca gli occhi, forse non si aspettava che lo stalkerassi anche mentre la imboccava con la forchetta d'argento, ma si sbagliava di grosso, quella sera io ero lì e ho visto tutto con i miei due occhi. Scuoto la testa e gli sbatto la porta in faccia.

"Puttaniere bastardo!" Urlo lacerata dalle lacrime che mi traforano l'anima, spero con tutto il cuore che abbia sentito queste odiose parole.

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