Concerto. [Parte Uno]

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Sono agitatissima. Oggi per me non è un giorno qualunque e se ve lo state chiedendo no, non è il mio compleanno. Sono uscita di casa alle cinque di mattina, la pigrizia se n'è andata via non appena ho guardato il calendario. Oggi è il primo giorno di marzo, oggi è il giorno in cui la mia vita sta per essere migliore. Sorrido tirando avanti un sasso, colpendolo col mio stivaletto destro. Sono uscita di casa mezz'ora fa senza neanche mangiare, ormai vivo da sola e non c'è più mia madre che mi dice quello che devo fare. Sorrido mordendomi il labbro inferiore e scuotendo la testa cerco di scacciare via l'eccitazione del momento. Il cappotto che ho messo mi ripara da una folata di vento improvvisa che mi fa stringere automaticamente le mani nelle tasche. Nella mano destra stringo il motivo della mia agitazione, un biglietto per il concerto degli One Direction. Trattengo degli urletti da pazza e mi costringo a mantenere il passo per arrivare velocemente al luogo del concerto. Appena svolto l'angolo della strada vedo centinaia e centinaia di ragazze affollate fuori che urlano e si danno spintoni. Sospiro e mi avvicino sapendo che l'eccitazione gioca brutti scherzi e invece quello che vedo è tutt'altro diverso da quello che mi aspettavo. Davanti a me vedo Harry, sì proprio lui, fare degli autografi e foto con delle ragazze lí davanti. Non posso fare a meno di posizionare la mia mano senza il biglietto sulla mia bocca in segno di stupore, non ci posso credere. Delle ragazze maleducate, però, mi spingono all'indietro facendomi cadere col culo a terra.

"Hey!" Urlo alle due facendomi notare e vedo che tutte e due roteano gli occhi nello stesso momento.

"Scusatemi, ma l'educazione l'avete lasciata a casa o è per caso nella parte bassa del vostro corpo?" Urlo furiosa abbastanza da farmi sentire anche a quelle altre venti davanti a noi.

"La smetti!? Tanto non ti sei fatta nulla!" Urla una delle due per farsi sentire e ridacchia dando una gomitata all'altra accanto a lei.

"What's up?" Chiede una voce conosciuta, per di più in inglese, intromettendosi tra di noi.

"Nothing, nothing." Mormoro io senza alzare lo sguardo dalle mie scarpe,arrossendo.

"I think you were fighting. Is it right?"

Solo allora mi accorgo di quanto questa voce sia famigliare e bella e di come essa abbia spento le due ragazze davanti a me. Così, presa dall'istinto alzo lo sguardo e noto Harry Styles in tutta la sua bellezza davanti a me. Perdo l'equilibrio e solo perché ora ci sono altre ragazze dietro di me non cado a terra. Il mio cuore quasi esplode nel vedere i suoi occhi guardarmi in un modo così preoccupato. Il mio viso è già arrossito il doppio di prima e gli occhi mi diventano lucidi tanto che per non piangere devo mordermi il labbro inferiore. Non riuscendo a parlare scuoto la testa alla sua domanda e lui non cambia espressione di una virgola.

"Do you have the ticket for the backstage?" Mi chiede e io ancora ammaliata dai suoi bellissimi occhi verdi scuoto la testa.

"Noi sì!" Urlano ora le due ragazze facendomi morire d'invidia.

Ancora però non capisco perché Harry mi avesse fatto così tante domande e soprattutto perché si fosse intromesso solo nella nostra discussione sapendo che non siamo state le uniche ad aver avuto discussioni sulle spintonate. Solo ora mi accorgo che Harry se n'è già andato via, non so da quanto tempo, ma presumo da pochi minuti abbastanza da far diminuire la massa di gente che prima era appiccicata alle sbarre di ferro. Sospiro, cercando di calmarmi e solo adesso realizzo che Harry Styles mi ha guardato e parlato. Salto dalla gioia sorridendo e urlando. Quando mi volto alla mia sinistra sentendomi osservata vedo due occhi verdi guardarmi da lontano e quasi credo di essermelo immaginata, ma ho visto proprio bene che un suo occhio si è chiuso per farmi l'occhiolino. Porca puttana.

Immagina su Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora