Sedici

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Mi svegliai alle 9.30 per prepararmi e fare ciò che dovevo fare.
Stranamente Sweet pea si svegliò circa 10 minuti dopo di me e così gli dissi che appunto dovevo andare e che tornavo più tardi a salutarlo, prima di partire.
Presi la mia giacca e andai al magazzino dove trovai Jughead, Betty e Toni che di trucchetti per la moto ne sapeva a milioni. Era messa bene ma ovviamente c'era bisogno di quel tocco dei serpents
B.- questa è la moto, Toni inizierà a riverniciarla e quando tornerete iniziamo a metterla a posto- annuii per poi uscire e andare con Jughead verso il covo di quei esseri
J.- siamo arrivati- scendemmo dalla moto e entrammo, tutti ci guardavano male ma in tutti i casi camminavamo a testa alta
M.- allora, cosa avete intenzione di fare-
J.- accettiamo, ma ad una condizione-
W.- ti lanciamo noi una sfida, al posto delle auto si fa con le moto e le condizioni rimangono uguali-
M.- quindi volete che noi gareggiamo con le moto, se non accettiamo vi cediamo il territorio e bruciamo le giacche e se perdiamo lo stesso?-
J.- esattamente-
M.- ci stiamo. Preparatevi a perdere-
J.- non ne sono così sicuro-
W.- bene. Sabato ore 14.00 alla strada da gara- ci voltammo e fuori dal locale ci battemmo il pugno.
Passammo il pomeriggio a mettere a posto la moto e la provai. Era perfetta, nera con lo stemma dei serpents davanti. Dopodiché andai a provarla ed era perfetta anche quando si guidava
T.- secondo me si arrendono in partenza-
J.- va benissimo, questa volta la perdono-
B.- direi, sei una brava pilota Wendi-
W.- grazie-
Gli salutai e tornai da Sweet pea che si stava divertendo con Fangs a chi lanciasse un sasso il più lontano possibile. Mi fermai a guardarli ridere e continuavo a pensare su come loro due fossero praticamente fratelli, tutte le cose le facevano assieme, ridevano sempre assieme ed erano felici quando si trovavano nello stesso posto. Dopo un po andai a prendere le mie cose perché alle 18.32 partiva il treno. Gli misi le sue magliette e la sua felpa che gli avevo preso la settimana prima e la misi sul letto.
Mi portò in stazione e come tutte le volte era molto brutto salire sul treno.

***
Arrivai a casa che erano le 20.30 e mia madre era in casa a cucinare visto che da li a poco dovevano arrivare dei suoi colleghi con i figli
M.- alla buon'ora. Dai vai a cambiarti che tra un'attimo arriva i signori Woods-
W.- si scusa se è andata per le lunghe-
M.- tranquilla- corsi al piano di sopra e spalancai la porta di camera mia che aveva le pareti bianche, un'enorme finestra e il soffitto azzurro.
Cercai qualcosa di decente da mettere e trovai una maglietta gialla pastello e dei jeans leggermente strappati. Misi solo il correttore e corsi da mia mamma al piano di sotto
W.- va bene?-
M.- va benissimo, vai te ad aprire okay?-
W.- si tranquilla-
Bussarono alla porta e feci quello che mi chiese mia mamma.
La signora Woods aveva i capelli biondi e la pelle praticamente perfetta, suo marito aveva un volto simpatico e molto sorridente nonostante fosse pelato e i figli erano tre maschi, il più piccolo aveva i capelli uguali alla madre e gli occhi scuri come quelli di suo padre e due gemelli della mia età, tutti e due castani ma uno con gli occhi praticamente neri mentre l'altro un po più chiari. I signori Woods si chiamavano Lydia e Michael mentre i figli Thomas e i due gemelli Max e Joe.
W.- è un piacere rivedervi-
Lydia- hoho anche per noi, Max e Joe soprattutto-
W.- potete darmi le giacche- e mi allungarono i cappotti e appena il piccolino potè mi saltò addosso abbracciandomi.
Parlammo un po di tutto, della scuola, hobby e robe varie ma dopo un po ci fu un momento di silenzio e visto che mia madre non voleva creare troppo disagio parlò
M.- Wendi parla un po della tua vita a Riverdale-
Michael- sarebbe interessante-
M.- si sai è tornata poco prima che arrivaste-
W.- e si, quando ho del tempo torno visto che ci sono tutti i miei amici e il mio ragazzo-
Lydia- tua madre me ha accennato di un rubacuori- in quel momento vidi il volto di Max incupirsi, aveva una cotta per me da tipo 4 anni ma non ricambiato, poverino.
W.- da dove possiamo iniziare, beh lui si chiama Sweet pea e siamo fidanzati da quasi 3 anni, tra un mese sono esattamente 3. È uno tosto-
Thomas- più tosto di te non c'è nessuno- all'affermazione del bambino tutti risero
W.- siamo lì. È molto dolce ed è praticamente un dinosauro visto che è alto 20 centimetri in più di me-
M.- verissimo, poi è anche un bravo ragazzo anche se è molto sulla difensiva-
J.- e gli amici?-
W.- sono i migliori anche se ogni tanto si litiga-
M.- uno è Jughead Jones, forse Michael te lo ricordi-
Michael- aah si si mi ricordo di quel ragazzo-
Tornammo a parlare del più e del meno e mentre i nostri genitori più Thomas uscivano per fare una passeggiata io, Max e Joe eravamo nella mia stanza

Sweet pea | serpents Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora