Siamo sempre così abituati a sottovalutare noi stessi che se vogliamo realizzare qualcosa non ci proviamo nemmeno tanto a chi diavolo piacerà la nostra storia? Ce ne sono altre 10000 mila migliori delle nostre!La verità è che ho fatto più volte scrivi, pubblica e cancella sia per mancanza di autostima, sia per l'essere troppo e dico troppo modesta.Ogni volta che ho scritto, cancellato, riscritto e ricancellato l'ho fatto perchè mi sono accorta che qualcosa non andava e ogni volta ho sempre aggiunto un pezzo.
I lettori vogliono entrare dentro la storia e noi scrittori dobbiamo essere i loro occhi! Il mio sogno è questo. Voglio essere i vostri occhi, voglio farvi sognare.
Se siete capitati proprio qui c'è un motivo o sennò siete entrati per sbaglio e non state leggendo neanche questo. Comunque sia vi devo delle ciambelle! Non so se riuscirò a guadagnarmi la vostra fiducia ma che costa provarci? Spero di farvi vivere questa storia.
Buona lettura! Se vi va lasciate un voto e un commento, cosi rispondo e iniziamo a conoscerci.❤
Ciambelle per tutti🥯😋
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Vorrei raccontarvi una storia: la mia. Sono Avery e non ho mai apprezzato la vita, abituata a trovare un pelo in ogni uovo. Attenzione, non sono una snob, solo che non mi piace come gira il mondo, non mi piace la gente, così falsa ed egoista, non mi piace il sistema, la società di cui purtroppo faccio parte; mi sembra tutto così falso. Tutto mi è sempre sembrato falso, anche ciò che non lo era. Per questo mio difetto ho perso tante occasioni. Ho sempre avuti molti sogni nel cassetto, ma viviamo in un mondo che ci lascia solo sognare, e ho sempre voluto cambiare questo, non volevo viverci. Fin quando non ho incontrato loro, i miei pochi amici e un'altra persona molto importante per me, che mi hanno fatto capire che in realtà stavo solo sprecando tempo, la vita è breve e per quanto faccia male, l'unico modo per essere felice è conviverci nel mondo, per quanto brutto sia sono gli attimi a randerlo magico.
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"Avery maledizione! Scendi sotto, è pronta la cena." sento blaterare per la terza volta mio fratello Jason, ma ho le cuffie alle orecchie con la musica a palla e continuo a ignorarlo.
"Cazzo, mi hai sentito?" quell'idiota mi ha tolto le cuffie.
"Si vabene, vabene. Sto arrivando."
Si, sono fin troppo insopportabile.
Poso il cellulare con le cuffie e scendo dal letto. Come sempre perdo altro tempo per guardarmi allo specchio. Una ragazza minuta, magra con dei lunghi capelli neri e degli occhi verdi a cerbiatta mi fissa dall'altra parte dello specchio. Sono identica a mia madre, e mi piace. Ne sono orgogliosa. Per questo mi piace guardarmi.
Mia madre è morta in un incidente stradale 7 anni fa, avevo 11 anni. Mi manca, ma rimane viva nel mio cuore. Da allora io, mio padre e mio fratello tiriamo avanti. Ci prendiamo cura dell'altro e sopratutto io e Jason non diamo pressioni a mio padre. Sospetto abbia un'altra donna, ma non lo giudico. Mia madre vorrebbe questo, la nostra felicità, e se lui è felice lo sono anch'io.
Scendo sotto e un forte odore di frittura mi riempie le narici.
"Mmmh.. che odore ha la felicità?" sorrido a mio fratello e do un bacio in testa a mio padre.
"Ciao tesoro" mi dice lui.
"Com'è andata oggi in ufficio? Ho saputo che stamattina avevi un incontro importante con la più grande stilista di Parigi, Jessica White."
"Oh si, è andata più che bene! Abbiamo firmato finalmente la prima parte del contratto, adesso manca la seconda. Ha accettato la mia proposta di collaborazione. Arriveremo fino in Francia, ci pensi che traguardo? Sono molto orgoglioso del mio lavoro. Ma non nego, cari figliouli, che alcuni giorni li passerete soli in casa, io farò molti viaggi visto che le mie imprese e i miei abiti sono fin li. Per questo ragazzo mio, ti chiedo di prenderti cura della tua sorellina quando mancherò, e tu Avery, dovrai iniziare a prenderti le tue responsabilità. Suvvia ragazzi! Ceniamo. A questo ci pensiamo dopo; manca ancora un po' di lavoro da fare." Mio padre è molto orgoglioso e lo sono anche io. Mia madre e mio padre si sono conosciuti a scuola. Sognavano entrambi di diventare famosi stilisti e beh, insieme ce l'hanno fatta. Adesso la mia famiglia è molto conosciuta, i nostri abiti sono apprezzati in molte parti del mondo e mio padre nonostante il crollo che ha avuto dopo la perdita della moglie, si è rimboccato le maniche per me e Jason.
"Mmh è buonissimo" mi complimento con mio fratello. Gli piace cucinare e a me piace mangiare, quindi va benissimo.
Finiamo di cenare tra chiacchiere e risate. Mi alzo, sparecchio e metto in ordine la cucina.
Poi ci sediamo tutti e 3 sul divano.
"Come va a scuola Avery?" mi chiede mio padre.
"Va bene."
"Quando hai intezione di farti degli amici e uscire con loro come tutti i ragazzi della tua età?" insiste.
"Papà tranquillo, ho degli amici, non farti problemi."
La verità è che non ho amici. Non mi piace la gente. A scuola sto in disparte a farmi gli affari miei. E mi sta bene. Lo preferisco invece di stare in compagnia di 10 persone che guardano solo che marca di vestiti indosso.
Comunque sono brava a scuola, ma per me è una rottura di palle studiare, infatti per domani sono nella merda, ma in un modo o nell'altro me la caverò, come sempre.
Mi scappa uno sbadiglio.
"Credo sia arrivato il momento che tu vada a letto." mi dice mio fratello.
"Si papà." Ironizzo.
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LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
RomanceIn corso... Avery Jones Williams è una ragazza un po' fuori di testa (d'altronde chi non lo è?), acida, fredda ma che può donare tanto l'amore se solo trovasse la persona giusta. Tutto ha inizio quando incontra Kyle, il ragazzo giusto per mettere a...