Capitolo 5

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Ellen si svegliò e si ritrovò su un letto, doveva essere svenuta in quanto non ricordava come fosse arrivata lì o cosa fosse successo. Si guardò intorno e vide Maggie sdraiata sul letto di fianco al suo. Aveva gli occhi aperti e un panno sulla fronte.

— C-cosa è successo? —

— Sei svenuta. Come ti senti adesso ? —
chiese piano.

Ellen si sentiva uno schifo. Peggio di un
post-sbornia. Mal di testa, mal di pancia, mal di tutto.

— Non molto ben...— non riuscì a finire la frase che un conato di vomito le attraversò il corpo e dovette correre in bagno.

Dopo un po' Magg la raggiunse e si sedette piano di fronte a lei. Quella ragazza era pacata in ogni suo gesto.

— Tu come ti senti ? Nemmeno tu hai una bella
cera. —

— Male. Non ho mai vomitato tanto nella mia vita. — rispose passandosi una mano in fronte.

— In quella cena ci doveva essere qualcosa
di strano.— Rispose Ellen poco convinta.

La compagna la guardò di sfuggita poi titubante disse ad alta voce quello che anche lei stava pensando.

— Non penso sia stato il cibo. Ma il siero. — Ellen abbassò lo sguardo e si sistemò meglio nel angolino in cui era seduta. Sperò che Maggie lasciasse cadere il discorso ma non lo fece.

— Forse è vero che fanno esperimenti sugli esseri umani. E noi siamo appena diventati cavie da laboratorio. —

— Meglio non pensarci perora. Solo vivendo potremmo scoprire cosa ci attende, forse alla fine non sarà poi così male. Forse ci porteranno in un nuovo pianeta pieno di bella gente, ci daranno una casa accogliente e potremmo rifarci una nuova
vita.— le rispose colma di speranza e positività, tanto che si sorprese di se stessa. Di solito era lei la pessimista, però c'era da considerare che il suo compagno d'avventura era Bruce, che sprizzava gioia e positività da tutti i pori.

— Già,  ma non mi piace questa situazione.— Rispose lei dirigendosi verso l'altra stanza.
Ellen rimase lì ancora per qualche minuto rimuginando sulla scelta di entrare in quella associazione. Era un casino vivente , combinava sempre guai di ogni genere e questa volta nei suoi drammi aveva trascinato anche Bruce. Si alzò barcollante, nonostante i giramenti di testa il mal di pancia e il resto dei sintomi erano divenuti lievi, quindi si corico nel suo letto e cadde tra le braccia di Morfeo.

Ellen sognò i soliti volti e si svegliò esausta e grondante di sudore. Si guardò attorno e vide che Magg non era ancora sveglia. Così entrò in bagno, fece una lunga doccia calda e si vestì con gli indumenti che aveva trovato nello zainetto che le avevano dato il giorno prima. Ancora non era sorto completamente il sole quando una sirena assordante suonò seguita da una voce incredibilmente irritante, soprattutto a quell'ora del mattino:

— Prepararsi entro mezz'ora e riunirsi nella stanza comune. — Ellen non sapeva cosa aspettarsi ma sperò nulla di troppo faticoso in quanto era esausta.

— Buongiorno. Sei già pronta ? — le chiese Magg stropicciandosi gli occhi ancora assonnata.

— Si, beh ho avuto un incubo, non sono riuscita più a dormire così mi sono preparata. —

— Ah okay. Come stai ? Io mi sento rinata, un po' stanca ma i malori di ieri.... scomparsi. —

— Io mi sento esausta, ma per il resto bene. Sono sicura che dopo una bella colazione starò molto meglio! — disse cercando di essere allegra. Voleva stringere amicizia con Magg e sapeva che essere apatica come al suo solito non sarebbe servito a nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 23, 2023 ⏰

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