Capitolo 9

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Uno sembrava più un maggiordomo che un cameriere e i capelli ondulati castani lo rendevano ancora più simile ad un maggiordomo.

L'altra era una maid dai capelli rosa sciolti, lo facevano solo sembrare ancora più donna.

Aitor si prese qualche minuto per fissare i due che a loro volta lo fissavano imbarazzati

Dopo poco Aitor constatò - perché mi sono dovuto vestire anche io?! - leggermente frustrato verso Lucian

- guarda che mi sono informato eh. Qui per farsi servire da una ragazza bisogna essere femmina... Cazzo ti lamenti però, non ti piace il tuo regalo?! -

- si mi piace... Posso ridere adesso? -
- tu non hai capito nulla, non dovevi ridere -

- allora posso prendere da mangiare? Ho fame -
Lucian si arrese e gli sorrise sconfitto
- si certo -
- ah si... Perché siete vestiti così? - domandò Aitor.
Riccardo parlo per tutti e due

- beh a lui hanno costretto, scarseggiano ragazze nella nostra classe e lui assomiglia più a una ragazza che altro, quindi... E credo che le ragazze che entrano siano felici di vederlo in gonnella... Io sono salvo, più o meno -
- ora posso ordinare? Non mangio da ieri sera -

~❄️~

Mentre Aitor e Lucian erano seduti, il rosa e il castano rimanevano in piedi a parlare con loro in attesa che si alzassero

- Ok ragazzi da adesso avete mezz'ora di pausa, usatela bene - dopo quella frase Lucian si alzò per poi guardare Aitor dall'alto

- ok adesso puoi andare a godertelo -

- cosa? - chiese confuso il turchese sistemandosi i capelli davanti alla faccia - non hai sentito? Hanno una pausa.

- Non vuoi goderti il tuo regalo? - l'ultima frase la pronuncia mentre va verso il rosa e gli leva il vassoio dalle mani.

- Andiamo? - chiese il rosa che, si inginocchiò per mettersi a livello del turchese, porgendogli la mano

La reazione di Aitor non era visibile ai tre, meglio così probabilmente.
Presa la sua mano venne trascinato fuori dalla 2°A.

Per i corridoi li fissavano tutti: in effetti una maid e una studentessa col cazzo attirano l'attenzione.
- dove stiamo andando di preciso? -
- il tetto, non dovrebbe esserci nessuno - rispose girandosi verso il più piccolo e sorridendogli

La scuola aveva tre piani e ad Aitor non era mai capitato di fare quattro rampe di scale di corsa. In effetti non gli era capitato nemmeno di dover correre per la scuola.

Quanto veloce corre questo?! Che poi... Tetto?
Non ci sono mai stato sul tetto...

La porta del tetto solitamente era chiusa a chiave ma a quanto pare con il festival è libero l'accesso. Era vasto. E vuoto.

Si riusciva a sentire il vento che scompigliava i capelli. Era così tranquillo

- Dai vieni - disse il rosa continuando a stringere la mano del turchese.

Ha le mani calde...è una bella senzazione stringere

Si andarono a appoggiare su uno dei muri. Arrivati, il rosa si sedette per terra mentre Aitor lo fissava in piedi.

Che imbarazzo

- Non starai mica pensando alle persone che ci fissavano vero? -
- forse... sai com'è, essere visto con la divisa femminile non è il massimo -
- io cosa dovrei dire? Meglio con la divisa scolastica che con una divisa da maid - affermò ridendo per poi continuare - per lo meno io non ho le mutandine - disse per poi alzare lo sguardo verso Aitor e ghignare.

[Ranmasa] - "Piccolo fiocco di neve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora