Capitolo 10

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Tutta la sua felicità svanì per sprofondare nella paura e nell'imbarazzo.

Probabilmente il dettaglio più brutto e imbarazzante che gli potesse mai capitare.

E ora come minchia faccio? 

Rimase a pensarci per tutta la durata del pomeriggio

~❄️~

Aitor passò la prima ora della giornata successiva cercando di pensare a chi chiedere.

Probabilmente Lucian non lo sa, ma forse Xav sì... Deve per forza

Uscì di corsa dalla sua classe, per andare velocemente nella classe seconda

I corridoi erano pieni zeppi, a malapena si poteva vedere davanti a sé

Anche le classi erano colme di studenti, che osservavano cosa avevano organizzato per il festival.

In particolare la classe della 2°A, ora dopo ora, ospitava sempre più persone, andavano forte a quanto pare.

Ora, Xavier è il coordinatore della classe, quindi, dovrebbe essere presente no?

Varcata la porta il turchese fu invaso di domande

- Ti accompagno al tavolo? -
- vuoi ordinare? -
- hai preferenze? -

Le ragazze li erano assillanti, come si può essere così?

Ignorò le loro domande e andò avanti verso il telone che si trovava a fondo aula, per separare la cattedra e quella che era la "cucina" dal resto.

Dietro quel telo la scena era questa: Xavier stava aiutando a cucinare gli alunni che erano di turno ai fornelli

Mi dispiace per chi dovrà mangiare quei piatti

- Xavier?! - il rosso si girò, portandosi gli occhiali agli occhi per poi focalizzare gli occhi su Aitor

- Aitor siamo a scuola, te l'ho già detto che devi chiam— - il piccolo non voleva perdere tempo quindi iniziò a spingere il padre verso un angolino della stanza

- devo... Chiederti una cosa... -
- eh, ok dimmi, è successo qualcosa? - domandò per poi accarezzare i capelli al figlio che alzò lo sguardo per poi guardarlo negli occhi.

- si -

Gli raccontò tutto quello che era successo il giorno prima sul tetto, tralasciando i dettagli ovvio.

- oh... Ok, c'è qualcos'altro che devo sapere -
- no ma devo chiederti una cosa -

...

- dai dimmelo! -
- no, giunto a questo punto devi scoprirlo da solo non posso dirtelo io - finì per poi lasciargli un bacio in testa e tornare a cucinare con i suoi alunni.

Bastardo...

A chi poteva chiedere sennò? Non poteva di certo chiedere a Riccardo poiché avrebbe glielo avrebbe riferito. Non può nemmeno chiederlo direttamente a lui...

Passo il resto della giornata a chiedersi come fare, fin quando finita la giornata, Jordan non lo venne a prendere in auto.

Era piuttosto tardi per tornare a piedi. Perfino Xavier era già tornato a casa

- Ciao piccolo, com'è andata oggi? Il festival? Come procede? -
- bene bene... -

Jordan forse lo sa...

Aitor stette per porre la domanda al verde, quando, il suo cellulare vibrò

- Aitor controlleresti chi è? -
- eh? Ah si, ok - prese il suo cellulare dalla giacca del verde e lo accese - è Gabriella. Chiede se vuoi passare da lei dopo -

[Ranmasa] - "Piccolo fiocco di neve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora