Capitolo 1 - La Famiglia Mills

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Dopo ore di viaggio arrivammo davanti ad una piccola casa grigia. Padre Antonio mollò la presa dal volante ed esausto strinse il rosario che aveva al collo, si stropicciò gli occhi ed osservò curioso e deciso la porta della piccola abitazione. Dopo qualche minuto scese dalla macchina impolverata seguito da Padre Giuliano. I due si misero a parlare fuori dall'abitacolo, mentre io ero rimasto in macchina a fissare quella casa. Era il mio momento, l'ho aspettato da anni e finalmente ero pronto.

Quando Padre Antonio, due mesi fa, entrò nella mia stanza, si sedette sul letto e guardandomi negli occhi mi disse: - Ti sei preparato tanto per questo. Hai studiato molto e sai a cosa vai incontro. Sono molto fiero di te. Per questo verrai con me e Padre Giuliano, tra qualche giorno, a far visita a una famiglia. È il tuo momento.- io non stavo più nella pelle, cercavo di contenermi ma Padre Antonio, notando la mia agitazione mi frenò subito: -Lucas, non è un gioco. È una cosa seria e mi fido di te.-

Padre Giuliano bussò al finestrino della macchina e mi risvegliò dai miei pensieri, mi fece cenno di scendere e mi chiese se andasse tutto bene e se me la sentivo ancora. -Sono pronto- risposi deciso e insieme ci avviammo al portone di quella piccola casa. C'era silenzio, fatta eccezione per gli uccellini che cinguettavano come a darci il benvenuto. Padre Antonio bussò e dopo qualche secondo una ragazza ci venne ad aprire. Ci fece entrare, ci disse di aspettare e corse a chiamare qualcuno. Mi guardai in giro.

Eravamo in un piccolo salotto molto illuminato, una grande mensola piena di fotografie, era appesa su un camino spento. Mi avvicinai e guardai le fotografie. Molte raffiguravano la ragazza che ci ha accolti, insieme ad un'altra ragazza, entrambe sorridevano e in due o tre erano in compagnia di un uomo e di una donna. Una in particolare attirò la mia attenzione. Raffigurava lo stesso uomo delle altre fotografie. Aveva un grande sorriso e gli occhi guardavano dritto verso l'obiettivo. Aveva uno sguardo felice e spensierato. - Era mio marito - disse una voce dietro di me che mi fece sussultare. Mi girai di scatto e vidi una donna sulla quarantina che guardava triste le fotografie dietro di me. -È mancato due mesi fa per un incidente. Gliel'ho scattata io quella foto.- concluse avvicinandosi e prendendo in mano la fotografia. Accarezzò i bordi della cornice e si perse nello sguardo innamorato dell'uomo. Passò qualche secondo finché una voce la riscosse dai suoi pensieri.

-Mi dispiace molto signora Mills...non vorremmo disturbare- a parlare era stato Padre Antonio. - Ma no, si figuri Padre! Ogni tanto mi perdo nei ricordi... comunque mi chiami Beatrice, la prego, "signora Mills" mi fa sentire così vecchia!- sorrise e si presentò a Padre Giuliano. -Lui è Lucas, il nostro seminarista- mi indicò Padre Antonio e dopo una veloce stretta di mano ci disse di accomodarci, mentre andava a preparare del thè.

Ci lasciò in compagnia di sua figlia, Giulia. Ci osservava silenziosa, come fa il predatore con la sua preda, e dopo averci passato in rassegna tutti puntò i suoi occhi grigi nei miei. Mi sentì terribilmente a disagio. Santo Cielo se quegli occhi parlavano, sembravano sapere tante cose, sembravano scrutare l'anima a chiunque avesse davanti. Ringraziai mentalmente la signora Mills quando arrivò con cinque tazze di thè fumanti e una teglia di biscotti. Padre Antonio e Padre Giuliano si misero a parlare con la signora mentre sorseggiarono il loro thè.

Io ero un po' a disagio e Giulia mi continuava a fissare. -Come fa un ragazzo giovane come te a rinchiudersi in una stanza e a pregare tutto il giorno "Dio"?- mi chiese all'improvviso, calcando con disprezzo l'ultima parte. -Giulia! Scusatela, di solito non è così...- si scusò mortificata la Signora Mills, mentre guardava sua figlia che annoiata dalla situazione si allontanò dal soggiorno, non prima di avermi lanciato un'altra gelida occhiata. Poco dopo si senti la porta d'ingresso sbattere.

-Non si preoccupi Beatrice, piuttosto, dalla telefonata sembrava molto agitata, ci racconti meglio della situazione- chiese curioso Padre Antonio, mentre Padre Giuliano addentava uno dei biscotti. -Beh si, ecco Padre...si tratta di mia figlia...- iniziò la signora agitandosi. -Giulia?- chiese Padre Antonio. -No, lei è apposto. Si è chiusa molto dalla morte di suo padre, ma credo sia normale ecco... Io sono preoccupata per l'altra mia figlia... Tamara.- ci confidò, abbassando lo sguardo.

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