Capitolo Cinque.

40 2 4
                                    

Klaudia's pov

<<Okay... La situazione è critica. Sono stata rapita dalla mia stessa cotta, e adesso mi ritrovo legata e imbavagliata nel suo seminterrato.
E mi dice per di più che mi vuole come suo giocattolino, spero che non sia in quel senso. Beh... Non potrebbe andare peggio>>
Era la mattina dopo quella notte, immersa nei miei pensieri non mi accorsi che lui entrò nella stanza con in mano uno strano oggetto di piccole dimensioni viola.

Lo guardai, aveva la faccia di uno che si tratteneva dal fare qualsiasi cosa.
Mi alzò il mento, il suo sguardo era colmo di malizia.
Sentivo le mie guancie diventare calde, mentre una dannata voglia di baciarlo si fece spazio nel mio cervello.

<<Era da troppo che aspettavo questo momento... Ora me lo godrò, ce lo godremo fino all'ultimo secondo>>

Mise una mano sulla mia coscia destra per poi salire, con l'altra mano afferrò l'altra per poi farmi spalancare le gambe, così da farmi sibilare un gemito.
Le sue labbra entrarono a contatto con le mie, per farne diventare un bacio appassionato e pieno di desiderio.
Ben presto ci inserì anche la lingua, il bacio continuò fino a farci staccare
Con tanto di saliva e respiri affannosi per la mancanza d'aria.

(Okay ragazzi, qua ci saranno delle scene molto spinte, se non vi piacciono o vi disturbano andate sulla scritta "Fine scena di sesso")

<<Ehehehe.. Adesso inizia il vero e proprio gioco>> - disse il moro ghignando.

Iniziò a sbottonarmi la camicetta, mettendo in evidenza i miei seni.
Cercai di coprirmi, poggiando le braccia davanti al petto, che mi furono subito tolte.
La mia gonna fu abbassata all'istante,
Le uniche cose che mi rimanevano addosso erano l'intimo e le calze bianche che arrivavano a metà coscia.
Mi slegò completamente, prendendomi in braccio e portandomi in un'altra stanza, che presumo fosse la sua.
Mi sdraiò violentemente sul suo letto, per poi sfilarmi l'intimo.
Urlai dall'imbarazzo, ero nuda. Tutto questo difronte ad un ragazzo che mi piaceva!
Rimase a guardarmi l'intimità per circa qualche secondo per poi spogliarsi velocemente ed abbassarsi.
Chiusi gli occhi altamente a disagio per la situazione, ben presto li spalancai urlando un gemito.
Lo guardai che con la sua lingua calda e bagnata mi leccava in un punto così sensibile.

<<AH~! N-non lì...>> - di risposta sorrise e la infilò dentro la mia intimità. Sul punto di venire si fermò, provocandomi una strana sensazione. Volevo che continuasse, volevo urlare il suo nome, che fastidiosa sensazione...

<<Dillo che sei la mia puttana! Hahaha!>>
Non dissi niente, era fin troppo imbarazzante.

<<Non ti ho sentita, tesoro>>
Con l'indice Continuava a creare cerchi invisibili attorno al clitoride, facendomi ogni volta impazzire quando si fermasse di colpo.

<<I-io... Sono la tua puttana! Ti prego... Continua!>>
Sorrise soddisfatto per poi ricominciare il lavoro di prima finché  non urlai il suo nome dal piacere.
Mi prese poi per la vita, accendendo quello strano aggeggio viola che aveva in mano che doveva essere un sex toy, per poi farlo entrare dentro la mia apertura anale.
Urlai.
Ma non era finita qui...
Mi fece mettermi sopra di lui girata;
Con le mani palpava i miei seni, per poi entrare dentro di me in una sola volta.
<<Oh... Piccola, sei bollente>> - sussurrò mordendomi il lobo dell'orecchio sinistro.
Delle lacrime di dolore e disgusto uscirono dai miei occhi.
Ero vergine, ed anche se mi piaceva dannatamente tanto, non volevo che si prendesse la mia verginità.
Spinse più velocemente che poteva, facendomi urlare dal dolore.
Continuò così fino a venir fuori dalla mia intimità, sporcandomi col suo seme.

Fine scena di sesso

Continuò così per ore...
Era terribile, più continuava e più mi sentivo debole.

<<Ti distruggerò lentamente, bambolina>>.


𝑴𝒖𝒓𝒅𝒆𝒓𝒐𝒖𝒔 𝒍𝒐𝒗𝒆~ꨄ︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora