È così strana la vita, ci mette davvero poco a strapparti tutto quello che hai, che ami, e cambiare radicalmente la tua esistenza. T/N lo sapeva molto bene.
No, lei non aveva nessuno che amava, la sua vita la odiava, era sempre stata uno strumento, misero e raro allo stesso tempo, e tale sarebbe rimasta. Ma tutto si sarebbe aspettata, fuorché servire quell'uomo.
Predire il suo futuro era doloroso persino per lei. Sentiva che c'era qualcosa di profondamente oscuro in lui, qualcosa che non andava; che avrebbe portato all'inferno lui e trascinato con sé anche lei.
Però perchè quando vedeva i suoi occhi, tutto cambiava? Perchè in quel momento non riusciva ad odiarlo?
–Mi chiedo se quegli occhi rossi siano mai stati lucenti di gioia, rabbia, paura, felicità, tristezza... mi chiedo se tu abbia mai pianto. Io però chiedo a te: hai mai amato, Muzan?–
Come era arrivata a porre quella domanda?
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Occhi chiusi e mente libera da ogni pensiero, ogni distrazione. Il suo udito non percepì più il mormorio delle poche persone accanto a lei, e al suo olfatto non giunse il fastidioso aroma di incenso al sandalo che si propagava per tutta la piccola stanza del tempio.
Le sue mani si muovevano meccanicamente, la sua mente era altrove. Polvere, piccole boccette, una piccola e nube indaca che si innalzava dalla ciotola posta sul suo grembo.
Sembrava una meravigliosa bambola a cui vennero attaccati dei fili, manovrati dagli Dei stessi.Delle immagini chiare apparvero improvvisamente, non vivide ma sfocate. Vide un ragazzo, un piccolo gregge di pecore, e l'erba cristallina che improvvisamente si tingeva di un rosso vermiglio. Percepì urla, lamenti, e l'immagine della donna che sedeva davanti a lei.
Dopo appena un minuto passato a decifrare una delle tante profezie pronunciate per altre persone, T/N aprì gli occhi c/o, puntandoli sulla figura davanti a lei. Le sorrise, e finalmente aprì la bocca per parlare.
–Signora, dovrebbe cambiare al più presto abitazione. Lo smarrimento delle pecore è stata opera dei lupi, le assicuro che suo figlio Shiota non centra, al contrario, sarà attaccato lui stesso, tra cinque giorni. Ma non dovete preoccuparvi, riporterà solo qualche ferita.–
L'uomo, ad appena un metro da lei, digrignò i denti e si affrettò ad affiancare la moglie terrorizzata, posando una mano sulla spalla.
–Questo è impossibile, divinatrice T/C. Vuole forse insinuare che dei lupi hanno azzannato le nostre pecore, e che noi non ci siamo accorti di niente?!–
–Non lo sto semplicemente insinuando, signore, la mia è una valida certezza. So bene che non crederete alle mie parole, altrimenti percepirei un cambiamento nel vostro futuro proprio in questo momento. Cercate di essere ragionevole.–
–Ti avevo detto che venire da questa mendace divinatrice sarebbe stato uno sbaglio.– rimproverò l'uomo la moglie, che al contrario di lui, sembrava aver creduto alle parole della giovane.
–Avrei motivo di essere mendace? Se non credete a me, potete credere a vostro figlio, e avere conferma delle mie doti tra cinque giorni esatti.– rispose la bella c/c, mostrando un piccolo sorriso.
Ciò bastò a smuovere la coppia, che si alzò per allontanarsi. Mentre l'uomo imprecava a bassa voce, la donna le rivolse un piccolo inchino di rispetto, ma restò in silenzio come una tomba.
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For Eternity | Muzan×Reader
Fanfiction|AU Kibutsuji Muzan × Reader| T/N non sapeva perchè si trovasse lì, al suo cospetto, ogni singolo giorno. In soggezione davanti ai suoi occhi rossi e alla sua presenza, pronunciò nuovamente la sua profezia, sempre la stessa. -Io la vedo, Nobile Muza...