La lettera

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Sono passati circa due mesi. Ho passato San Valentino da sola anche se ho iniziato a messaggiare con un ragazzo.  Antonio, che per precisione è il migliore amico di Vincenzo e il cugino di Miriam. È un bel ragazzo ma non credo di provare qualcosa per lui. A lui devo tanto, mi ha fatto capire che la vita va avanti e che ci si rialza sempre. Devo dire che da un periodo a questa parte sto davvero bene, il dolore sta passando. Mentre penso a questo, vengo riscossa dalle risate e urla dei miei amici. Praticamente Fabio e Claudio stanno discutendo di una lettera che avrebbe scritto il primo. Alla fine si scopre che questa lettera è per Miriam. La mia migliore amica resta scioccata, non credo le interessi Fabio. Comunque le urla e risate erano principalmente riferite al fatto che Fabio non ammetteva ciò che prova o qualcosa del genere.
Marianna: Angela, sei l'unica che può scoprire qualcosa
La guardo senza capire
Io: perché proprio io?
Donatella: perché sei l'unica che non ha riso o presto "in giro"
Scuoto la testa in segno di negazione, se ho imparato qualcosa è quello di stare lontano dai problemi amorosi, che siano miei o dei miei amici.
Marianna: e dai! Fallo per noi
Guardo le mie amiche una per una e alla fine mi faccio convincere. Mentre tiro Fabio per il giubbotto e lo allontano dal gruppo, ho il presentimento che qualcosa mi si rivoltera contro. Ormai non ho più soluzioni, così facendo un gran bel respiro prendo la parola
Io: allora?
Fabio: allora cosa?
Io: non fare così con me. Sai a cosa si riferisce il mio allora
Fabio: alla lettera?
Annuisco e aspetto che lui continui
Fabio: non l'ho scritta io ma Claudio
Io: ok. Ma se l'ha scritta è perché tu gli hai detto qualcosa su Miriam, giusto?
Fabio: in verità no. Gli avevo parlato di una persona ma non era Miriam
Lo guardo curiosa
Io: allora ti chi gli hai parlato?
Vedo che non mi risponde così decido di continuare con le domande
Io: la conosco?
Lui abbassa la testa e più non parla, più la mia curiosità aumenta. Sicuramente è una persona della comunità, togliendo Marianna che è già fidanzata con Pietro, rimaniamo io, mia sorella Mara, Donatella e Miriam. Lui dice che Miriam non è. Quindi dal gruppo mi tolgo anch'io, insomma non penso proprio di essere pronta e credo lo abbiano capito tutti.
Io: Allora chi è?
Siamo arrivati in villa e penso che ormai non mi dirà mai chi è finché
Fabio: sei tu
Lo guardo stralunata
Io: io? Ma...
Non mi fa finire di parlare
Fabio: è già da un po'.  Volevo invitarti ad uscire a San Valentino ma poi ci ho ripensato. Se non mi credi puoi chiedere a Pio.
Io: Pio?
Lui annuisce
Fabio: Pio lo sa. Lui ti dirà esattamente quello che ti ho detto io. La lettera era per te. Tu mi piaci da un bel po'.
Tutto mi aspettavo tranne questo. La ragazza misteriosa ero io. La paura mi attanaglia il cuore, faccio persino fatica a guardarlo. Senza pensarci due volte e senza dire niente mi allontano dalla comitiva e aumentando il passo, corro verso casa. Quando entro vado dritta a mettermi il pigiama ed essendo ancora presto per mangiare decido di sedermi sul letto. Non so cosa fare così decido di parlarne con le mie educatrici
Io: avete due minuti per me?
Loro si guardano e un po' titubanti annuisco. Le capisco, negli ultimi mesi non le ho trattate bene e poi mi hanno vista letteralmente crollare.
Io: oggi un ragazzo mi ha detto che gli piaccio
Loro sorridono
Francesca: allora è una cosa bella
Io: io sono letteralmente scappata
Marilena: perché?
Io: perché ho paura. E se succede come Vincenzo. Io non credo di potercela fare
Loro capiscono subito a cosa mi riferisco
Francesca: l'amore fa sempre paura. È giusto avere paura ma è anche giusto vivere.
Marilena: hai una vita davanti. È giusto innamorarsi. Il tuo cuore può amare di nuovo. Farà paura è vero ma sarà anche bellissimo
Francesca: non puoi fare tutta di un'erba un fascio. E comunque prima devi capire se anche a te piace questo ragazzo. Una volta capito, deciderai cosa fare
Marilena: esattamente e non avere paura. Hai tutto il diritto di essere finalmente felice.
Annuisco perché in questo momento non so cosa succederà e ho bisogno di pensare. Le guardo e prima di andarmene le ringrazio con lo sguardo.  Loro lo sanno che le cose tra noi si sono icrinate ma dentro di me spero che un giorno, tutto ritorni alla normalità.

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