Prima parte

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VERONICA
«No, non è vero! Non può essere morta!», urlo incredula ai miei genitori appena sento la notizia.

«Tesoro, cerca di calmarti. Ti capisco, è stato un duro colpo anche per me e tuo padre, ma purtroppo è vero, non ce l'ha fatta», risponde mia madre cercando di trattenere le lacrime.

Samantha ed io abbiamo sette anni di differenza, mi sembra ieri che le cambiavo i pannolini e oggi invece...mi risveglio in un ospedale scoprendo di essere stata in coma per due fottute settimane, dopo un incidente d'auto in cui mia sorella ha perso la vita.

«Ma perché proprio lei? Era cosi piccola! Perché non sono morta io al suo posto?! Me lo meriterei sicuramente più di lei», continuo ad urlare con il viso invaso dalle lacrime.

«Veronica! Non dire mai più assurdità simili!», mi rimprovera mio padre. E dopo un breve silenzio, durante il quale colgo un velo di tristezza celata nei suoi occhi, continua «Nessuno merita di morire. Ciò che è successo a tua sorella è terribile, ma ora dobbiamo essere forti, lei non vorrebbe sentirti parlare in questo modo».

Mio padre, Artur Johnson, è forse l'uomo più rigido che io conosca, mai in diciassette anni l'ho visto versare una lacrima davanti a me o a mia sorella. Non che sia un cattivo padre, per intenderci, non ci ha mai fatto mancare niente, solo che...ha sempre messo la sua autorità al di sopra dei suoi sentimenti, motivo per cui, perfino adesso, davanti al lettino di questo ospedale, mentre mi parla dell'altra sua figlia morta, lo fa mantenendo un certo contegno.

Ciao a tutti, è la prima volta che cerco di pubblicare una storia su wattpad, spero che vi piaccia!

LA CASA DI PLASTICADove le storie prendono vita. Scoprilo ora