Drarry ~ L'Angelo Custode [MPREG]

Capitolo 2

Dopo quelle parole, Draco lo guardò con attenzione.

"No, Harry ti ho già detto di no ti è chiaro?"

Detto ciò il biondo se ne andò via da lì di volata e con uno sguardo piuttosto serio, nel mentre Harry che era un Angelo Bianco e combatteva contro il male, continuò a guardarlo senza mai smettere di osservarlo.

Ma che cosa doveva fare con lui?

Come poteva fare per farsi ascoltare da quel biondo che tanto amava?

Nel mentre Potter ripensava alle parole di quel ragazzo, da lontano vide Narcissa Black, la madre appunto di Draco che entrava dentro la scuola in fretta e furia.

Ma che cosa stava succedendo?

Si chiese nel mentre si avviava verso di lei senza farsi vedere in quanto Harry aveva la possibilità di rendersi invisibile.

"Preside Dippet!" Disse un attimo più tardi la donna dai capelli per metà mori e biondi. "Che cosa è successo? Perché mi ha fatta chiamare?"

"Buongiorno signora Black!" Disse l'uomo alzandosi dalla seggiola posta dietro la scrivania. "L'ho fatta chiamare perché suo figlio Draco... si è di nuovo messo nei guai anche se non è tutta colpa sua."

In quel momento Harry che fino ad allora era rimasto dentro la stanza dell'uomo, ma nascosto per non farsi vedere, ascoltò tutto quanto e il suo primo pensiero era per il bellissimo e dolcissimo Draco.

"In che senso nei guai?!"

"Diciamo che hanno iniziato a prenderlo in giro e lui come al solito non ha fatto finta di niente."

Sentendo quelle parole, Harry strinse con forza i pugni: come osavano quei maledetti palloni gonfiati prenderlo in giro e metterlo inevitabilmente nei guai?!"

Nel frattempo Narcissa guardò attentamente il preside per poi sospirare sommessamente, nel mentre i suoi occhi marroncini rispecchiavano tutta la sua immensa sofferenza: "Forse è il caso di cambiare scuola. Non può andare avanti così."

"Come desidera signora, però forse prima dovremmo sentire che cosa ne pensa Draco. Alla fine la decisione spetta solo ed unicamente a lui."

"D'accordo preside Dippet, sentiamo la sua opinione e poi agiamo di conseguenza."

A quelle parole Harry annuì pienamente d'accordo.