One Shot JJ.

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Nota: questa seconda one shot potete interpretarla come continuo della prima, oppure come una a parte, come preferite voi. Spero vi piaccia.

Arrivo al pontile vicino a casa di John B e sospiro di sollievo vedendo il mio ragazzo seduto sul bordo, di spalle, con le gambe a penzoloni sull'acqua.

Mi avvicino piano a lui e gli poso una mano sulla spalla, cosa che lo fa girare di scatto, ma appena vede che sono io sorride, rilassandosi, ed io mi accomodo accanto a lui.

- Ehi JJ, ti ho cercato dappertutto.- gli stampo un casto bacio sulle labbra, ma lui ricambia immediatamente intensificandolo, così ci allontaniamo solo dopo qualche secondo.

- Scusami piccola, avevo bisogno di un po' di pace.- prende in mano la canna che ha appena girato e me la mostra. Annuisco comprensiva e mi perdo ad osservarlo mentre si porta lo spinello alle labbra e lo accende, quasi con fare meccanico, per poi spostarsi i capelli ribelli dal viso.
La luce del sole estivo gli arriva direttamente sul volto, illuminando ancora di più il colore biondo dei suoi capelli e facendo sembrare i suoi occhi azzurri ancora più cristallini.

- Stai bene, JJ?- torno in me, smettendo di contemplarlo, rendendomi conto che il suo umore non è dei migliori, ancora. È così dall'ultima volta che ha litigato con suo padre.

- Sto bene! Vuoi?- mi indica la canna e io annuisco, facendo immediatamente un tiro, per poi ripassargliela.
Sento subito il sapore dolciastro e unico dell'erba e dopo poco tempo i muscoli iniziano già a rilassarsi. - Perchè mi stavi cercando?-

- Ero un po' preoccupata JJ, è da qualche giorno che sei strano. Da quando siamo stati da tuo padre.- cerco di essere il più delicata possibile, per non scatenare emozioni e reazione negative, e infatti resta calmo, anche se noto che i suoi occhi sono spenti e tristi. - Sai che puoi parlarmi vero? Che puoi sfogarti di tutto?-

Lui fa un cenno affermativo con la testa, poi dopo aver fatto un altro tiro me la ripassa, si alza in piedi e si toglie la canotta verde. - Puoi finire di fumartela, io mi faccio un bagno.- mi stampa un bacio sulla testa e si butta in acqua, senza nemmeno darmi il tempo di rispondergli.

Sbuffo leggermente infastidita dal suo atteggiamento sfuggente e spengo la canna, per poi togliermi la maglia e i pantaloncini di jeans, pronta a tuffarmi in acqua con lui.
Se crede che può scapparmi: si sbaglia di grosso.

Mi lancio in acqua e lo raggiungo in pochi secondi. Porto le mie braccia attorno al suo collo e lo obbligo così ad un contatto visivo.
I capelli bagnati lo rendono ancora più bello e il modo dolce e un po' smarrito con cui mi guarda mi fa accelerare immediatamente i battiti cardiaci. È meraviglioso.

- Non puoi proprio stare senza di me?- ammicca, prendendosi gioco di me, mentre posa le sue mani sui miei fianchi. - Comunque carino questo costume nuovo, ti sta proprio bene.-

- Stai cercando di corrompermi, JJ?- sorrido, fingendomi offesa. - Perché non mi dici cosa sta succedendo nella tua testolina, piuttosto?!-

Scuote la testa in segno di diniego e posa le sue labbra sulle mie. Mi bacia con passione e cerca di attirarmi il più possibile a sé, facendomi circondare il suo bacino con le mie gambe. Le sue mani finiscono sul mio viso e continua a baciarmi con foga, mentre io, dopo qualche secondo, capendo che il suo è un modo per distrarmi, allontano, seppure a malincuore, le mie labbra dalle sue.

- JJ, sii serio, perché non me ne vuoi parlare?-

Sbuffa nervosamente e ci allontaniamo l'uno dall'altra, d'istinto - Cosa vuoi sapere scusa? Cosa c'è da dire? Tu eri lì, perciò non ho niente di nuovo da dirti.-

- Lo so che ero lì, ma parlami delle tue emozioni, di come ti senti. Sono qua per te, sempre.-

I suoi occhi scintillano di rabbia e nervosismo, mentre dà un pugno a vuoto nell'acqua. - Non mi va. Non voglio parlare. Voglio dimenticare, voglio la tranquillità. E mi va bene stare con te, ma se non puoi starmi vicino senza farmi domande e mettermi ansia: sei libera di andartene.-

Sento gli occhi inumidirsi davanti a questo discorso. Sia per il dolore che emerge dalle sue parole, sia per quello che ha detto per me. - Io voglio solo aiutarti, non è mai stata mia intenzione metterti ansia.-

Vedo immediatamente il senso di colpa dipingersi nel suo sguardo. Si inumidisce le labbra e sospirando torna verso di me. - Non era mia intenzione offenderti, apprezzo che tu voglia sapere come sto e aiutarmi, ma ora ho solo bisogno di non pensare.-

- Va bene... starò con te, senza dire altro.-

Sorride amaramente e mi accarezza piano i capelli, mentre mi scruta attentamente. - Puoi parlare, mi rilassa quando lo fai. Però prima baciami, ho bisogno di te.-

Non mi dà nemmeno il tempo di ribattere che annulla le distanze tra noi, regalandomi un bacio dolce e intenso. Accarezzo i suoi capelli e ricambio immediatamente il bacio, sentendo lo stomaco stringersi in una morsa piacevole e i brividi sulla pelle, come se non fosse estate e non fossimo dentro l'acqua calda. Mi sento come su una nuvola ogni volta che stiamo insieme e non mi viene difficile credergli che stare insieme lo fa distrarre e smettere di pensare, perché me è lo stesso.

Quando sono con lui tutti i problemi scompaiono, esistiamo solo noi ed essere felice non mi sembra così impossibile come, invece, mi è sempre sembrato prima.

Stare bene con lui e aiutarsi, sostenersi, è tutto ciò che al momento conta.

Outer Banks|| ONE SHOT JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora