One Shot JJ.

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Mi giro e rigiro nel mio letto, non riuscendo a chiudere gli occhi per colpa del vento che batte sulle finestre, facendole sbattere, e facendomi spaventare ogni volta.

Sospiro tirandomi più su il lenzuolo sulla testa, nonostante non faccia freddo. Ho la credenza di essere più al sicuro se coperta interamente e credo mi sia molto di aiuto, ora come ora.
Vorrei rilassarmi e addormentarmi, ma appena provo a richiudere gli occhi, per l'ennesima volta, un tuono mi fa sobbalzare e lancio un piccolo urlo, per colpa dello spavento.

Mi tiro su a sedere e mi porto la mano sul petto, come per riprendermi dal terrore.
Amo dove vivo, le Outer Banks sono un posto magnifico, passare tutta l'estate tra mare e amici è la cosa migliore che potessi mai desiderare, così rilassata e a mio agio, ma quando arrivano queste tempeste tutto cambia.

Ho il terrore dei temporali così forti, mi ricordano i vari uragani che si sono abbattuti sull'isola e i disagi che ne sono susseguiti poi. Il rumore dei tuoni, o anche la sola luce dei lampi, mi fa spaventare a morte.

Sbuffo sonoramente e mi alzo dal letto per poi dirigermi verso la stanza dove si è sistemato JJ.
Io e gli altri Pogues ci siamo stabiliti praticamente tutti a casa di John B, visto che dopo la scomparsa di suo padre vive da solo. Passiamo quasi ogni notte qua, tutti insieme, tranne in rare occasioni.

Busso piano alla porta della stanza del biondo e sento un mugugno, dopo qualche secondo, provenire da dentro, così decido di entrare lentamente. La porta si apre cigolando e alzo gli occhi al cielo, infastidita dal suono.

Lancio immediatamente uno sguardo verso il letto e vedo JJ guardarmi con un occhio chiuso e uno aperto, mentre io richiudo la porta alle mie spalle e poi mi avvicino lentamente a lui.

- Che succede?- mi chiede, leggermente preoccupato, aprendo ora anche l'altro occhio, mentre io resto ferma accanto al letto, giocherellando con il lembo della mia maglia gialla. - Hai visto un fantasma? Sì, la faccia direi che è quella. John B sa che ci sono i fantasmi in casa sua e tormentano i suoi ospiti?-

- Sei un idiota, JJ.- sorrido davanti alle sue parole e poi scuoto la testa in segno di negazione, come se ci fosse anche bisogno di rispondere alle sue domande. - Ho solo paura del temporale.-

Un tuono risuona nella stanza e io salto quasi in aria, non aspettandomelo per nulla. Ho gli occhi sgranati, come se dovessi rimanere all'erta per il pericolo incombente, e il cuore che batte velocissimo, come se avessi appena finito di correre una maratona.

- Vuoi dormire con me?- non vedo nessuna traccia di malizia nel suo sguardo, nessuna traccia di divertimento per la mia sciocca paura dei temporali - Tanto il letto è abbastanza grande per entrambi.-

Indica il materasso su cui è mezzo sdraiato e mi regala un piccolo sorriso di incoraggiamento, come per mettermi a mio agio, mentre io annuisco con vigore.
Speravo me lo chiedesse, non avrei chiuso occhio tutta la notte se fossi rimasta sola.

Mi sdraio accanto a lui e nel frattempo lui si sistema nuovamente in modo comodo. Ora siamo faccia a faccia, ci osserviamo per un po', finché le sue labbra si curvano in su.

- Lo sapevo che prima o poi ti avrei conquistata per venire a letto con me.- ironizza, guadagnandosi un pugno sul petto, mentre entrambi ridiamo.
Non cambierà mai, ma credo sia proprio per questo che ho una cotta per lui da tempo, per questo suo modo di scherzare e di avere sempre un sorriso sulle labbra, nonostante la sua situazione familiare non sia delle migliori e gli pesi tanto.
Per JJ nulla è perso se ha una tavola da surf e i suoi amici al proprio fianco, gli basta poco per sentire di avere il mondo in mano.

- Ti ho servito l'occasione di fare questa battuta su un piatto d'argento, colpa mia.- annuisce ancora ridendo, poi entrambi torniamo seri, ma senza smettere di scambiarci lunghi sguardi.

Osservo attentamente i suoi occhi azzurri illuminati di tanto in tanto dalla luce dei lampi e allungo la mano, spostandogli i capelli ribelli dal viso. Lo faccio come se fosse un gesto normale, come se lo ripetessi da sempre, ma a giudicare dallo sguardo di JJ non sembra strano nemmeno a lui, anzi. Rimane calmo ad osservarmi, in silenzio.

- Ti posso chiedere di abbracciarmi?- sussurro talmente piano che temo ( o magari spero) non mi abbia sentito, ma lui annuisce, lasciandomi leggermente meravigliata.

- Vieni qua.- gli regalo un sorriso dolce e mi avvicino a lui, girandomi di spalle, facendo così aderire la mia schiena al suo petto, intatto lui cinge la mia vita con il braccio e posa il mento sulla mia spalla, stringendomi forte. Incredibile come la paura del temporale passi immediatamente in secondo piano.

Mi concentro sul suo respiro e sulla sua pelle a contatto con la mia, straordinario come questo contatto tra noi mi faccia sentire milioni di emozioni.

- Stai meglio?- sento il cuore scaldarsi sentendo la preoccupazione nella sua voce.

- Direi che sto molto meglio, JJ. Grazie e scusami se ti ho svegliato.- lo sento sospirare e poi lasciarmi un leggero bacio tra i capelli, questo gesto non fa che aumentare i mille brividi sulla mia pelle.

- Non fa nulla. Dormi bene, piccola.- mi stringe ancora più a sé, con fare dolce. Ma come potrei dormire male ora?
Credo di aver immaginato scene simili così tante volte che non avrei mai creduto che sarebbe successo davvero.

- Buonanotte JJ.- chiudo gli occhi e piano piano sento il mio corpo rilassarsi e, al sicuro delle sue braccia, mi addormento in pochi minuti, senza più paure e/o pensieri negativi.

Outer Banks|| ONE SHOT JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora