Lunedì, 14/09/2015
"Mi trovavo seduta in sala d'attesa, per il mio primo colloquio di lavoro, in preda al panico.
Tutto ciò che mi circondava era nuovo e questo mi metteva un po' di paura, ma la mia testa vagava altrove.
D'improvviso entrò LEI.
Fu capace di fermare, per qualche secondo, il mio tempo, facendo sì che le dedicassi tutta la mia attenzione.
Fu come un'ondata di aria fresca in piena estate, accompagnata da un profumo intenso di gelsomino.
Sembrava quasi irreale, una Dea.
Dovevo saperne di più.
Dovevo rivederla.
Ma come? Io, molto timida e solitaria, non avrei mai trovato il coraggio di avvicinarmi.
Capii che era lì per il mio stesso motivo quando fu pronunciato il suo nominativo dall'assistente che gestiva i colloqui.
Valeria Rinaldi.
Dovevo farmelo bastare, almeno per ora.
Non so esattamente quanto tempo sia passato dal momento in cui è entrata nello studio della signora Parisi al momento in cui l'ha lasciato. Subito dopo sono stata chiamata io, e incamminandomi verso la porta mi sono voltata a guardare LEI, per qualche secondo, mentre firmava un foglio, e la sua immagine mi rimase impressa (capelli raccolti in un elegante chignon, un trucco molto leggero, un tubino nero, non molto corto, e dei tacchi non tanto alti).
Dopo il colloquio non riuscivo a togliermi dalla testa quella ragazza. Così, tornando a casa, l'ho stalkerata sui vari Social Networks per saperne di più, ma, a parte qualche bella foto con amici e parenti, non ho trovato nulla di interessante. Però, nonostante la mia timidezza, le ho inviato la richiesta d'amicizia, che ancora adesso non ha accettato...
(D'altronde cosa potevo aspettarmi? A differenza sua, io per lei nemmeno esisto, non mi ha degnata nemmeno di uno sguardo.)
Quasi dimenticavo: credo che il colloquio sia andato bene ma attendo un'email di conferma."
Baci Silvia"Ma se ci pensiamo ognuno di noi ha un proprio punto di vista, una storia diversa da tutte le altre da raccontare.
14/09/2015
"Caro diario, oggi ho avuto una giornata molto stressante: non ha suonato la sveglia, ho perso il treno e ho dovuto correre per arrivare in tempo all'edificio per sostenere il mio primo colloquio di lavoro.
Fortunatamente lì vicino c'era un bar e, con la scusa di prendere una spremuta d'arancia, ho chiesto la chiave del bagno per darmi una rinfrescata.
Arrivata davanti l'edificio ho notato che era davvero alto e, data la mia pigrizia, ho preso l'ascensore, anche se lo studio si trovava solo al terzo piano.
Mi ha aperto una ragazza molto carina e gentile, che mi ha comunicato che sarei stata la prossima.
Così mi sono accomodata in sala d'attesa, colma già di ragazzi.
Data la mia timidezza, mi sono seduta in un posticino un pò isolato, ma ero comunque molto ansiosa al pensiero di quale impressione avrei potuto fare al mio probabile futuro capo.
La parte peggiore fu quando l'assistente pronunció a voce abbastanza alta: "Valeria Rinaldi".
Tutti si girarono a guardare solo me, ma io non sopporto di stare al centro dell'attenzione con degli sconosciuti.
Lo studio dell'editrice Nadia Parisi è accogliente e luminoso e lei è una donna sulla cinquantina, affascinante e ben sicura di sé.
Dopo aver illustrato il mio curriculum e aver parlato del lavoro che dovrei svolgere, ci siamo scambiate una stretta di mano, e, con un sorriso, mi ha comunicato che mi avrebbe fatto sapere al più presto. Secondo me non è andata così bene come invece mi auguro: spero che sia solo il mio pessimismo a farmi pensare ciò, e che possa iniziare presto questa nuova esperienza.
A presto, Vale"Non puoi immaginare che le azioni che una persona
compie, per cambiare la propria storia, possano influire la tua. Valeria non aveva la minima idea di essere il pensiero costante nella mente di qualcuno, per di più non poteva aspettarsi di essere spiata un po' ovunque andasse.
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SILERIA
FantasySembra che esista una forte aura che avvolge due ragazze che affrontano una lunga e coinvolgente battaglia, con l'aiuto dei loro amici, per raggiungere la felicità. Si scoprirà cosa rende il loro amore così intriso di colori e allo stesso tempo così...