1° capitolo <3

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Avevano trasferito mio padre in Inghilterra,precisamente a Londra, per motivi di lavoro. Ero felice di andare ad abitare a Londra, la mia città preferita, però mi piangeva il cuore al solo pensiero che non avrei più rivisto la mia casa,quella dove sono nata e cresciuta fino ad ora, e mi sentivo persa senza i miei cari parenti e amici. Era difficile traslocare, ma dovevo farlo...

Preparai le mie quattro valigie con dentro i miei vestiti, i miei oggetti e gli accessori; nel frattempo mamma e papà, con l'aiuto dei lavoratori, stavano portando i mobili nel camion dei traslochi; invece mio fratello, che era già pronto, diede un ultimo saluto ai suoi amici.

Partimmo verso l'aeroporto, era molto grande e confusionario, un uomo in divisa ci accompagnò al nostro aereo e ci diede i biglietti successivamente prese i nostri bagagli portandoli nella parte posteriore dell'apparecchio.

Salimmo sull'aereo e mi sedetti nel posto che era indicato nel mio biglietto, fortunatamente ero accanto al finestrino così potevo guardare il panorama e fare qualche foto dall'alto. Un hostess passava ogni ora portando sempre tanti vassoi con degli stuzzichini deliziosi e naturalmente una bottiglia d'acqua. Ero stanca e mi addormentai poggiandomi sulla spalla di mio fratello che mi coccoló per tutto il tempo: Jonathan era un fratello d'oro!

Mi svegliai per la voce del comandante che diceva di indossare le mascherine dell'ossigeno perché stavamo scendendo, misi la mascherina e scesimo lentamente.

Presi i miei bagagli e continuammo il nostro viaggio in macchina.
Durante il viaggio ero appoggiata al finestrino sentendo la musica nelle cuffie e pensavo a come sarebbe stata la mia casa. A Londra le case sono tutte belle e quindi immaginavo la mia nuova casa come tutte quelle comuni: a due piani, giardino, piscina ecc...
Arrivai nel mio nuovo quartiere ed era stupendo!! La mia casa era fantastica e il giardino meraviglioso! Andai nella mia nuova camera salendo le scale e aprendo la porta rimasi delusa: la stanza era cupa, brutta, incolore e vuota! Dovevo rimodernarla tutta, nel frattempo girai un po per la casa ed era tutta incolore e brutta... A questo punto tutta la casa doveva essere rimodernata!
Lasciammo i nostri mobili fuori, in giardino, e prima di metterci a lavoro, mangiammo un panino. Entrammo in casa tutti e quattro armati di secchi con varie vernici, tute da bianchino e pennelli di tutte le dimensioni. Io feci la mia camera e più tardi anche lo stanzino, Jonathan fece la sua camera e la sala giochi, mamma e papà fecero la camera matrimoniale, il salone e la cucina... le altre camere erano apposto. Abbiamo lavorato per ben tre giorni di fila, ma ne è valsa la pena: il risultato era magnifico e oltretutto ci siamo divertiti perchè alla fine eravamo tutti pieni di colore! I lavori però non erano finiti perchè dato che mancavano due settimane a NATALE, dovevami addobbare la casa... quindi mamma e papà andarono a comprare un albero da mettere in salone, io e Jonathan rimasimo a casa per mettere le luci tutt'intorno alla staccionata e nella cucina, poi aspettando ancora i nostri genitori, fecimo due enormi pupazzi di stoffa riempiti di piume da mettere fuori e inoltre abbiamo pure fatto un cartellone da appendere davanti all'entrata con scritto: MERRY CHRISTMAS.

La giornata volse al termine e noi stanchi ma soddisfatti, andammo a letto per prepararci per l'indomani dove, ci avrebbe toccato girare per tutto il quartiere al fine di farci conoscere dai vicini.

Mamma e papà arrivarono in tempo e montammo il maestoso albero di natale nel salone in un angolo dove risaltava molto.

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