Faceva freddo,molto freddo!Erano circa le sette del mattino quando mi svegliai con gli occhi impastati dal sonno,mi sentivo stanca per la giornata trascorsa il giorno prima ai Giardini.Stavo sdraiata nel mio letto,al calduccio e sotto le coperte pesanti, a pensare ad Harry.Mi seccava alzarmi, in fondo era ancora presto ed era la vigilia di Natale,dalla finestra entrava un filo di luce,tutto era sereno,silenzioso e calmo.Decidetti di stare ancora un po' sotto le calde lenzuola e allungando la mano verso il mio comodino raggiunsi il cellulare e lo presi per vedere nuove novità. C'era un messaggio da un numero sconosciuto inviatomi circa tre minuti dopo da quando accesi il telefono.Il messaggio diceva:
" Giorno Leila, neanche tu riesci a dormire e non vuoi, contemporaneamente, alzarti dal letto? Sei bella comunque di prima mattina"
Mi affacciai subito alla finestra per vedere chi fosse lo stolker che quella mattina seguiva i miei passi! Spostai la tenda quasi trasparente e sforzandomi la vista, vidi dalla finestra della casa di fronte casa mia Harry che mi salutava e rideva...risi anche io e lo salutai dopodiché mi infilai di nuovo sotto le caldi e morbide coperte e registrai il suo numero nel telefono! Dopo quel messaggio ne arrivò un'altro:
"Leila ti va di andare a fare jogging ora a che non c'è nessuna macchina in strada e respirare un po' d'aria fresca?"
Quel messaggio mi colse impreparata... lo conoscevo solo da un giorno e poi mi seccava alzarmi dal letto caldo per andare a correre con il freddo e pergiunta la vigilia di Natale. Poi mi convinsi, avevo bisogno di un po' di allenamento per tenermi informa; Mi alzai di malavoglia e mi diressi in bagno, mi lavai e mi vesti molto pesante perchè fuori vi erano circa -5°C. Lasciai un bigliettino appeso al frigo:
"Sono andata a fare jogging con Harry sarò di ritorno presto"
Sapevo che a Jonathan e a papà non sarebbe piaciuto, ma ero già maggiorenne e potevo essere un po' più libera.Usci di casa e Harry era già pronto per iniziare.
"Giorno Leila"
"Giorno a te Harry"
"Il posto adatto per fare jogging è andare al parco, è pieno di rilievi non molto alti"
"Ok, l'importante è che andiamo piano, non sono allenata"
Sorrise e poi le sue labbra pronunciarono la parola " tranquilla, ci sono io".
Iniziammo a correre lentamente, la città era bellissima, non una macchina in giro, tutto decorato e pieno di luci, neve a quantità, e vegetazione imbiancata. Che felicità e che serenità!
"Che mi racconti ti sei divertita ieri?" prese il discorso Harry!
" Si, abbastanza, i giardini sono fantastici e quel ristorante da lusso!" risposi.
"Mi fa piacere, allora, sei stanca?Ti vedo con un po' di fiatone"
"Nono, tranquillo, è normale!"
" Quando vuoi ci fermiamo" Replicò più volte durante il tragitto
"Ok" rispondevo semplicemente.
Provavo una sensazione molto strana quando stavo troppo vicino a lui, ma piacevole, quasi se mi sentissi al sicuro da tutti e da tutto.Eravamo in pieno prato ricoperto di neve ed era abbastanza isolato, ma tranquillo.
"AHI!" Gridai mentre cadevo sulla neve fredda con un crampo alla coscia e una storta al piede.
"Leila, che succede?"Mi venne subito incontro.
"Ho preso una storta e ho un crampo alla coscia!" pronunciai quella frase con un filo di voce perchè ero assillata dal dolore. Eravamo tutti e due a terra io coricata e lui inginocchiato e non ci fu speranza quando i nostri occhi si incrociarono per lunghi secondi.Ero attratta dai suoi occhi verdi e mi ci stavo affogando dentro.Piano piano si avvicinò a me con una mano sulla mia coscia e l'altra sulla mia schiena, sentivo il suo fiato caldo sulla mia faccia e le sue labbra sfiorare le mie fino a baciarle completamente.Il bacio durò così a lungo che sembrò un'infinità e quando mi scollai dal suo viso, cercai di rialzarmi ma caddi di nuovo, stavolta sulle sue braccia.Ero molto imbarazzata per il bacio e per il fatto che ero ancora sopra di lui.
"Leila, non puoi alzarti, ti farai male ancora di più la gamba!"
"E allora che faccio?Non possiamo stare qui tutto il giorno!"
"Tranquilla ci sono io!Ora ti faccio un massaggio e vediamo se ti passa!"
"Ok però fai piano, mi fa molto male!" aggiunsi
Quel massaggio era molto rilassante e delicato, avevo i brividi sulla schiena ma non per la neve fredda, ma per il modo in cui maneggiava con cura la mia gamba!
"Come va?" mi chiese sorridendomi.
"Bene, grazie" risposi compiaciuta.
Harry si sedette accanto a me e con una mano mi abbracciò al collo.
"Avrai freddo, vieni più stretta che ti riscaldo"
Mi avvicinai senza fiatare ma ancora imbarazzata.
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