||Omegaverse|| PHOENIX

16

"Sebastian, hai finito con quel spolverino?" Aveva detto sbuffando Kai, guardando, seduto comodamente sul divano, il suo migliore amico che passava quel coso in tutta la stanza.
"Finirei anche prima se qualcuno mi desse una mano al posto di parlare al vento." Aveva commentato l'interpellato, lanciandogli un secondo spolverino nelle mani, giusto per farsi dare una mano.
Il minore aveva sbuffato, ma si era comunque alzato dal divano spostandosi per aiutare il migliore amico con quel lavoro.
"Sei interessato a qualcuno ultimamente Seb?" Aveva iniziato un discorso, preso dal nulla, solo per interrompere il silenzio.
"Si, ma ha due anni in meno di me." Aveva detto il maggiore, spostandosi con agilità per la stanza, raccogliendo polvere o riordinando i soprammobili.
"Eh per caso sai se questa persona prova la stessa cosa per te?" Aveva continuato ad indagare Kai, cercando di nascondere la forte curiosità.
"Non lo so,  vallo a capire Brandon." La risposta di Sebastian lo aveva lasciato senza parole, il ragazzo che gli piaceva era il fratello del suo compagno.
Era rimasto senza parole, tra i fratelli Brandon era il più isolato, parlava poco, sembrava quasi timido e poco ma sicuro non si sarebbe mai dichiarato nel caso avesse una cotta disarmante per qualcuno.
"Spero solo che ti sia felice, Seb." Aveva detto il castano, aiutando l'amico con l'ultimo spazio da pulire, prima di spostarsi verso un'altra stanza. Stava camminando nei corridoi, quando era finito proprio davanti ad una porta da dove uscivano forti grida, caratteristiche di un litigio coi fiocchi, arricchite da insulti non troppo pesanti ma nemmeno leggeri.
"Fanculo Billy, mi hai lasciato per un ragazzino. È pure brutto." Kai non era sicuro di aver sentito perfettamente la frase, anche se faceva parte del sovrannaturale l'udito sviluppato non faceva parte delle sue caratteristiche, come nemmeno la forza bruta.
Le fenici hanno un potere speciale, devi solo creare un qualcosa che solo tu o uno sciamano possiate vedere.
Aveva sussurrato nel suo orecchio una voce femminile, sconosciuta, ma stranamente calda e tranquilla.
Cosa poteva creare di tanto speciale?
Poi gli era venuto in mente, una volta su un libro aveva letto dell'incredibile caratteristica dei fuochi fatui, visibili solo da chi li crea e chi ha una purezza e forza d'animo superiori a quelle normali.
Kai aveva preso un profondo respiro, aveva messo le mani a coppa e si era concentrato al massimo, un fuoco freddo di un colore azzurro brillante si era creato sui suoi palmi, non era molto grande era una piccola fiammella blu. Appena aveva sciolto le mani la fiammella si era spostata entrando nella stanza, passando attraverso la porta, senza aprirla minimamente.
"Aisha, smettila." Aveva detto William, fissandola male, si era poi girato dalla parte opposta, dandole me spalle.
"Ma te ami me, hai passato anni a ripetermelo." Aveva urlato nuovamente la ragazza, spostandosi difronte a lui. Si era alzata sulle punte e aveva appoggiato le labbra alle sue.
"Ti prego, ho un compagno ora." William l'aveva staccata, guardandola fissa negli occhi prima di dirle quelle parole.
"Si ma non lo ami, non ci sei mai andato nemmeno una volta a letto." Aveva obbiettato innervosita.
"Lo stai solo proteggendo, sai che potresti rifiutarlo in un attimo e avere me." Si era nuovamente impuntata la ragazza, avvicinandosi nuovamente alle labbra di lui.
"E che figura farei?" Se la era staccata di dosso.
"Non potrei più concorrere come Alpha, lo capisci?"
Kai aveva dissolto il piccolo fuocherello, perdendo così la possibilità di poterlo sentire oltre, aveva sospirato sconfitto prima di correre in quella che sarebbe dovuta essere la sua stanza se fosse realmente diventato un servo. Lì incontrò nuovamente Sebastian, che lo prese tra le braccia, notando i lacrimoni sugli occhi e i tremiti che faceva, troppo occupato a ricordarsi come respirare.

Cliché ops ahah

Comunque, oggi ho la prima lezione a scuola guida. Sono in ansia ahaha perché sono strana mah vabbè.
Voi oggi?
Spero che vi sia piaciuto il capitolo 💋