#8 Improvvisazione medica

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Nel capitolo precedente: Prende la compagna dai fianchi,la sfila dal sedile e se la pone sulle braccia con molta cura; inizia a camminare accelerando il passo poco a poco, sapendo che nessuno sforzo e nessun dolore avrebbero mai potuto ripagare il sentimento che lei stessa potrebbe provare se Maca dovesse morirle sulla braccia mentre torna a casa dopo una rapina finita male e un viaggio disperato... 

Zulema dopo 15 minuti circa di vagabondaggio giunge finalmente al camper. Ha ancora in braccio il borsone e Macarena priva di sensi.

(ATTENZIONE: NON FACCIO MEDICINA E NON HO LA MINIMA IDEA DI COME DEBBA ESSERE SVOLTA UN'OPERAZIONE DEL GENERE)

Prende le chiavi dalla tasca dei suoi pantaloni e apre la roulotte, entra e va accanto al letto, qui, con molta attenzione, distende Macarena. La guarda, pensando a cosa potrebbe fare, sa che in carcere ha imparato molto sulle frite di arma da fuoco e su come curarle, ma non sa se l'estrazione di un proiettile compiuta in casa con strumenti amatoriali sarebbe mai potuta andare a buon fine. Non restava che provare. Zulema innanzitutto si toglie la maglietta nera a maniche lunghe sporca del sangue della bionda, successivamente va in bagno a disinfettarsi le mani e prende la scatola medica che si trova sopra l'armadietto posto sul lavandino del gabinetto. Apre la scatola e osserva il materiale a disposizione, crede  che sia sufficiente, non perde altro tempo perchè sa che ogni secondo che passa potrebbe essere fatale per Macarena. Zulema mantiene il sangue freddo e non si fa prendere dal panico , prende le forbici e taglia la camicetta di Maca per scoprire la parte della spalla colpita dal proiettile, appena scopre il ventre della bionda, Zule ,rimane persuasa dal suo bacino così fine e magro e dalla sua pelle così chiara e liscia, una vampata di calore le parte dallo stomaco, non nega che vorrebbe riempire di piccoli baci quel pancino soffice, ma se avesse perso ancora tempo se lo sarebbe sognato. Si infila i guanti nelle mani e prende in mano le forbici per togliere il tessuto cutaneo che impedisce la visione totale del proiettile; afferra le pinze e con estrema attenzione estrae il pezzo di piombo argentato depositato tra la scapola destra e la corrispettiva spalla. Prende l'acqua ossigenata e disinfetta la ferita, di conseguenza asciuga la parte circostante con un pezzo di cotone idrofilo imbevuto di H2O2 ( formula chimica dell'acqua ossigenata per non ripetere troppe volte lo stesso termine); non apena finisce procede chiudendo la ferita con 4 punti esterni e 3 interni  e mettendo una fascia di garza attorno al braccio. Il peggio è passato; Zulema si toglie i guanti e passa una mano sulla fronte di Macarena, vede che scotta, così decide di prendere una flebo dalla cassetta, attaccare la farfallina al filo cavo in plastica ed iniettare l'ago nella vena del braccio sinistro della bionda. Ha fatto tutto quello che poteva fare per quella sera, ora era arrivato il momento di pensare un po' a se stessa ,dato che aveva avuto un'incidente stradale un'ora prima. E' uscita dall'impatto con un occhio nero, presumibilmente uno zigomo rotto, e il naso pieno di sangue; la labbra non sono da meno , poichè il labbro inferiore si è spaccato in due dopo l'impatto con l'airbag. Zulema avrebbe tanto voluto darsi due punti al labbro e lavarsi accuratamente la faccia, ma neanche il tempo di pensarlo che le si annebbia la vista e si accascia ai pedi del letto dove riposa Maca.

Zulema si accascia... si accascia a causa dello sfinimento e della sconfitta; una sconfitta non dovuta alla rapina, anzi, quella era andata bene, ma bensì dovuta alla realizzazione di provare qualcosa per la sua compagna. Non vuole avere interesse per nessuno, specialmente per la sua coinquilina; ha provato altre volte a seppellire il presunto ''sentimento'' ma soltanto ora si è accorta che tutti i suoi tentativi sono stati vani. Poi non crede che Macarena riuscirebbe mai a ricambiare il fatto, sembrerebbe che non faccia parte dell'altra sponda, e questo le fa un po male ... poi pensa: <<cosa cazzo sto contemplando...io non posso provare sentimenti pe una persona, va contro tutti i miei principi, prima penso a me stessa e poi agli altri. Ma allora, perchè sono qua buttata a terra con Macarena medicata ed io che metti caso volessi piangere morirei dal dolore? cosa mi sta succedendo...>>.Vorrebbe prendere una decisione ma non sa se mettere un blocco una volta per tutte o lasciar incrementare l'interesse.Per fortuna la notte porta consiglio, così chiude gli occhi e si lascia trasportare dai pensieri

Non me n'ero mai accorta - ZurenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora