Capitolo 1 - Skye

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William Kingman ha le labbra più belle che io abbia mai visto, o assaggiato. E l'ho capito quel giorno nella sua casetta sull'albero, quando avevamo entrambi tredici anni e decidemmo di imparare a baciare. Non fu un bacio perfetto, ma impacciato e pieno di saliva, e lui constatò che baciare faceva schifo, mentre per me era stato meraviglioso. Ma non glielo dissi. Concordai con lui e mettemmo da parte quell'episodio, continuando a comportarci come avevamo sempre fatto da quando eravamo due bambini. Perché sì, io e Will siamo cresciuti insieme.
      Mia madre e sua madre sono amiche fin dai tempi dell'asilo, tanto da decidere di sposare i loro fidanzati, migliori amici a loro volta, lo stesso giorno; rimanere incinte nello stesso periodo e partorire perfino lo stessissimo giorno, dopo due tentativi però, perché sia io che Will abbiamo due fratelli maggiori. Ma quello che più speravano, si era avverato: avevano partorito un maschietto e una femminuccia. Io: ereditiera della rivista di moda più letta negli Stati Uniti. Lui: ereditiere dell'azienda di pubblicità più prestigiosa d'America, e non solo. Le loro pubblicità finiscono nella nostra rivista, mentre la nostra rivista viene pubblicizzata da loro dappertutto: sui social, in tv e sui cartelloni in giro per le strade. Il tutto gratuitamente, perché le nostre famiglie sono inseparabili. Qualsiasi vacanza, giorni festivi, serate ed eventi, li trascorrono sempre insieme. Tanto da inculcare a me e Will, fin da bambini, un possibile fidanzamento. Ma noi, di questo dettaglio, non ne abbiamo mai parlato e abbiamo continuato a vivere le nostre vite nella spensieratezza totale, da migliori amici e nient'altro, anche se io ho sempre avuto una cotta per lui. Cioè, avevo.
     Crescendo, Will non è diventato solo un bel ragazzo col viso pulito, le labbra leggermente carnose, gli occhi chiari e il fisico palestrato. Ma condividevamo di tutto. Ci confidavamo segreti, ci chiamavamo per chiederci consigli. Eravamo in sintonia, ci divertivamo, pensavamo le stesse cose e avevamo anche lo stesso sogno: dare vita a una riserva naturale in Africa. Volevamo salvare i leoni e tutti gli altri animali in difficoltà, feriti o nel mirino dei bracconieri.
     E sono passati dieci anni da quel giorno che abbiamo creato quello che più sognavamo, grazie a nostri genitori che ci hanno aiutato a dare vita a una delle riserve naturali più grandi dell'Africa meridionale; il Maisha, che in swahili vuol dire vita.
     Avevamo entrambi sedici anni quando è stata inaugurata e, fino a due anni fa, andavamo lì ogni estate. Ci prendevamo cura degli animali che avevamo salvato ed eravamo felicissimi, poi Will ha deciso di rovinare tutto.
     Come ho già accennato prima, avevo una cotta per lui. Non una cotta qualsiasi, ma una profonda e devastante infatuazione. Solo che lui non mi ha mai guardata come una potenziale fidanzata, ma sempre e solo come unica e migliore amica, e in alcuni casi, forse addirittura sorella.
      Non ho mai capito però il suo tipo di ragazza ideale, perché Will non è mai stato un Latin lover, ma ha sempre tenuto nascoste le sue poche relazioni, tenendoci molto alla sua privacy. Eppure, parlavamo di tutto e ci confidavamo qualsiasi cosa, ma non ha mai voluto parlarmi di ragazze, anche se negli anni ho cercato di punzecchiarlo in qualsiasi modo, e poi... ho atteso. Ho atteso pazientemente che si accorgesse di me e lo ha fatto. Sì, mi ha guardata e desiderata durante una festa con gli amici del college organizzata a casa sua. Due anni fa, e tutto mi sembrava incredibile.
    Ci misi tutta me stessa per apparire ai suoi occhi più bella e sexy che mai e mi corteggiò, anche se aveva bevuto decisamente troppo. Ma tralasciai quel dettaglio e mi lasciai trasportare dalle sue carezze, dai suoi baci, dalle sue parole e... finimmo a letto, nella sua camera. La stessa dove avevamo trascorso la nostra infanzia, la nostra adolescenza, e dove era iniziata la mia forte cotta per lui.
     E quella fu la mia prima volta. Quella che avevo atteso da tutta la vita e che desideravo accadesse proprio con William Kingman. Perché con nessun altro avevo immaginato quel momento e con nessun altro speravo accadesse. Ma per Will non è stato assolutamente lo stesso.
    Mentre io mi innamorai perdutamente di lui quella notte, dopo avergli dato la parte più intima e importante di me, lui se ne dimenticò molto presto. E con molto presto intendo cinque minuti dopo essere scesa dal suo letto.
    Non so cosa lo spinse ad avvicinarsi e provarci con me, decidendo di dare un taglio alla nostra unica, speciale e più che ventennale amicizia, perché era fin troppo palese che dopo essere stati a letto sarebbe cambiato tutto, e che quell'atto avrebbe portato delle conseguenze. E mentre io pensavo ad una relazione sentimentale, lui... a un bel niente. Forse aveva bevuto così tanto da sentirsi attratto da qualsiasi ragazza presente alla festa e io capitai per sbaglio nel suo mirino, perché dopo essere stato a letto con me, ebbe il coraggio di scopare anche con la mia migliore amica. E successe tutto così in fretta che non ricordo bene neanche le dinamiche. Ricordo solo di essermi alzata dal suo letto per darmi una ripulita e gli chiesi di alzarsi per cambiare le lenzuola sporche e per far sparire la prova della mia verginità prima che le avrebbe trovate sua madre. Ma lui era ubriaco perso e non volle saperne di scendere dal letto. Mi costrinse a ritornare al suo fianco, ma io rifiutai, anche se in modo divertito. Provavo vergogna del sangue che mi si era appiccicato tra le cosce e allora scappai in bagno non appena me lo concesse. E quando ritornai nella sua camera, c'era Olivia nel suo letto, a cavalcioni sulle sue gambe.
     Non si accorsero della mia presenza e io riuscì a guardarli solo per qualche lungo e doloroso secondo, per poi scappare in preda ai conati e al panico. E riuscii a malapena a chiudermi la porta alle spalle, dopodiché mi piegai in due e vomitai sul pavimento in marmo.
   Poi... svenni.
   Da quel giorno ho odiato a morte sia Will che Olivia. E mentre lui aveva debellato dalla sua mente il nostro momento intimo, lei non ha mai avuto il coraggio di chiedermi scusa. Eppure, sapeva della mia cotta per Will e non si è fatta scrupoli ad andarci a letto. L'unica cosa che mi disse è stata "Ero un po' ubriaca anche io e non avevo intenzione di farti soffrire" e poi hanno interpretato entrambi il mio allontanamento come una sorta di gelosia nel vedere il mio migliore amico insieme alla mia migliore amica. Perché sì, dopo quella sera Will e Olivia non si sono più lasciati.

      E sono passati due anni da allora. Io lasciai il college per evitare di vederli e ho chiuso con loro ogni tipo di rapporto. Non ho più partecipato a una sola vacanza, cena o evento a casa di Will insieme ai miei genitori per non correre il rischio di vederli insieme, anche se i social sono pieni delle loro foto e dovunque mi colleghi c'è una notizia che li riguarda.
       Olivia, grazie all'influenza di Will nel settore pubblicitario, è diventata una modella molto richiesta. E lui, oltre a dedicarsi anima e corpo alla riserva naturale, presta il suo volto e il suo fisico statuario ad alcune campagne pubblicitarie. Quindi, sono la coppia perfetta! Entrambi belli, divini e carismatici. Mentre io, dopo una discussione con mio padre, ho lasciato la redazione e sono andata a vivere da sola in un monolocale.
   Ora mi ritrovo a fare la cameriera in un fast food per pagare affitto e bollette. Ma mai e poi mai avrei pensato di vedere Will proprio qui, insieme al suo vecchio e inseparabile amico Chris, seduti ad un tavolo ad aspettare che serva il loro ordine. E per un attimo sono tentata dal versargli l'intero vassoio sulla testa, ma mi limito a sbatterglielo sul tavolo, facendo traballare il bicchiere di Coca-Cola che lui, prontamente, blocca in tempo prima che si versi.
  «Skye», sbotta nell'esatto istante in cui gli do le spalle e scappo via. Mi manca il fiato quando sento i piedi della sua sedia che grattano sul pavimento e la sua voce che ripete ancora il mio nome, implorandomi di fermarmi.
      Accelero il passo e provo a rifugiarmi sul retro del fast food col cuore a mille e le ginocchia che tremano, ignorando i miei colleghi di lavoro che mi fissano confusi. Ma Will è determinato e riesce a raggiungermi. 
   Mi afferra un polso e cerca di costringermi a fermarmi. Lotto contro me stessa per non voltarmi verso di lui, perché so l'effetto che ancora mi fa. Conosco bene i rischi se mi girassi e lo guardassi negli occhi, in quei due pezzi di cielo che si ritrova incastonati sotto le palpebre. So perfettamente quanto ancora ci soffro per quello che mi ha fatto. E so maledettamente bene quanto ancora sono innamorata di lui.
     «Skye, ti prego», mormora tra i denti e io la smetto di dimenarmi.
     Ormai mi ha trovata e tanto vale girarsi e affrontarlo una volta per tutte.
      Serro la mascella e lui mi lascia il polso per permettermi di voltarmi verso di lui. Temo di poter svenire di nuovo o di mettermi ad urlare come una pazza isterica. Ma non faccio niente di tutto ciò. E quando mi ritrovo di fronte a lui, senza fiato e senza parole, provo una profonda nostalgia di tutti quei momenti belli che abbiamo passato insieme, e un magone fastidioso mi si forma in gola.
      Dio, quanto mi è mancato vedere le sue labbra perfette che si piegano in un sorriso maledettamente sexy. E il velo di barba che gli chiesi di non rasarsi più. Gli occhi chiarissimi e quel ciuffo leggermente riccio e biondo scuro che amavo scompigliare di continuo.
     Il suo odore poi. Cristo, il suo magnifico odore che ha i sentori di quelle estati selvagge passate in Africa e che non sono mai riuscita a dimenticare.
     «Finalmente ti ho trovata!» dice sollevato, continuando a sorridere.
   Il suo sorriso mi spiazza. Mi prende così alla sprovvista che non so come reagire e fatico a muovere anche solo un dito.
     Lo fisso solamente. Impassibile e paralizzata, ma dentro di me ho tutto in subbuglio. I miei organi stanno facendo a botte con le mie emozioni e mi scombussolano da capo a piedi. E il colpo di grazia me lo dà quando decide che le parole non servono a nulla e mi stringe in un abbraccio stretto e caloroso, che solo lui sa dare.

SAVAGE LIES (storia incompleta) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora