La Verità

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Pov's Severus
È mattina ed i raggi del Sole filtrano dalle finestre, colorando la stanza.
Ho un mal di testa terribile, colpa del Whisky, ma soprattutto della Granger. Mi ha tenuto compagnia tutta la notte, divenendo protagonista nei miei sogni, o meglio, incubi. Non riesco a dimenticare quel maledetto bacio.
So che è tutto tremendamente sbagliato, ma mi è piaciuto e per un istante sono riuscito a dimenticare Lily. Per un istante sono riuscito a dimenticare tutto il mio torbido passato, per un instante sono riuscito a dimenticare il ritorno del Signore Oscuro e per un solo, breve istante, sono riuscito a dimenticare il probabile non-risveglio di Silente.
Tutti gli insegnati dicono che l'incantesimo tanto sconosciuto, che ha causato il sonno e il disegno di una serpe sul braccio, sia irremovibile e potente, tanto quanto le stelle.
Ma io non ci credo, né ci ho mai creduto. Nessun incantesimo è per sempre, apparte ovviamente le Maledizioni Senza Perdono.
Quando il mago oscuro chiamerà, e sono sicuro che lo farà, sarò pronto a porgli la corretta domanda, per capire almeno in parte il perché e come terminare il sortilegio. Eccome se lo scoprirò.

Pov's Hermione
<Buongiorno> tento di svegliare un'assonnata Ginny. Non le ho ancora detto niente riguardo al... riguardo a ieri. Non mi sento pronta a raccontarle dall'inizio la nostra turbolenta "storia", se così si può chiamare. <No, ancora scinque minuti> riprende la mia amica con la voce impastata dal sonno. In un attimo di follia, decido di tirarle un cuscino in faccia, per farle capire che è l'ora. <Hermione Jean Granger>. Sorrido, prima di scendere alla Sala Comune e trovare i miei due migliori amici intenti a borbottare tra loro.
Si girano verso di me con sguardo preoccupato. Ron non ha più sul volto il suo solito simpatico sorriso, ma dispiacere. Harry, perennemente curioso, ha sul viso preoccupazione e confusione. Cosa è successo?
<Herm ti devo parlare> dice Harry a mo' di saluto. Buongiorno.
<Dimmi tutto> gli rispondo cercando di non far trapelare la mia angoscia. <In privato>. Decido di seguirlo, mentre a passo veloce si reca nella prima stanza vuota.
La stanza è buia, evitandomi di capire che aula sia.
<AHIA!> dico sbattendo con poca grazia il piede su una sedia. Non si può accendere una luce?!
<Dimmi Harry> dico cercando di calmarmi, invano.
<Non so bene da dove iniziare>, si schiarisce la voce, con tono imbarazzato.
<Dall'inizio> gli rispondo alzando gli occhi al cielo. Nonostante non possa vederlo, so per certo di essermi meritata un'occhiataccia.
<Beh, come dire... Hai una relazione con Piton?> chiede preoccupato.
Cosa?!
Ma come gli era potuto venire in mente? Mi si forma un groppo in gola. Non posso dirgli tutta la verità.
<Non potrei accettarlo facilmente> conclude lui. Ecco. Questo è il segno che devo in parte mentire, mentire al mio migliore amico.
<Cosa te lo fa pensare?> chiesi, cercando di capire cosa aveva visto e cosa no.
Oddio. E se avesse visto il bacio in biblioteca??!
<Colin Canon mi ha detto, che lo ha sentito da Cho, riferito da Padma, che tu e Piton vi siete rincorsi dandovi del tu nei corridoi di Hogwarts. È vero?>.
Oh no.
Cosa potevo inventarmi?
<Beh, è vero che ci trovavamo nei corridoi di Hogwarts, ma non lo rincorrevo e soprattutto non gli davo del tu. Stavo semplicemente chiedendo un'informazione per il tema di giovedì. Tutto qui> concludo, decidendo di non raccontargli tutta tutta la verità. Tiro un sospiro di sollievo sentendo le braccia di Harry circondarmi in un abbraccio.
Aveva creduto alla mia bugia.
Mi sentivo uno schifo per avergli mentito, ma finché le cose restavano incerte tra me e Piton, non volevo dirgli nulla.
*************
Finalmente, ci incamminiamo in silenzio verso la Sala Grande, col silenzio a farci da spettatore, rotto a momenti da qualche battuta di Harry. Sento che l'aria è tesa, o forse è solo la mia immaginazione.
Tutto è tornato alla normalità: gli studenti che corrono in qua e là e con schiamazzi si dirigono verso le aule o a far colazione; le coppie, che come al solito, si ritrovano insieme nelle nicchie situate nei corridoi per parlare e per rubarsi qualche bacio; gli insegnati che cercano di tenere l'ordine e i piatti normalmente, ma esageratamente pieni come sempre. Ma è solo una facciata. Il clima è diverso, i professori sono preoccupati e ad aspettarci nella Sala Grande, non c'è Silente con il suo solito sorriso.
Dopo quelle che parvero ore, ci sediamo al tavolo dei Grifondoro, oro e rosso. Mi siedo accanto a Ginny, stranamente ignara dei pettegolezzi, e a Ron, che con un cenno di Harry, si calma.
Sento con piacere lo sguardo del professore di Pozioni, su di me. Mi volto a guardarlo e, cercando di prestare veramente attenzione, gli sorrido. Un sorriso tenero e sincero.
Alzando un sopracciglio, si gira dall'altra parte, consapevole di aver centrato il colpo.
Dovevo parlarne con Ginny.
Sia perché in veste di migliore amica doveva saperlo e poi perché era veramente brava con quei giochetti, riuscendo a farlo innamorare di me.

Nonostante tutto sembravamo tornati alla normalità, inconsapevoli che entro poche settimane, si sarebbero distrutte tutte le certezze.

Buongiorno!
Scusate per l'inattività, ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Cosa ne pensate? Secondo voi Hermione riuscirà a far innamorare Piton? E Ginny, come prenderà la notizia?💕

erikatomei05

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