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POV ANNA

Dopo che Matthew era morto, sia io che Marilla ridevamo raramente se non mai, diciamo che a Green Gables non passavano momenti buoni, Jerry fortunatamente ci aiutava ancora con il raccolto, e grazie anche al mio lavoro, riuscivamo a cavarcela abbastanza bene economicamente, beh per chi se lo stesso chiedendo io lavoravo come insegnate, e avevo preso il posto della signorina Stacy, quel lavoro era la mia ancora di salvezza, era l'unico posto in cui riuscivo a dimenticare un po' tutta la malinconia che alloggia perennemente nel mio corpo.

Marilla: Miraccomando, sii prudente
Anna: Si, Marilla, se avessi bisogno di aiuto chiama Rachel
Dissi chiudendo la porta, per poi andare a lavoro

POV GILBERT

Volevo incontrarla, volevo sapere veramente come stesse e volevo farmi perdonare, quindi decisi che nel tardo pomeriggio sarei andato a Green Gables, per salutare sia lei che Marilla.

Marilla: Che piacere vederti! Raccontami come stai?
Gilbert: tutto bene Marilla.... mi dispiace per il signor Matthew, se lo avessi saputo sarei venuto prima, vi faccio le mie più profonde condoglianze"
Dissi mettendo la mano sulla sua spalla, aveva uno sguardo perso, però non sembrava messa così male... o almeno lei...

Anna: Marilla chi è alla porta?
Marilla: È tornato!
Anna: CHI È TORNATO?!
Marilla: Gilbert, vienilo a salutare!

Non si sentii più nulla, soltanto una porta battersi, era abbastanza deducibile che si era chiusa in camera sua...

Marilla: scusala, sai la sua morta la tirata giù moralmente molto più di me...
Gilbert: Tranquilla non fa niente...
Marilla: io adesso devo un attimo andare da Rachel, se vuoi prova a parlarle...
Gilbert: Ok

E dicendo queste parole, Marilla prese il cappotto e uscii di casa così presi un bel respiro e salii le scale.

Ero davanti alla sua porta, quando provai a bussare...

Anna: CHIUNQUE TU SIA, VATTENE!
Gilbert: Sono Gilbert...
Anna: a maggior ragione...
Gilbert: Ti prego Anna, possiamo almeno parlarne?
Anna: Al momento no, e comunque cos'è che mi dovresti dire, che ti sei pentito a dirmi quelle cose lì? Solo per avere la coscienza a posto? Sicuramente ti avremmo detto Bash e Mary, come sono stata male in questi 3 anni, oppure per dirmi che non mi hai mai amato? O magari dirmi che durante questi tre anni hai trovato la persona adatta a te? Che ovviamente non sono io, quindi perfavore, se mi devi una di queste cose vattene, sono già stata abbastanza male per colpa tua, non credi?"

Non dissi nulla, presi soltanto una lettera, una penna, ed iniziai a scriverle, sicuramente mi avrebbe ascoltato meglio con una lettera, ci misi tutto il mio cuore in quelle parole, ogni singola frase era vera, avevo deciso di provare ad aprirmi con lei, magari, quel metodo avrebbe potuto funzionare....

Appena finito di scrivere la lettera, la chiusi, e la infilai da sotto la porta nella sua stanza, poi presi il cappotto che avevo lasciato in salotto, e lasciai Green Gables, se avesse voluto, in quel caso mi avrebbe cercato lei....

POV ANNA

Stavo piangendo a dirotto, proprio lui, colui che aveva dato inizio a questi 3 orribili anni si era ripresentato? Con quale coraggio? Dopo tutto il dolore che mi aveva causato, il vero problema, era che io da stupida lo amavo, perché si, a differenza sua, quel bacio per me aveva avuto un valore inestimabile, però per lui era solo uno "sfizio"...

As un certo punto sentii un fruscio, guardai la porta e notai una lettera, e qualche secondo dopo una porta chiudersi, se ne era sicuramente andato...

Presi in mano la lettera, e notai che c'era scritto sopra

Da Gilbert Blythe
Per Anna Shirley Cuthbert

Shibert- chiamatemi Anna originaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora