Le 5:30 erano vicine. Mancava solo un quarto d'ora e sarei andata da Soobin. Mi sentivo totalmente fuori dal mondo.
Avevo come un mattone pesante dentro di me, che mi appesantiva, mi rendeva irrequieta.
Non riuscivo a smettere di sistemarmi i capelli nervosamente, mentre mia madre mi richiamava.
- Julia, insomma, muoviti! -
Si era offerta per accompagnarmi da lui.
Cavoli, se mi sentivo morire piano piano. Mi sentivo avvicinarmi sempre più a ciò che rendeva il mio cuore un ballerino di tip tap professionista.Osservai gli alberi e le case dal finestrino della macchina. Ancora e ancora, vedevo la gente muoversi lenta e i secondi che sembravano bloccarsi ad ogni respiro, ad ogni semaforo rosso, che aumentavano la mia attesa di quel minuto che bastava per uccidermi di ansia.
- Devi studiare con lui? - Mi chiese mamma, guardando la strada davanti a sè.
Distolsi lo sguardo perso nel vuoto, girandomi verso di lei.
- S-sì... -
- Bravi ragazzi - Rispose fiera e sorridente.
- Volevo salutare anch'io Soobin e sua madre, è da tempo che non ci sentiamo - Aggiunse.
- Emh... mamma, glieli passo io i saluti - Dissi imbarazzata, arrossendo.
Ma davvero gli piaceva così tanto il mio migliore amico?
Mi vedeva benissimo con lui, me lo diceva sempre e ogni volta mi dava fastidio.
Arrivammo davanti al suo condominio. Aprii lo sportello dell'auto.
- Ciao - Agitai la mano, mentre si allontanava.
Con il batticuore mi avvicinai al citofono.
Choi... Choi... Choi...
Passai il dito tremolante sulla lista di nomi, trovandolo finalmente.
Premetti il pulsante, guardando in basso. Ero davvero agitata, fin troppo agitata. Come avrei dovuto salutarlo? Cosa avrei dovuto fare?
"Hey Soobin!"
"Ma ciao BinBin!"
"Da tempo che non si vede eh?"
Ah, ogni cosa non sembrava mai quella giusta per approcciare un discorso. Cosa avrei fatto? Ero così insicura che sarei voluta tornare indietro.
Ero ancora in tempo?
Il portone si aprì con uno scatto.
No, non potevo correre via.
Salii le scale lentamente, prendendomi tutto il tempo per respirare e per cercare di calmarmi.
La porta era già spalancata. Soobin era ad aspettarmi appoggiato ad essa.
Appena mi vide, gli si illuminarono gli occhi. Mi bloccai, ad ammirarlo. Era così bello, cazzo.
- Hey Julia - Mi sorrise ampiamente, invitandomi ad entrare.
- Soobinie - Ricambiai il suo sorriso, arrossendo sulle guance.
Soobin... perchè mi fai questo?
- Hai portato i libri? - Mi chiese, conducendomi in camera sua, passando per il salotto, dove sua madre era seduta.
Non era cambiato nulla. Sembrava che tutto fosse rimasto a com'era prima, quando tutto andava bene.
- Da quanto tempo, Julia! - Mi sorrise la signora, salutandomi.
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𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑡𝑎𝑦 '𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝘩𝑒 𝑒𝑛𝑑? || ~Choi Soobin
FanfictionGli anni liceali sono la tortura più stronza al mondo: libri, quaderni, interrogazioni, pomeriggi passati a casa senza chiudere occhio per verifiche ed esami su delle materie che se non esistessero ci sarebbe un mondo più in pace. Diciamo che in tut...