Ricongiungersi

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Zulema's pov

Quando ero dentro il carcere il mio unico pensiero era quello di voler uscire e ora mi trovavo fuori.
Ero stata rilasciata dopo aver trascorso metà della mia vita lì dentro.
Eppure riuscivo solo a pensare:- cosa farò adesso? Non ho nessuno qui, non conto niente fuori dal carcere-
Ed era vero, fuori dal carcere non ero nessuno, ero una persona comune, una persona che avrebbe dovuto costruirsi nuovamente una vita partendo da zero.

Mentre ero alla fermata ad aspettare il bus mi si palesa davanti l'ultima persona che avrei mai immaginato di vedere: Macarena Ferreiro. Macarena con i suoi fastidiosi capelli perfetti e con i suoi fastidiosi modi di fare.

"Vuoi un passaggio? Non passerà il bus" mi disse scendendo dall'auto
"Che ci fai qui? Non sei stanca di vedere il carcere?" Le chiedo avvicinandomi sempre di più
"Volevo vedere con i miei occhi Zulema Zahir uscire da questo posto. Da una regina araba come te mi aspettavo un'uscita migliore" mi disse sorridendo
"Dammi un passaggio al cimitero, devo salutare una persona" dissi salendo in macchina iniziando ad innervosirmi
"Ai suoi ordini" rispose ridacchiando.

Mi fermai davanti alla lapide di mia figlia Fatima e ripassai con le dita il contorno delle lettere del suo nome
"Non ho avuto modo di conoscerla" disse Macarena posando una mano sulla mia schiena
"Neanche io, ed era mia figlia,me l'hanno uccisa" dissi amaramente scostandomi dal suo tocco in modo brusco.

Presi dei fiori e li posai sulla sua lapide.

"Mi dispiace per tutto quello che hai dovuto passare, posso capirti"
"E invece non puoi capirmi biondina, non puoi capire"
"Devo ricordarti che hai ucciso mio figlio Zulema?" mi disse con rabbia e le tirai uno schiaffo.
Mi guardò con uno sguardo deluso e andò via dicendomi "non cambierai mai".

Macarena's pov

Entrai in auto e partì a tutta velocità.
Non volevo più vederla, ero davvero stanca di lei.
Ero stanca di lei e dei suoi comportamenti.

Ma d'altronde cosa potevo aspettarmi da una persona cinica e senza cuore come Zulema? Non sarebbe mai stata in grado affezionarsi a qualcuno.
Mi sentivo un'idiota per aver provato ad essere gentile con lei.

Mi diressi verso la lavanderia per iniziare il mio turno lavorativo e mi addormentai -come succedeva da mesi- su una sedia.
La sognai per l'ennesima volta: più mi avvicinavo e più lei sembrava allontanarsi, la temevo ma sapeva farmi sentire al sicuro, mi bastava pensarla per stare meglio e ancora non capivo il motivo.
Mi svegliai di soprassalto e continuai a lavorare cercando di non pensarci.

Zulema's pov

Mi diressi a piedi in un ufficio per reinserimento sociale e mi assegnarono un lavoro: addetta al lavaggio auto.
Per un attimo mi sfiorò il pensiero di Macarena e per un attimo, per un solo attimo desiderai di non averle mai dato quello schiaffo.

Allontanai il pensiero di lei e girovagai un po' aspettando il giorno successivo per iniziare il mio nuovo lavoro.
Non sapevo neanche dove avrei trascorso la notte.

Tornai in ufficio sbuffando e chiesi "scusi, so che le ex detenute si recano qui per trovare lavoro e mi chiedevo se potesse dirmi dove lavora Macarena Ferreiro"
"Mi dispiace signora ma non posso proprio dirglielo per privacy" mi rispose l'uomo alla scrivania continuando a utilizzare il computer
"Non può proprio dirmelo?" Chiesi cercando di essere gentile
"No"
"Ok" dissi puntandogli un coltello sulla coscia "o mi guarda e mi dice dove cazzo lavora Macarena Ferreiro oppure le conficco con molto piacere il coltello proprio qui" dissi facendo pressione
"Lei è pazza" rispose l'uomo guardandomi spaventato
"Lo so, ora mi dice dove cazzo lavora?"
Mi diede l'indirizzo e mi diressi lì, da lei.

Perché ero andata da lei? Non mi sentivo in colpa per l'accaduto.

La osservai lavorare dalla vetrina e sorrisi spontaneamente, mi decisi ad entrare
"Ehi bionda"
Alzò lo sguardo sorpresa e mi diede le spalle "che vuoi?"
"Sono qui per te" dissi con tono ovvio
"Perché? E come fai a sapere dove lavoro?" chiese scontrosa avvicinandosi a me
"I coltelli incutono timore" dissi sorridendo
"Hai minacciato qualcuno dell'ufficio vero?" disse ridendo
"Forse" dissi con fare innocente facendole l'occhiolino
Scosse la testa continuando a sorridere
"Io ho finito ora il mio turno, vieni con me a casa? Lo so che non hai un posto in cui stare"

La guardai incerta.

"Solo per una sera" aggiunse notando il mio sguardo
"Ok bionda" risposi alzando le spalle.

Prese le sue cose e salimmo in auto.

Nuovo inizio - ZurenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora