Vecchie amicizie

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Zulema's pov

Macarena si decise ad aprire la porta alla quale ero rimasta appoggiata fino ad ora
"Quindi?" Chiesi
"Positivo" disse rigirandosi nervosamente il test tra le mani
"Cosa farai?"
"Non lo so Zulema. È una situazione di merda" disse urlando
"Vuoi tenerlo?" Provai a chiedere
"Non lo so" disse accasciandosi ai piedi del letto iniziando a piangere stringendosi le ginocchia al petto
Non sapevo cosa fare.
Stava andando tutto bene finché non c'è stato questo problema, quest'intoppo.
Dovevo andare via.
Non potevo rovinare la vita di un bambino
"Domani quando arriverà la roulotte prenderò le mie cose e andrò via" dissi uscendo fuori sbattendo la porta.

Mi addentrai nel bosco, avevo bisogno di distrarmi.
Presi il cellulare dalla mia tasca posteriore  e chiamai Saray
"Cazzo Zulema sono le 2 di notte che succede?" disse con la voce impastata dal sonno
"Macarena è incinta"
La sentii sbattere contro qualcosa imprecando
"Che cazzo hai detto?"
"Ho detto che Macarena è incinta"
"Come stai?"
"Che cazzo di domanda è? Sono preoccupata per la rapina"
"Dimenticati per un momento della rapina e pensa che Macarena è incinta. Questo come ti fa sentire?"
"Non sono il padre, cosa dovrebbe fregarmene? È un suo problema" Dissi sentendo la rabbia crescere dentro di me
"Zulema, puoi mentire a chiunque, anche a te stessa se ti fa comodo ma non a me.
So cosa provi.
So come guardi le persone quando ci tieni perché quello sguardo lo hai riservato a me tante volte, lo hai riservato a Fatima e lo hai riservato a Macarena" disse calma
Per un attimo vacillai sentendomi fragile e mi accasciai contro un albero
"È successo prima che tornasse da me, prima che uscissi di prigione"
"Ora te lo chiedo di nuovo: come stai?"
"Non lo so Saray ma questo non ha importanza. Domani mattina andrò via e la lascerò vivere la sua vita con suo figlio.
Non rovinerò la vita a un bambino"
"Sai se lei vuole lo stesso?"
"Non mi importa di cosa vuole lei"
"Le persone non funzionano a comando Zulema.
Le persone hanno dei sentimenti, non sono tutti apatici e anaffettivi come te" disse alzando la voce "La mia compagna ha accettato me, mia figlia, il mio passato e i miei casini"
"Saray io ho ucciso delle persone. Tutto ciò che tocco muore, guarda Fatima" dissi sentendo i miei occhi iniziare ad inumidirsi
"Guarda me però. Io sono stata bene in carcere grazie a te, nonostante tutto quello che è successo tu sei mia sorella e mi hai protetta. Hai anche provato ad uccidermi ma sei sempre tornata da me"
La sentii rilassarsi e immaginai che stesse sorridendo ricordando tutto quello che avevamo passato insieme
"Quidi elfo del puto infierno vai da lei"
"Grazie gitana"
"Tra qualche giorno potrò prenderti a calci in culo" disse ridendo
Chiusi la chiamata con il sorriso che aleggiava sulle mie labbra e mi diressi a casa

"Macarena"
La chiamai senza ricevere risposta
"Macarena"
Guardai la porta del bagno chiusa e avvicinandomi sentii dei rumori al suo interno
Presi la pistola e spalancai la porta con un calcio
Un bastardo la teneva inchiodata al muro e le stava tappando la bocca
Non potevo lasciarla sola per due minuti
"Lasciala o ti farò saltare la testa"
Dissi duramente puntandogli la pistola contro
"E tu chi saresti? Sailor Moon?"

Lo afferrai da dietro stringendo il suo collo con un braccio mentre tenevo la pistola puntata alla sua tempia.
Lo trascinai fuori e lo spinsi per terra mettendomi su di lui iniziando a tirargli pugni sul viso, lo feci alzare da terra, li puntai la pistola alle palle premendo il grilletto
Lo vidi contorcersi dal dolore
"Ora vattene o ti faccio saltare anche il cervello"
Lo vidi strisciare via come un verme
"C'era bisogno di farlo?" Disse Macarena incazzata
"Prego eh"
Andò verso la cucina preparandosi una tisana
Presi coraggio avvicinandomi a lei
"Maca..."
"Stai zitta. Non voglio sentirti" disse interrompendomi girandosi verso di me "hai deciso che te ne andrai domani? Bene. Vattene allora.
Tanto so come sei fatta, ti prendi gioco delle persone e poi vai via"
"Vuoi che me ne vada?"
"L'hai deciso tu Zulema"
"Rispondi cazzo"
Ormai stavamo urlando
"Non voglio che vai via. Non lasciarmi anche tu" disse ricominiando a piangere "non ti chiedo di stare con me e formare un'allegra famiglia ma sai come stanno le cose e no, non voglio abortire"
Mi avvicinai a lei
"Vai a letto. Ti preparo qualcosa da mangiare"
Le dissi cercando di non ferirla ulteriormente
"Comunque resto biondina ma se il marmocchio piange lo sopporti tu"
La vidi sorridere e si avviò verso il letto
"Macarena comunque..." mi interruppi quando vidi che si era addormentata
Andai anche io a letto e mi addormentai subito dopo la pesante giornata avuta.

Macarena's pov

Mi svegliai e mi girai alla mia sinistra trovando Zulema che dormiva
Sorrisi e mi avvicinai posandole un bacio sulle labbra
Fece una piccola smorfia e aprì piano gli occhi
"Buongiorno" borbottò assonnata
"Ciao"
"Ok, mi alzo e preparo la colazione.
Tra mezz'ora porteranno la roulotte" disse alzandosi guardando l'orologio
Mugolai contrariata.

I giorni passarono velocemente e arrivò il 22 ottobre.
L'indomani sarebbero arrivate le altre.

I giorni con Zulema erano proseguiti tranquillamente. Era sempre molto distaccata e silenziosa a parte i suoi attacchi di rabbia.
Insomma, tutto nella norma.

Era mattina presto e mi stavo allenando a sparare quando qualcuno si avvicinò alle mie spalle urlando
"Zulema ma che cazzo fai? Vaffanculo" dissi guardandola mentre rideva
"Paura biondina?" Disse stuzzicandomi

Zulema's pov

Amavo infastidire Macarena. Certe cose non cambiano mai.

Arrivò velocemente il giorno successivo e Saray corse ad abbracciarmi.
Mi era mancata
Salutai anche Goya che arrivò poco dopo.
Andammo a sederci fuori e spiegai meglio il piano assicurandomi di non dimenticare nessun dettaglio
Eravamo di nuovo insieme.

Quando Macarena e Goya andarono a dormire rimasi fuori a parlare con Saray fumando una sigaretta
"Mi sei mancata Zule"
La guardai sorridendo
"Se ti fai male durante la rapina sappi che ti prenderò a schiaffi Saray"
Continuammo a ridere e scherzare
"Come va con Macarena?" Mi chiese dopo un po'
"Va"
"Non rispondere a monosillabi"
"Ho i miei giorni no"
"Hai anche i tuoi giorni si?" Disse stupita
"Lei avrà suo figlio e io cercherò di restare accanto a lei e al bambino.
Però ora voglio solo pensare alla rapina".

Spazio autrice
Perdonate la lunghezza del capitolo ma è solo un capitolo di passaggio.

Nuovo inizio - ZurenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora