18 Settembre.
La pazza! la pazza! anche lei vuol fuggire, poverina! la tengono chiusa... col cancello di ferro... non può dormire... non può morire... corre da mane a sera per quel piccolo spazio che le è concesso, rabbiosa, ululante... poverina! poverina!... è spaventevole!...
Se mi chiudessero con suor Agata?... Che ribrezzo! che orrore!... se divenissi matta?!...
Oh! Marianna! vorrei precipitarmi a capo in giù dalla più alta finestra... ma tutte son chiuse dall'inferriata...
Ah! che tortura! che supplizio! neppure la morte, neppure il suicidio, neppure l'inferno! che ho fatto? che ho fatto mai? sono innocente, te lo giuro!
Senti! non l'amerò più; me lo strapperò dal petto... cullerò i suoi bambini... fuggirò lontana... facciano di me quello che vogliono... tutto, tutto... purché mi tolgano da questo luogo.
Di' loro che io non sapevo quello che volessero da me quando io mi feci monaca, che non sapevo che dovessi star sempre prigioniera... che ero matta... che qui mi dannerò l'anima... che mi resta poco da vivere... pochissimo... Perché dunque non mi lasciano morire in pace?...
STAI LEGGENDO
Storia di una capinera - Giovanni Verga
Fiction généraleIl romanzo, scritto da Verga, documenta un'ingiustizia sociale: la monacazione forzata di cui erano vittime le ragazze povere. Vi si narra di Maria, orfana di madre, che prima di prendere i voti, trascorre qualche mese in campagna nella casa del pad...