capitolo uno

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                   "hi darling"

La meta era stata decisa: California.

Un sogno.

Un grandissimo sogno.

Non ci potevo credere. 

Naturalmente chiamai subito zayn.

"cazzo shai ti è arrivata la mail? "

" porca la puttana zayn si! "

" allora? "

" prima tu"

"prima tu"

"zay non siamo ragazzini spara "

"insieme"

"cal-" "cali-"

"CALIFORNIA? "

" ANCHE TU? "

" ANCHE TU?! "

" oh cazzo zay! "

" cazzo shai ho bisogno di una bella scopata."

"ci vediamo alle tre, coglione. "

Ero fottutamente felice.
Felice come non mai.

Accolta dalla mamma di zayn, bussai alla porta  della sua camera, e nemmeno un secondo dopo avevo le sue labbra sul collo, le sue mani ovunque sul mio corpo e il sedere sul suo letto.

" mmh ti vedo contento"

" uh-uh"

I baci divennero più appassionati, fin quando non iniziammo  a strusciarci reciprocamente ed a spogliarci.

Le sue dita fameliche arrivarono presto alla mia intimità, facendosi spazio attraverso le mutandine,iniziò a muoverle circolarmente facendomi gemere di piacere.

"sssh piccola c'è mia madre di sotto"

sbiancai.

cazzo l'avevo dimenticato.

"cazzo za-"

"tranquilla non ti preoccupare"

Ero incazzata, ma il piacere mi travolse al punto da non valutare niente altro. mi misi a cavalcioni su di lui, sfregando le nostre intimità che ben presto furono liberate completamente da ogni tessuto che poteva intralciare il nostro obiettivo.

Zayn mi baciava il collo, fin quando stendendomi sul letto non entró  in me con una spinta decisa. Sentimmo i rumori di una macchina, probabilmente il padre di zayn stava tornando.

Finimmo il tutto in fretta, spinti dalla frenesia di non farci trovare uno sopra l'altro da persone che ci consideravano fratelli.

Passarono circa sei settimane e la mia vita, da quel giorno, non era cambiata molto.

Le vacanze erano già iniziate ed io dovevo trasferirmi in California! I miei genitori sostenevano la mia scelta: a mio padre non importava più di tanto ed era felice che avessi un'esperienza che potesse farmi capire quanto poco valessi; mia madre invece era indifferente, forse leggermente entusiasta per non dover imbarazzarsi con le sue amiche per le mie bravate.
L'immagine.

Solamente l'immagine contava in casa mia, ed io ero la figlia del demonio che rovinava il prefetto quadretto da famiglia perfetta.
Che peccato.

Avevo passato tutto il weekend a fare le valigie e salutare le varie persone che non avrei rivisto per un anno intero; quella mattina ero pronta per la partenza.

E non parlo di aver preparato gli scatoloni, di aver riposato bene o meno, ma del fatto che mi sentivo pronta psicologicamente.

Sapevo cosa avrei fatto, dove sarei andata, che avrei dimostrato a mio padre quanto valevo, che se volevo qualcosa la ottenevo.

Incontrai zayn alle undici, prima di andare insieme all'aeroporto .

Ci portavano i suoi, non che fosse una novità.

Dove non c'erano i riflettori per i miei era inutile mostrarsi affettuosi o di supporto per la figlia sciagurata.

Aspettammo le due per la partenza dell'aereo, passando il tempo nei negozietti dell'aeroporto.

Zayn Era, forse, più emozionato di me. Non l'avevo mai visto tanto preoccupato per qualcosa..anche se si trattava di crearci delle nuove vite per un'intero anno,il che era comprensibile.

Il viaggio fu lungo e lo passai per la maggior parte del tempo  a dormire: la notte prima non avevo chiuso occhio, stando tutta la notte al telefono con zay.

Arrivammo nel tardo pomeriggio e fummo spediti nei dormitori.

Entrando, guardavo zayn con occhi frizzanti, spaesati ma entusiasti.

Sembrava di stare all'università.. Ragazzi ovunque (molti carini!) e ragazze che mangiavano il mio amico con gli occhi. Quest'ultimo mi fece l'occhiolino e io ridacchiai capendo che le varie occhiate non gli erano state indifferenti.

Ci separammo per cercare le camere, che si trovavano notevolmente distanti l'una dall'altra, fin quando mi persi.
Disperata, bussai a diverse porte, che però si rivelarono vuote fino all'ultima che si aprí.

Ad aprirmi fu un ragazzo.

Un gran bel pezzo di ragazzo.
Nudo.

No, seminudo. Portava un asciugamano alla vita.

Posso morire felice.

Alle sue spalle un gruppetto di ragazzi si stava rilassando sui vari letti.

"Niall quante volte ti ho detto di portarti le chiav-

Mmh posso esserti utile? "

uh si tesoro, fai un piacere all'universo e scopami sul momento.

Over Again ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora